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30 Luglio 2025 11:00

Pentole e padelle: quanto sono davvero sicure? Una guida pratica alla cucina consapevole

Altroconsumo analizza rischi e soluzioni legati all’uso quotidiano di pentole e padelle: guida pratica per scegliere materiali sicuri, prevenire scottature e sfatare i falsi miti sulla cucina antiaderente.

A cura di Francesca Fiore
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Siamo sempre più attenti agli ingredienti che utilizziamo per cucinare, scegliendo prodotti biologici, stagionali e di qualità. Tuttavia, ci poniamo la stessa attenzione per gli strumenti con cui li prepariamo? Le pentole e padelle che utilizziamo ogni giorno possono essere fonte di rischi poco considerati: contaminazione da sostanze tossiche, pericolo di ustioni, o addirittura timori infondati di cancerogenicità. Altroconsumo, con una guida pubblicata ad aprile 2024, affronta proprio questi aspetti, offrendo una panoramica utile e aggiornata sulla sicurezza degli strumenti da cucina.

Materiali sicuri: cosa scegliere per cucinare in modo sano

Non tutte le padelle sono uguali e la sicurezza dei materiali dipende in gran parte dal loro stato e dal modo in cui vengono usati. Una buona padella non solo garantisce risultati migliori in cucina, ma può fare la differenza anche in termini di salute. Tra i fattori da considerare: qualità del rivestimento, materiale del manico, spessore del fondo e peso.

Il simbolo “forchetta e coltello” o la dicitura “idoneo al contatto con alimenti” garantiscono, se il rivestimento è integro, che non ci sia migrazione di sostanze pericolose negli alimenti. Ma se la superficie si danneggia, può esserci il rischio che materiali sottostanti – non pensati per il contatto con il cibo – contaminino le preparazioni.

Le padelle antiaderenti moderne non contengono più PFOA (acido perfluoroottanoico), un composto appartenente alla famiglia dei PFAS, noto per la sua pericolosità ambientale e potenzialmente nocivo per la salute. Il suo utilizzo è stato vietato dal 2015 e molti produttori hanno cominciato a eliminarlo già dal 2011, indicando “PFOA free” sulle etichette.

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Le padelle in alluminio, ad esempio, non dovrebbero essere utilizzate per conservare cibi acidi (come pomodori o crauti), perché il contatto prolungato può favorire la migrazione di metalli. È preferibile trasferire sempre il cibo in contenitori di vetro o plastica dopo la cottura.

Le padelle in acciaio inox sono tra le più sicure e durature, mentre quelle in rame e in ferro richiedono maggiore attenzione per evitare l’usura del rivestimento interno.

Particolare cautela va prestata nell’utilizzo delle padelle in teflon (PTFE): se riscaldate a vuoto possono raggiungere temperature molto elevate e rilasciare fumi tossici potenzialmente letali per alcuni animali domestici, come gli uccelli.

Come conservare e riconoscere una padella sicura

L’integrità del rivestimento è fondamentale per la sicurezza: una padella antiaderente graffiata o rovinata va sostituita, perché non solo perde efficacia, ma può rilasciare particelle nel cibo. Lo stesso vale per padelle in pietra, ferro o ghisa con rivestimenti danneggiati.

Per conservarle bene, evitando il surriscaldamento a vuoto, devi pulirle con cura e non utilizzare utensili in metallo per mescolare o girare gli alimenti sono tutte buone pratiche per mantenere le padelle in condizioni ottimali.

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Scottature e ustioni: attenzione al manico

Un altro rischio spesso sottovalutato è quello delle scottature: i test condotti da Altroconsumo, infatti, evidenziano come alcuni manici – soprattutto quelli in metallo o troppo vicini alla fiamma – possano raggiungere temperature elevate, rendendo facile bruciarsi.

Padelle piccole, con manico lungo e diametro fino a 20 cm, possono sbilanciarsi sui fornelli a gas, aumentando il rischio di rovesciamento e ustione, soprattutto quando contengono olio bollente. Questo problema è meno frequente su piani a induzione o vetroceramica, dove l'appoggio della padella è più stabile.

Pentole a pressione: pericolose o sicure?

Il timore che le pentole a pressione possano “esplodere” è radicato nell’immaginario comune, ma infondato. Secondo Altroconsumo, anche in caso di ostruzione delle valvole di sicurezza, le moderne pentole a pressione restano sicure grazie a sistemi di controllo molto rigorosi.

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Padelle cancerogene? Un mito da sfatare

Oggi non ci sono evidenze che le padelle antiaderenti moderne siano cancerogene. Il PFOA, un tempo associato a rischi per la salute, è stato eliminato dai processi di produzione da oltre dieci anni. Anche nelle condizioni d’uso più estreme, sarebbe molto difficile raggiungere temperature tali da liberare questo composto.

Diverso il discorso per stampi e teglie in silicone, oggi molto diffusi per la cottura di dolci. In assenza di una normativa europea unificata sui limiti di migrazione, alcuni prodotti potrebbero rilasciare sostanze potenzialmente pericolose, come interferenti endocrini.

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