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16 Settembre 2021 11:00

Porridge di avena: i consigli per una preparazione golosa e impeccabile

Per partire con il piede giusto, niente di meglio di un porridge nutriente, saziante e appagante. Se siete strenuamente convinti che sia solo una zuppetta insapore e poco appetibile, sappiate che vi ricrederete su tutta la linea. A patto di seguire passo passo le nostre indicazioni e i consigli per un risultato davvero impeccabile.

A cura di Emanuela Bianconi
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Con l'arrivo della stagione autunnale e il calare delle temperature esterne, torna immancabile il desiderio di una coccola calda e corroborante, soprattutto al mattino. Niente di meglio di un porridge delizioso e avvolgente, perfetto per svegliarsi con il ritmo giusto e affrontare con slancio, energia e concentrazione la giornata di studio o di lavoro. Se pensate che questa preparazione – tipica della cucina anglosassone, ma ormai diffusa davvero ovunque – sia in realtà una "pappetta" insapore e immangiabile, sappiate che vi ricrederete: a patto di seguire i nostri consigli per un risultato impeccabile e super goloso.

Intanto, di cosa si tratta? Il porridge è sostanzialmente una zuppa cotta, a base di fiocchi di avena e latte (o acqua), dalla consistenza cremosa e dal sapore delicato e neutro. Può essere servito in versione dolce o salata e, a seconda della sua destinazione finale, arricchito con frutta fresca a dadini (o ridotta in purea), semi oleosi, cioccolato in scaglie, chips di cocco, creme di frutta secca, spezie varie e persino ortaggi; provate ad aggiungere uno, due cucchiai di polpa di zucca cotta in forno e otterrete una pietanza ideale tanto per la colazione quanto per una cena veloce, da completare con una fonte proteica a vostra scelta. Apparentemente semplice e alla portata di tutti, questa deliziosa crema di avena può celare diverse insidie, compromettendone l'esito finale. Vediamo insieme i possibili errori in cui è possibile incappare e i suggerimenti per un'esecuzione a prova di critico gastronomico inglese.

1. I fiocchi di cereali

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Iniziamo, ovviamente, con l'ingrediente base per la sua realizzazione: i fiocchi di cereali. La versione tradizionale prevede l'aggiunta dei fiocchi di avena (anticamente si preparava con la farina di avena), che devono essere integrali, naturali, quindi senza zuccheri aggiunti, e rigorosamente biologici; poiché questo cereale mantiene la parte esterna del chicco, è bene affidarsi a un tipo di agricoltura che non utilizza pesticidi. Per un risultato davvero impeccabile, dovete utilizzare il formato mignon che, cuocendosi nel liquido prescelto, si disferà creando una consistenza molto cremosa e piacevole. Se in dispensa avete un pacco intero di quelli più grandi, e giustamente non volete sprecarlo, vi basterà frullarli velocemente in un mixer da cucina, così da ottenere una polvere piuttosto grossolana.

Dalle innumerevoli proprietà benefiche, l'avena ha un effetto ipocolesterolemizzante (aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo cosiddetto "cattivo") e calmante, grazie alla presenza della avenina; mantiene stabili i livelli di glicemia nel sangue – per questa ragione il porridge ci lascia sazi a lungo – ed è povera di grassi e ricca di proteine. L'ottimo profilo nutrizionale la rende particolarmente adatta al mattino, per una colazione nutriente ed energetica, e nell'alimentazione degli sportivi, dei bambini e dei convalescenti.

I fiocchi, prodotti sottoponendo i chicchi del cereale a cottura a vapore, non vanno consumati crudi: oltre a essere indigesti e a causare gonfiore a livello addominale, non riusciremo ad assorbirne le preziose sostanze nutritive e il carico energetico, con il rischio di sentirci letargici e poco attivi. Che fare dunque? Due sono le soluzioni: questi possono essere cotti in un liquido, come nel caso del porridge per l'appunto, oppure messi in ammollo tutta la notte con un goccino di acqua, latte o succo di frutta (il liquido deve appena intridere i fiocchi); potete anche aggiungere una porzione di yogurt (o bevanda vegetale) e altri ingredienti a vostro piacere (come spezie, frutti rossi, burri di frutta secca e così via), mescolare il tutto e lasciare riposare in frigorifero per una notte intera: il giorno seguente avrete ottenuto il celebre overnight oatmeal, ovvero la versione estiva – o se vogliamo anche per pigri – della classica zuppa scozzese.

Se non amate il gusto dell'avena o semplicemente desiderate ruotare di tanto in tanto la fonte glucidica, potete scegliere anche degli altri fiocchi, come quelli di riso, grano saraceno, orzo, miglio, quinoa o soia. Il risultato sarà comunque eccezionale.

2. Giusta quantità dei liquidi e cottura slow

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Una volta selezionati i vostri fiocchi di cereale, che dovranno essere naturali e di ottima qualità, è la volta del liquido nel qualche questi andranno cotti. Il consiglio è di aggiungere una parte di acqua e una di latte vaccino (o bevanda vegetale), nelle proporzioni di uno a due (o uno a uno, a seconda dei gusti). Per 30-40 grammi di fiocchi di avena prevedete circa 100 ml di acqua e il doppio di latte. Raccogliete i primi in un pentolino dal fondo antiaderente, unite l'acqua e iniziate la cottura su fiamma dolce, mescolando in continuazione con una frusta a mano; appena il liquido si sarà assorbito, versate il latte, possibilmente tiepido e non freddo di frigo, e proseguite ancora fino a ottenere la giusta consistenza. Quest'ultima potrà variare anche in base ai gusti personali: se preferite un porridge più "lento", evitate che il liquido venga assorbito del tutto; viceversa, se desiderate una consistenza più cremosa e soda, alzate la fiamma gli ultimi minuti di cottura e lasciate asciugare per bene. Considerate anche che, una volta raffreddato, sarà comunque piuttosto compatto e "colloso".

Una volta ottenuto il porridge, versatelo in una ciotolina e lasciatelo intiepidire per una decina di minuti: il riposo è fondamentale per consentire agli aromi e ai sapori di fondersi gli uni con gli altri, così da poterne apprezzare tutte le sfumature. Per una pietanza genuina e nutriente, scegliete un latte vaccino di ottima qualità o una bevanda vegetale (a base di mandorla, soia, riso, nocciola…) senza zuccheri, conservanti e oli vegetali aggiunti.

3. Dolcificate in maniera naturale

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Se possibile, evitate di aggiungere lo zucchero raffinato e dolcificate con un filo di miele, del malto di riso oppure con un cucchiaino di sciroppo di agave; per un'alternativa a zero calorie e a basso impatto glicemico, dunque perfetta anche per diabetici e persone insulinoresistenti, provate l'eritritolo, un dolcificante di derivazione naturale estratto dalla frutta e dai cibi fermentati, oppure optate per dell'uvetta essiccata o delle chips di mela disidratate.

Per ottenere una zuppa di avena dalle avvolgenti note speziate, non lesinate sugli aromi: cannella in polvere o in stecche, semi di vaniglia, gocce di essenza, scorza di agrumi grattugiata, capsule di cardamomo pestate al mortaio… Se siete degli inguaribili golosoni, aggiungete un cucchiaino di cacao amaro in polvere o delle gocce di cioccolato fondente. Insomma, l'unico limite è la vostra fantasia.

4. Aggiungete frutta fresca e secca

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Al momento opportuno, ci permettiamo di aggiungere. Se desiderate ottenere una bella corposità, particolarmente avvolgente, vi consigliamo di aggiungere in cottura uno spicchio di mela, grattugiato finemente: la cottura renderà il porridge saziante, naturalmente dolce e molto cremoso (ovviamente la mela può essere sostituita anche con la pera, un pezzetto di banana schiacciata o, come detto in precedenza, anche con un po' di polpa di zucca Delica, precedentemente arrostita in forno senza sale). Una volto cotta, potete arricchire la vostra zuppetta anche con altra frutta fresca che, a seconda della stagionalità e dei gusti personali, potrà variare continuamente, per una colazione sempre diversa e mai noiosa.

Nel caso della frutta secca (pinoli, mandorle, anacardi, noci…), fondamentale per completare la pietanza con la giusta quota lipidica, evitate di aggiungerla in cottura. Tostatela leggermente in padella oppure lasciatela al naturale, ma in ogni caso unitela in un secondo momento, quando il porridge sarà ormai tiepido: in questo modo preserverete la sua piacevole croccantezza.

Una volta assorbiti i "concetti base", validi per qualunque versione, non vi resta che sperimentare, provando le combinazioni più disparate, e scegliere le ricette che più vi soddisfano. Tra gli accostamenti più collaudati e sempre vincenti, primeggiano il classico mela e cannella, con aggiunta di crema di mandorle bianche pelate, pera e cioccolato, completato da una granella di nocciole tostate, o ancora cioccolato e scorza di arancia grattugiata, arricchito infine con chips di cocco tostate. A voi la scelta.

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Quello che i piatti non dicono
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