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7 Giugno 2023 12:06

Rincari di frutta e verdura: che cosa costa di più? Ciliegie e fragole sul podio

A ridosso dell'estate qual'è la frutta che è aumentata di più? Quali sono i prezzi al chilo di meloni, fragole, ciliegie ma non solamente? Il maltempo principale causa dei rincari.

A cura di Alessandro Creta
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Secondo l’osservatorio del Centro agroalimentare di Roma il rincaro medio del comparto ortofrutticolo, a fine maggio, si è assestato su un +15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Situazione complicata per la frutta, proprio a ridosso del periodo dei suoi maggiori consumi.

Si avvicina l'estate, arriva la bella stagione e siamo sempre di più alla ricerca di qualcosa di fresco. Che possa, per quanto possibile, riempirci lo stomaco e anche dissetarci. La frutta è un evergreen in questo periodo, alimento che mette d'accordo veramente tutti: tra ciliegie, meloni, cocomeri e fragole, sono sempre tanti i consumatori di questo cibo. Anche se pure quest'anno bisognerà mettere mano al portafoglio e spendere qualcosa in più rispetto al passato per portarci a casa questi frutti. In alcuni casi metaforicamente pagati a peso d'oro. Tralasciando da una parte la facile ironia, però, quali sono i prodotti aumentati di più? Quali quelli che ci costringono a spendere cifre superiori (sulle medesime quantità) rispetto al passato? In generale la media dei rincari si è assestata su un +15% rispetto allo scorso anno.

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Frutta: che cosa è aumentato di più?

I timori già nati durante la stagione fredda sono stati insomma confermati. Nelle prime settimane dell'anno, anche a causa del clima impazzito (caldo e freddo fuori stagione), si parlava di un rincaro dei prodotti ortofrutticoli che sarebbe stato registrato a ridosso della bella stagione. In inverno l'alternarsi di temperature insolitamente alte al gelo ha intaccato la regolarità della produzione nonché l'integrità di non poche colture. Detto questo insomma quali sono i prodotti protagonisti dei maggiori aumenti dei prezzi al pubblico? Cercando sul dizionario la parola ‘economicità' non uscirà di certo la foto delle ciliegie. Storicamente care, il prezzo schizza per quanto riguarda le varietà spagnole data anche la mancanza di quelle italiane: i raccolti, soprattutto in Emilia Romagna, sono andati distrutti nel corso dell'ultima violenta ondata di maltempo che ha colpito la regione. Più in generale le frequenti piogge di maggio non hanno di certo beneficiato alla produzione. Un buon prodotto proveniente da Vignola arriva ai 10 euro al chilo. Le altre varietà oscillano invece tra i 4 e gli 8 euro.

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Capitolo fragole: grazie alle alte temperature registrate a inizio anno c'è stata buona qualità nella produzione. Un fattore che ne giustifica il prezzo elevato: quelle del Trentino, per esempio, toccano i 7 euro al chilo. A registrare un altro balzo in alto nei prezzi sono i meloni italiani: quelli siciliani sono venduti a quasi un euro al chilo mentre il prodotto del Nord, di provenienza soprattutto mantovana, è quotato anche a due euro o poco più.

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