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18 Maggio 2022 16:15

Sembra Marte ma non è: ecco Hormuz, l’unica isola al mondo con la terra “commestibile”

A poca distanza dalle coste iraniane c’è un’isola in parte ricoperta da terriccio rosso (per la presenza di ossido di ferro) commestibile. I locali ne utilizzano per preparare salse, marmellate e per insaporire il pane qui realizzato.

A cura di Alessandro Creta
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Un’isoletta a poca distanza dalle coste dell’Iran è in parte ricoperta da un terriccio rosso che i locali usano in cucina come spezia e nella realizzazione di salse e marmellate. Questo rende l’isola di Hormuz, di fatto, l’unica “commestibile” a livello mondiale.

Negli ultimi mesi di stranezze gastronomiche ne abbiamo parlato largamente. Dall’uovo nero cinese, detto centenario e risultato di una particolare fermentazione, ai molluschi da centinaia di euro che vivono sulle scogliere spagnole, passando per il frutto con i capelli sudici e l’uva che cresce sui tronchi degli alberi. Alimenti strani, ma pur sempre alimenti, che probabilmente in quanto a singolarità vengono battuti in partenza dal terriccio rosso che ricopre le alture della piccola isola di Hormuz, situata nel Sud dell’Iran.

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E non stiamo parlando di qualcosa che, reso polvere o granella, ricorda della terra, ma di terra vera e propria. E questa terra, rossa per la presenza di ossido di ferro, è a tutti gli effetti commestibile: al punto da essere utilizzata come spezia in ricette tipiche del luogo.

Come viene utilizzata la terra commestibile

Si tratta di un caso più unico che raro. Anzi decisamente unico al mondo. Buona parte del terriccio che ricopre l’isola (praticamente priva di vegetazione) può essere letteralmente mangiato.

Ci troviamo nel Golfo Persico, dove l’isola “commestibile” iraniana rappresenta un atollo paradisiaco fatto di coste magiche tinte di rosso, grotte visitabili e suggestive ma aride colline. In parte la superficie delle sue colline è ricoperta da una terra rossa di origine vulcanica utilizzata, oltre nella realizzazione di tinture, anche per creare salse e marmellate.

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Dopo essere purificata, setacciata e trattata termicamente (proprio per la presenza di ossido di ferro), questa terra viene infatti utilizzata come spezia per condire i piatti a base di curry ma si abbina anche perfettamente al tomshi, un antico pane preparato dalle massaie dell’isola, dandogli ulteriore sapore grazie ai suoi minerali. Il terriccio, di fatto, viene usato come salsa e conferisce alle ricette un sapore più spiccatamente terroso. Nel dialetto locale questo terriccio è conosciuto come soorakh e, nel caso del pane sopra citato, viene spalmato sulla focaccia poco prima che finisca la fase di cottura.

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Quello che i piatti non dicono
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