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4 Maggio 2022 11:29

Obesità: Europa seconda solo agli Usa. L’Oms lancia l’allarme, colpiti anche i bambini

Preoccupanti i dati resi noti dalla sezione europea dell'Oms. Secondo l'istituto mondiale di sanità infatti un adulto su due e un bambino su tre sarebbero in sovrappeso. Numeri secondi solamente a quelli degli Stati Uniti.

A cura di Alessandro Creta
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Un adulto su due in Europa è in sovrappeso o obeso. È il preoccupante dato reso noto dall’Oms, l’Organizzazione mondiale di sanità, che mette in luce il grave problema legato al diffuso trend della cattiva alimentazione. L’allarme non riguarda solamente gli adulti ma anche i bambini: secondo le rilevazioni nella fascia compresa tra i 5 e i 9 anni di età infatti circa l’11,6% risulta obeso, mentre quasi il 30% è in sovrappeso. Ad allarmare ulteriormente il fatto di come questo trend, afferma l’Oms nella sua nota, sia in costante crescita.

In più, circa il 13% delle morti annuali nel Vecchio Continente, stando ai dati dell’ufficio europeo dell’Oms, sarebbe da ricondurre a queste problematiche. Oltre 1,2 milioni di decessi ogni anno infatti sono legati alla cattiva alimentazione, con circa 200.000 casi di cancro provocati dall’obesità e dal sovrappeso. Le quali risultano tra le principali cause di morte in Europa, solo dietro all’ipertensione e al tabacco.

Per alcune Nazioni del Continente, inoltre, si prevede come l’obesità possa diventare la prima causa di cancro prevenibile, superando il fumo in questa particolare classifica.

Obesità in Europa, i Paesi più colpiti

Stando al rapporto stilato i numeri legati al sovrappeso e all’obesità nei Paesi europei sono tra i più alti del mondo, secondi solamente a quelli degli Stati Uniti.

L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è di quelli preoccupanti: l’obesità è diventata un’epidemia silenziosa e nessuno Stato membro dell’UE starebbe facendo abbastanza per fermare questa pericolosa tendenza. Tra le Nazioni più colpite dalla piaga quelle dei territori mediterranei e dell’Europa orientale. “Le disuguaglianze educative sono diffuse – afferma l’Oms – con una maggiore prevalenza di obesità riscontrata nelle persone con un livello di istruzione inferiore".

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A giocare un ruolo determinante nel facilitare il dilagare di questi numeri anche la pandemia, i lockdown e uno stile di vita forzatamente sempre più sedentario negli ultimi due anni. Ma come si può, se non fermare, quantomeno frenare questo trend in costante salita? “Creando ambienti più abilitanti, promuovendo investimenti e innovazione nella salute e sviluppando sistemi sanitari forti e resilienti, possiamo cambiare la traiettoria dell'obesità nella regione”, afferma l’Oms nella sua nota ufficiale.

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