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12 Novembre 2020 15:00

Antiaderenti, ghisa o acciaio inossidabile: come scegliere pentole e padelle

Nel mondo della cucina esistono tanti materiali diversi, ognuno più o meno adatto a una particolare tecnica di cottura o a un alimento. Quando usare le padelle antiaderenti? Cosa cucinare nella pentola in ghisa? E per cosa è più utile l'acciaio inossidabile? Vi raccontiamo le differenze di base fra questi tre materiali, in modo da orientarvi nella scelta delle vostre pentole e padelle.

A cura di Redazione Cucina
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Di pentole e padelle ce ne sono tantissime e tutte diverse fra loro: orientarsi nella scelta non è un’impresa facile, soprattutto se non se ne conoscono caratteristiche e vantaggi. La scelta può dipendere da vari fattori: non solo dal prodotto da cucinare e dalla ricetta ma, anche ad esempio, dalla tecnica utilizzata per realizzare il piatto. Una padella per friggere è ben diversa da una che si usa per saltare delle verdure, così come è diversa da una adatta alla cottura prolungata come quella di uno stufato. Oggi proviamo a chiarirvi le idee sulle tre tipologie più comuni di pentole: antiaderenti, in ghisa e in acciaio inossidabile.

1. Pentole e padelle in ghisa

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Utilizzata per il pentolame già a partire dal 220 d.C. in Cina, la ghisa presenta vantaggi come resistenza, notevole capacità di ritenzione del calore e convenienza. L’unico punto a sfavore è dato dal fatto che si tratta di un materiale pesante e che richiede molto condimento. Affinché il cibo non si attacchi, è infatti necessario cospargere abbondantemente la superficie della padella con dell’olio e scaldarla a fuoco alto prima di inserire gli ingredienti. Le pentole in ghisa possono essere usate praticamente per tutto: dalle verdure saltate, agli hamburger, alle bistecche. Gli unici alimenti per i quali la ghisa non è particolarmente indicata sono i cibi acidi, che tendono ad assorbire il condimento, e il pesce, più adatto alle pentole antiaderenti. Ad ogni modo, se cercate un prodotto che resista nel tempo, la ghisa è la scelta giusta: la cosa importante è saperla trattare nel modo migliore.

2. Padelle e pentole antiaderenti

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Fino a qualche tempo fa, le padelle antiaderenti non godevano di grande fama. La loro impopolarità era dovuta al fatto che venivano spesso realizzate in politetrafluoroetilene (PTFE), un materiale in grado di rilasciare sostanze chimiche tossiche dette PFOA. Fortunatamente, oggi questo non accade quasi più, e ogni casa produttrice che si rispetti ha provveduto ad eliminare il PTFE dai materiali in uso per la creazione di pentolame. L’utilità delle pentole antiaderenti in cucina è chiara e indiscutibile, poiché permettono di cucinare alla perfezione e senza il minimo sforzo alimenti che tendono ad attaccarsi, come pesce, uova o pancake. Le proprietà antiaderenti, inoltre, consentono di ridurre l’uso di grassi quali olio e burro, facilitando così anche il lavaggio delle pentole. In ogni caso, accertatevi sempre di acquistare prodotti  affidabili e privi di PFTE e PFOA.

3. Pentole e padelle in acciaio inossidabile

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L'acciaio inossidabile è solitamente il risultato della combinazione di altri metalli, quali nichel, cromo e carbonio. Al fine di evitare che il calore si diffonda a zone, problema dovuto alla conduzione irregolare di calore che caratterizza l’acciaio inossidabile, è utile acquistare pentole dal fondo spesso e fare attenzione a non cuocere a fuoco troppo alto, cosicché il cibo non si attacchi alla superficie. Oltre ad essere economico, durevole e antigraffio, questo materiale presenta l’enorme vantaggio di essere non reattivo, e di conseguenza adatto alla cottura di qualsiasi tipo di pietanza, alimenti alcalini e acidi compresi.

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