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20 Dicembre 2020 15:00

Come conservare la frutta a guscio e farla durare più a lungo

La frutta a guscio è un prodotto molto amato e usato nella cucina italiana: noci, nocciole, pistacchi, arachidi, castagne si possono usare per preparare piatti dolci ma anche salati. Dato il costo elevato, ma anche i suoi nutrimenti, è fondamentale conservarla nel modo giusto, per evitare che irrancidisca e perda tutte le sue proprietà. Ecco come conservare la frutta a guscio correttamente per farla durare più a lungo possibile.

A cura di Redazione Cucina
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Noci, nocciole, pistacchi, arachidi e così via: la frutta a guscio è un prodotto fondamentale per piatti sia dolci sia salati. Particolarmente usata nel periodo natalizio come snack, si può utilizzare in tantissime ricette, per dare un tocco di croccantezza o per realizzare dolci squisiti e genuini. Ma come fare a conservarla al meglio per farla durare il più a lungo possibile? Seguite tutti i nostri consigli e lo scoprirete.

Consigli preliminari

La frutta a guscio è ottima da utilizzare sia per i piatti dolci che per i piatti salati. Leggermente dolce, un po’ grassa, rende i piatti corposi e allo stesso tempo deliziosi. Ma la frutta a guscio può essere anche costosa, quindi dopo averla acquistata dovrete assicurarvi di conservarla correttamente affinché duri il più a lungo possibile e non si irrancidisca facilmente. L'elevato contenuto di grassi è ciò che rende la frutta a guscio così nutriente e gustosa, ma è anche il motivo per cui è così soggetta a deteriorarsi. Quando la frutta a guscio viene conservata in modo improprio, può rapidamente irrancidirsi. Gli acidi grassi presenti nella frutta a guscio vengono scomposti dalla luce e dall'ossigeno, e la cosa provocherà un brutto sapore in bocca e un retrogusto sgradevole. Specialmente le noci, le noci pecan, gli anacardi e le arachidi sono ricche di grassi polinsaturi, il che le rende particolarmente suscettibili all’andare a male.

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Frutta a guscio fresca: come essiccarla

Se avete raccolto frutta a guscio fresca (o magari l’avete comprata da un contadino), non potete conservarla allo stesso modo in cui conservereste la frutta a guscio comprata al supermercato. Questo perché la frutta a guscio fresca ha un contenuto di umidità più elevato di quella che acquistate in negozio e quindi deve essere prima essiccata. Se non asciugherete questa umidità, la frutta a guscio fresca sarà ben presto rovinata dalle muffe.

Fortunatamente, essiccare la frutta a guscio fresca non è poi così difficile. Prima di tutto sgusciate o sbucciate la vostra frutta a guscio e mettetela poi su una teglia da forno. Quindi potete lasciarla asciugare a temperatura ambiente (in una stanza con una buona circolazione d'aria) oppure potete cuocerla in forno a 32-38 °C circa per mezz'ora. Una volta essiccata la tua frutta a guscio, fatela raffreddare e mettetela nel congelatore per un minimo di 48 ore. Questo procedimento eliminerà tutte le potenziali uova di insetti presenti all'interno.

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Come conservare la frutta a guscio correttamente

Per proteggere la frutta a guscio dagli effetti dannosi di ossigeno, luce e insetti (che provengono dall'ambiente), dovrete conservarla nel modo corretto. La cosa migliore sono i barattoli di vetro a chiusura ermetica. Ciò non solo manterrà l'aria fuori, ma impedirà anche alla frutta a guscio di assorbire gli odori derivanti da altri cibi o spezie.

La maggior parte della frutta a guscio può effettivamente essere conservata nel congelatore. Sigillatela in un sacchetto apposito e potrete conservarla anche fino a un anno. L'elevata contenuto di grassi proteggerà la frutta a guscio dalle bruciature da congelamento e l’ulteriore vantaggio è che non ci sarà nemmeno bisogno di scongelare la frutta a guscio prima: basterà toglierla dal congelatore e mangiarla dopo qualche minuto.

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Quello che i piatti non dicono
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