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13 Dicembre 2020 13:00

Come pulire correttamente la padella in ghisa e farla durare più a lungo possibile

La padella è uno degli strumenti essenziali in una cucina e uno dei materiali più comuni di cui sono fatte le padelle è la ghisa. Con una corretta manutenzione, la padella in ghisa può durare molti anni, mantenendo intatto lo strato antiaderente: ecco quali sono le cose da fare e quelle da non fare per pulire correttamente e far durare più a lungo le vostre padelle in ghisa.

A cura di Redazione Cucina
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Una caratteristica importante di una padella in ghisa è la sua “stagionatura”, ovvero lo strato oleoso protettivo sulla sua superficie: ogni volta che cucinate con olio o grasso, questo strato si rafforza rendendo la padella antiaderente. Tuttavia, la copertura potrebbe erodersi se la padella viene lavata utilizzando i materiali sbagliati. Ecco dunque una serie di consigli per pulire al meglio le padelle in ghisa e farle così durare il più a lungo possibile.

1. Lavala con acqua calda e sapone

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A differenza di quanto si crede, la stagionatura di questo tipo di padella non viene via a causa dei saponi: molti produttori spiegano infatti che lavare delicatamente la padella con un po’ d'acqua e sapone non vuol dire rovinarla. Per eliminare le macchie ostinate di cibo e grasso dalla padella, è bene lavarla con acqua calda e sapone: i resti si scioglieranno in poco tempo e non si dovrà insistere con la spugna.

2. Mai usare spugnette ruvide e abrasive

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Per non rovinare la padella, non dovrete mai utilizzare spugne di ferro, spugnette abrasive, lana d'acciaio, e cose simili: basta una strofinata e potreste eliminare tutta la “stagionatura”. Quindi, quando la padella è molto sporca, è necessario usare sempre acqua calda e sapone e, se necessario, una spugnetta non troppo ruvida.

3. Pulire la padella dopo ogni utilizzo

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Non rimandare mai il lavaggio della padella dopo averla usata. Se proprio non potete farlo subito, datele almeno una sciacquata veloce, in modo da evitare che i pezzetti di cibo si attacchino alla padella, costringendovi così a utilizzare una spugnetta ruvida. Potete anche versare un bicchiere di acqua calda nella padella e lasciarla riposare per un po’: una volta fredda, potete procedere con il lavaggio a mano.

4. Non tenere la padella a mollo per troppo a lungo

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Non lasciare mai la padella in ammollo per troppo tempo: dovete immergerla solo per pochi minuti in modo che i pezzi di cibo si ammorbidiscano abbastanza per lavarli via. Evitare dunque di tenere la padella in acqua per ore e anche di farle subire sbalzi di temperatura troppo forti, ad esempio immergendo una padella calda in acqua fredda: il cambio di temperatura improvviso potrebbe anche spaccarla.

5. Non mettetela mai in lavastoviglie

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La padella in ghisa va lavata a mano: mai metterla in lavastoviglie, a meno che non si tratti di un materiale apposito (che però è molto raro). Il 90% delle padelle in ghisa, infatti, verrebbero rovinate dal tipo di lavaggio e dai detergenti che si usano nella lavastoviglie, mediamente più aggressivi di quelli che usiamo per il lavaggio a mano: si formerebbe della ruggine e la padella diventerebbe inutilizzabile.

Come trattarla dopo il lavaggio: asciugarla e ungerla con l'olio

Subito dopo aver lavato la padella, è bene lasciarla asciugare su un piano, evitando di metterla sulla rastrelliera: questo impedirà ulteriormente alla ruggine di aggredire la padella. Inoltre, per tenerla al meglio, è fondamentale lasciare un leggero strato di olio quando la padella è ancora calda per rafforzarne la stagionatura. Per farlo basta immergere un pezzetto di foglio di carta da cucina, o un batuffolo di cotone, nell'olio di semi o di oliva e poi passarlo delicatamente sulla superficie della padella.

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