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20 Marzo 2020 11:00

Com’è nato il Negroni: storia di un cocktail italiano ultracentenario

Il Negroni è un cocktail leggendario che ha varcato i confini dell'Italia e della storia. Nato a Firenze negli anni 10, è oggi uno dei drink più famosi e bevuti al mondo. Nato dall'idea del barman Fosco Scarselli che voleva allietare il Conte Camillo Negroni al Caffè Casoni, ha conquistato intellettuali del calibro di Orson Wells e Ian Fleming.

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Il Negroni è uno dei cocktail più famosi al mondo. Italiano quanto la pizza e l'amatriciana, è diventato un simbolo dell’Italian Style: oggi da Caracas a Tokyo è possibile gustare il cocktail dedicato al conte Camillo Negroni. Ecco come nasce il Negroni, la sua storia e qualche piccola curiosità.

La storia del Negroni

La storia di questo cocktail leggendario la spiega proprio l’inventore del Negroni. Non si tratta del conte bensì di Fosco Scarselli, il barman che per primo ha miscelato vermut, bitter e gin. L’intervista appare su un numero di Gente del 1962 riportata nel libro di Luca Picchi, “Negroni Cocktail una leggenda italiana”, una monografia tutta dedicata al drink: “A quei tempi al Casoni di Firenze era di gran moda bere l’Americano. Beveva l’Americano anche il conte Camillo Negroni, ma lo voleva un po’ più robusto. Io gli aggiungevo qualche goccia di amaro. La sua abitudine di aggiungere qualche goccia di amaro all’Americano a poco a poco contagiò gli altri clienti. Venivano da me e mi chiedevano un cocktail come quello del conte. Poi dopo un po’ cominciarono a dire soltanto: un Negroni”.

Come avete notato, non parla di gin né di parti uguali, ma dice “Qualche goccia di amaro”. Probabilmente la ricetta è stata cambiata nel tempo, grazie alla diffusione del cocktail. Molto più facile trovare il gin fuori dall'Italia rispetto all'amaro.

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Ci sono diverse dissonanze anche sulla data di nascita. La convenzione vede il cocktail venire alla luce nel 1919 tant’è che lo scorso anno è stato celebrato in tutto il mondo il centenario ma, sempre stando a quanto raccolto da Picchi, la data sarebbe sbagliata. Pare che il cocktail sia stato miscelato la prima volta nel 1917: l’anno in cui il barman Scarselli torna dalla Germania, dove era rinchiuso a seguito della Prima Guerra Mondiale, e comincia a lavorare al Caffè Casoni in via de' Tornabuoni a Firenze.

Il cocktail guadagna fama negli anni della Dolce Vita, quando l’Italia è invasa dai più grandi artisti del mondo che si concentrano a Roma, Firenze, Capri e provano l’ebbrezza del Negroni. Il successo è tale che negli scritti di Hemingway e di Orson Wells, due degli intellettuali più importanti del ‘900, si trovano le tracce della ricetta. Lo stesso Ian Fleming, autore di James Bond, beve assiduamente questo cocktail durante i suoi viaggi e ovviamente, non lascia a secco il suo amato 007.

Preparare questo drink è molto facile, basta seguire le indicazioni e rispettare le dosi come spiegato da Vincenzo Pagliara di Laboratorio Folkloristico nella nostra video-ricetta: vale la regola di 1/3 per tutti gli ingredienti, quindi gin, bitter e vermut rosso. Il bartender napoletano ci fa vedere anche la sua variante più celebre, il Negroni Sbagliato: per questo drink basta sostituire il gin con il prosecco.

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