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Tiella di Gaeta: la ricetta della tipica torta salata golosa e fragrante

Preparazione: 30 Min
Cottura: 30 Min
Lievitazione: 1 ora
Difficoltà: Facile
Dosi per: 8 persone
A cura di Raffaella Caucci
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ingredienti
per la tiella
Farina tipo 0
300 gr
Acqua
160 gr
Olio extravergine di oliva
20 gr
Lievito di birra fresco
6 gr
Sale
1 cucchiaino
per il ripieno
Polpo verace
500-600 gr
Pomodorini
200 gr
olive di Gaeta denocciolate
2 cucchiai
Aglio
1 spicchio
Prezzemolo
1 mazzetto
Olio extravergine di oliva
q.b.
Sale
q.b.
pepe
q.b.

La tiella di Gaeta è una torta salata tipica dell'omonima cittadina laziale. Si tratta di una preparazione originariamente povera, molto antica, con cui i pescatori mettevano insieme ingredienti di terra e di mare tra due sfoglie di pasta di pane. Un piatto unico, gustoso e completo sotto il punto di vista nutrizionale, oggi rappresentativo del territorio e molto richiesto dai turisti. I ripieni della tiella di Gaeta sono i più disparati e variano da quelli totalmente vegetali a quelli con le farciture di mare. La versione più diffusa e forse rappresentativa è che ti proponiamo, con il polpo come protagonista: ecco come prepararla alla perfezione.

Come preparare la tiella di Gaeta

Per preparare la tiella di Gaeta, inizia dalla pulizia del polpo: lavalo e asciugalo. In una pentola capiente, fai rosolare uno spicchio di aglio con dell'olio, toglilo e fai "toccare" i tentacoli sul fondo della pentola 1, in modo da arricciarli. Appena si arricceranno, lascia cadere il polpo e sfuma con il vino bianco. Infine, aggiungi 1 bicchiere di acqua, metti il coperchio e lascia cuocere circa 50 minuti a fuoco basso. Infine, spegni e fai raffreddare senza toccare.

Prepara ora la base della tiella. Sciogli il lievito nell'acqua a temperatura ambiente, poi versa il miscuglio in una ciotola con la farina 2. Amalgama leggermente con una forchetta, aggiungi olio e sale, quindi impasta.

Forma una palla, sistemala in una ciotola pulita e leggermente unta, copri con pellicola 3; lascia lievitare in luogo riparato circa un'ora o comunque fino al raddoppio del volume.

Lava, asciuga i pomodorini, tagliali in 4 spicchi e raccoglili in una ciotola insieme a uno spicchio di aglio e prezzemolo tritati, le olive denocciolate, sale, pepe e olio. Poi taglia a pezzetti il polpo e aggiungilo al ripieno 4.

Riprendi l'impasto e prelevane poco più di metà. Stendilo con un matterello e rivesti una tortiera unta da 22 cm di diametro. Riempila con il ripieno e livellalo 5.

Stendi la seconda porzione di impasto, avvolgila intorno al matterello e usala per coprire la tiella 6.

Taglia gli eccessi di impasto e ripiega i bordi sigillandoli. Con uno stuzzicadenti, punzecchia la superficie per agevolare la fuoriuscita del vapore e, infine, ungi generosamente la tiella 7.

Cuoci la tiella sul livello basso del forno statico preriscaldato a 200 °C per circa 30 minuti, monitorando il livello di doratura. Poi sforna e fai intiepidire 8.

Sforma la torta e falla raffreddare completamente coperta con un canovaccio pulito. Servila a spicchi quando apparirà ben rassettata 9.

Consigli

La tiella deve riposare prima di essere servita: questo per da modo al ripieno di amalgamarsi alla perfezione. Puoi prepararla in anticipo, anche il giorno precedente il pranzo o la cena in cui vuoi servirla, ne guadagnerà in sapore. È una preparazione perfetta anche come piatto unico da portare al mare, per una gita fuori porta oppure in ufficio.

Se vuoi, puoi arricchire la tiella con gli ingredienti che preferisci: capperi, erbe aromatiche come menta o basilico, scorza di limone o di altri agrumi, oppure del peperoncino tritato per coloro che amano i sapori piccanti.

Se ti è piaciuta questa preparazione, prova la ricetta della torta salata di melanzane.

Storia e varianti

Tipica della città di Gaeta, in provincia di Latina, la tiella è una specialità molto antica nata, come spesso accade, come ricetta povera per riciclare gli scarti di altre preparazioni o ingredienti e realizzare con questi una pietanza che si conservasse bene per giorni. Da piatto povero, però, diventa presto specialità apprezzata anche dalle famiglie nobiliari: si narra che già ai tempi dei Borboni alcuni di essi ne fossero grandi consumatori. In particolare, durante il ’900 la tiella diventa il simbolo dei cittadini di Gaeta che partivano per cercare fortuna negli Stati Uniti.

La tradizione vuole la tiella ripiena di polpi, calamaretti, scarola, spinaci e baccalà, zucchine, cipolle, alici, sarde, cozze, o altri ingredienti, in base alle varianti. I gaetani sostengono il segreto di una buona tiella sia l'olio prodotto con olive itrane il quale, come di tradizione," deve scorrere fino ai gomiti". Il nome del piatto deriva dalla teglia usata per cucinarla, in dialetto locale la tiella appunto.

Conservazione

La tiella si conserva in frigo, ben chiusa in un contenitore ermetico, per 1-2 giorni al massimo.

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