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16 Luglio 2021 13:00

Semplicemente Chef: la gara per ragazzi con sindrome di down premia talento e inclusione

Una gara di cucina per ragazzi down e/o con lievi deficit intellettivi in cui tutti hanno un proprio ruolo: antipasti, primi, dolci e sala. Agli otto vincitori sono stati assegnati altrettanti tirocini formativi e retribuiti che partiranno da settembre. Il fine ultimo della competizione è infatti favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità.

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Tra mestoli, tegami e padelle si è conclusa la terza edizione di Semplicemente Chef, il progetto culinario ideato dalla Bottega dei Semplici Pensieri. Il fine ultimo dell'associazione è promuovere l'inclusione attraverso progetti mirati a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi down e/o con lievi deficit intellettivi. La voglia di trovare una ricetta contro la disabilità è il motore di Semplicemente Chef, una sfida ai fornelli, un'amichevole ma agguerrita competizione culinaria. Tre squadre composte da 24 giovani aspiranti chef e operatori di sala con disabilità si sono sfidate davanti allo sguardo vigile di diversi esperti del settore, dopo un lungo percorso partito addirittura nel 2020. Gli otto vincitori, a settembre, inizieranno dei tirocini formativi retribuiti in diverse aziende della ristorazione campana che hanno accettato di buon grado di offrire sostegno e aiuto all'associazione di volontariato.

Tra chef stellati e giovani sognatori, la cucina è un modo per esprimere se stessi senza pregiudizi

La competizione è stata dura, nonostante il clima gioviale: i ragazzi hanno cominciato l'esperienza lo scorso novembre, con un lungo periodo di formazione per dar modo loro di affinare le proprie competenze in cucina e affrontare al meglio la sfida ai fornelli. Semplicemente Chef è sì una gara, ma è soprattutto un'occasione di condivisione: al momento della premiazione tutti sono stati coinvolti grazie anche alla presenza dei tanti ospiti e dei giudici molto disponibili. Alla fine sia i vincitori sia i vinti hanno avuto dei regali "a tema", come pacchi di pasta, bottiglie d'olio, set di pentole e padelle per proseguire con la pratica ai fornelli.

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Nella giuria alcuni volti noti della ristorazione come Marianna Vitale, chef stellata di Sud a Quarto e Donna Chef 2020 per la Guida Michelin, da sempre al fianco delle attività dell’associazione; Egidio Cerrone, food blogger e fondatore di Puok Burger Store; Vincenzo Borrelli, amministratore delegato di Sire Ricevimenti. Gli altri giudici sono stati Luca Trapanese, un uomo impegnato in progetti di associazionismo in tutta Italia e Daniele Pugliese, uno dei volti di Casa Surace.

Il premio per il Miglior Antipasto è stato assegnato a Vincenzo Bosso e Giovanni Cito con la Tartare di fassona con uova di quaglia; a vincere per la categoria Miglior Primo Piatto sono stati invece Eugenio TorrenteLavinia Segnetti, che hanno omaggiato Napoli con gli Gnocchi alla sorrentina; il premio per Miglior Dolce è andato a Ida Mezzacapo e Marco Pugliese, con la Mini cake con glassa al vino e gelèe di clementine; infine il premio per il Miglior Servizio di Sala è stato assegnato a Martina Frola e Ilaria Buonanno.

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