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20 Agosto 2025 15:01

Shock anafilattico: quali allergeni alimentari possono causarlo e come riconoscerlo

Lo shock anafilattico è una grave reazione allergica che può essere scatenata anche da allergeni alimentari. Il biologo nutrizionista Simone Gabrielli ci spiega quali alimenti possono causare lo shock anafilattico, come riconoscerlo e come intervenire.

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Avete mai notato degli ingredienti scritti in grassetto sulle confezioni degli alimenti? Sono gli allergeni: ingredienti che in persone allergiche possono provocare uno shock anafilattico. Basta ingerire per errore pochissime tracce di un cibo a cui si è allergici, per innescare la reazione più grave che il nostro corpo può avere e che può rivelarsi fatale se non si agisce immediatamente.

In questo video, il biologo nutrizionista Simone Gabrielli ci spiega quali alimenti sono in grado di scatenare reazioni allergiche anche gravi, quali sono le differenze tra allergie e intolleranze alimentari, quali sono i sintomi di uno shock anafilattico e come intervenire.

Le differenze tra allergia e intolleranza alimentare

La reazione allergica è una risposta del sistema immunitario, la nostra difesa contro virus e batteri, a sostanze che per altre persone sono innocue. Solitamente, quando una persona allergica entra in contatto con un allergene (la sostanza "nemica"), il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo, causando sintomi come occhi lacrimanti, starnuti, prurito ed eruzioni cutanee. Sintomi che si possono tenere a bada grazie ad antistaminici e cortisone. Basta veramente pochissimo per scatenare la reazione allergica, si parla veramente di pochi milligrammi di alimento, variabili in base al cibo o alla persona. Per questo è molto importante evitare possibili contaminazioni.

L’allergia non va confusa con l’intolleranza alimentare, che agisce in modo completamente diverso e non prevede l’azione del sistema immunitario. L'intolleranza, come quella al lattosio, è causata da un enzima mancante o malfunzionante che provoca problemi nella digestione. Inoltre, per le intolleranze, conta la quantità dell’alimento, cioè sono dose dipendenti: ad esempio, più lattosio si assume, più si sta male. Per l'allergia, invece, ne basta pochissimo.

Quando si arriva allo shock anafilattico? Quando si è particolarmente allergici a un allergene con cui entriamo in contatto, la risposta immunitaria potrebbe non fermarsi all’eruzione cutanea e potrebbe portare il corpo all’arresto cardiaco: si va cioè in shock anafilattico.

Quali sono i sintomi di uno shock anafilattico?

I sintomi dello shock anafilattico compaiono generalmente entro 15 minuti dall'esposizione all'allergene e la reazione allergica interessa più organi o apparati contemporaneamente. Inizialmente i sintomi possono essere anche lievi, ma c’è il rischio che peggiorino in pochissimo tempo.

I sintomi includono:

  • reazioni cutanee come orticaria e prurito;
  • nausea, crampi addominali, vomito e diarrea;
  • vertigini e sudorazione;
  • sensazione di agitazione e confusione;

Durante uno shock anafilattico l'organismo rilascia grandi quantità di istamina, una molecola che dilata i vasi sanguigni e provoca un brusco abbassamento della pressione sanguigna: significa che il cuore batte sempre più debolmente. A ciò si aggiunge la difficoltà a respirare a causa del restringimento o gonfiore delle vie respiratorie. In questa situazione, agire tempestivamente è vitale.

Cosa fare in caso di shock anafilattico

Chi è gravemente allergico, soprattutto a sostanze che è difficile evitare, come il veleno delle punture di insetto, dovrebbe avere sempre con sé l'adrenalina autoiniettabile e sapere come usarla. L'adrenalina autoiniettabile è un medicinale salvavita che viene prescritto alle persone gravemente allergiche e a chi ha già avuto uno shock anafilattico. È facile da usare, perché viene venduta sotto forma di una penna-siringa con il medicinale già dosato.

Quali allergeni possono portare allo shock anafilattico?

In Italia gli allergeni più comuni che possono provocare uno shock anafilattico sono:

  • alimenti (latte, uova, noci, crostacei e altri). Le allergie alimentari potenzialmente fatali sono dovute nell'80% dei casi ad arachidi e nocciole;
  • farmaci antibiotici e antinfiammatori;
  • punture di insetti che rilasciano veleno, come api e vespe;
  • sostanze usate per l'anestesia generale;
  • lattice.

Prevenzione

Lo shock anafilattico non è una reazione allergica comune e l’azione del cortisone e dell'antistaminico non è abbastanza rapida. L’adrenalina invece blocca direttamente le cellule immunitarie responsabili della reazione allergica, liberando le vie respiratorie e facendo aumentare la forza e la velocità dei battiti del cuore. Chi sa di essere allergico, al di là della gravità, deve stare molto attento, soprattutto se è già entrato in contatto con l’allergene, perché il sistema immunitario ha già prodotto gli anticorpi specifici per quella determinata sostanza e la risposta immunitaria potrebbe essere più forte in un secondo contatto.

È fondamentale informare sempre gli altri delle proprie allergie (ad esempio, bar e ristoranti) e leggere con molta attenzione le etichette dei cibi: gli allergeni, come abbiamo visto all’inizio, sono sempre evidenziati in grassetto. È anche consigliato indossare un braccialetto che indichi gli allergeni, come per l'allergia alla penicillina.

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