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19 Febbraio 2021 11:06

Masterchef Italia 10: una serata dedicata alla tecnica e alla trasformazione

Una serata tutta incentrata sulle capacità tecniche, quella del talent show culinario di Endemol: le tecniche di cottura e quelle di trasformazione degli alimenti. Si parte con la Mistery box per poi approdare alla prova con l'ospite, il maestro Andrea Tortora, e infine il temutissimo Skill test, in cui 3 ingredienti simbolo della cucina italiana vengono trasformati completamente. Ecco com'è andata la decima serata con Masterchef Italia 10 e chi sono i due concorrenti eliminati.

A cura di Redazione Cucina
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Giunti alla decima serata del talent show culinario più amato della tv, la sfida diventa sempre più ardua: gli aspiranti chef devono confrontarsi con alcune fra le prove più tecniche dell'intera edizione. Si parte con le tecniche di cottura, per arrivare ai dolci del maestro Andrea Tortora e approdare allo Skill test con gli ingredienti simbolo della cucina italiana. Gli addii dei concorrenti eliminati, ormai, sono tutti commoventi. Ecco che cos'è successo nell'ultima puntata di Masterfchef Italia 10.

La Mistery box sulle tecniche di cottura

Affumicare, gratinare, bagnomaria, friggere, glassare, infornare, marinare, piastrare, saltare e sottovuoto: sono tutte le tecniche di cottura che i concorrenti trovano sotto la Mistery box per affrontare la prova. Gli ingredienti sono "liberi" ma le tecniche no: devono usarne necessariamente 5. "Dovete mettere nel piatto tutto quello che eravate, quello che siete diventati e lo chef che vi immaginate di essere in futuro": sintetizza così l'obiettivo della prova da svolgere in 45 minuti lo chef Cannavacciuolo.

I piatti sono belli e creativi e i giudici hanno l'imbarazzo della scelta: tra i migliori selezionano quelli di Antonio, Azzurra e Eduard. Ma è Eduard ad aggiudicarsi vittoria e vantaggi per la prova successiva, con un piatto che vede protagonista l'anatra e soprattutto la salsa bernese, vera e propria fissa dello chef Barbieri.

Il panettone di Andrea Tortora

Il protagonista della prova successiva è il panettone di Andrea Tortota, maestro dei lievitati pluripremiato dalle guide italiane e già capo pasticcere del ristorante tre stelle St. Hubertus (Hotel Rosa Alpina). Oltre al panettone, Tortora porta due tecniche che i concorrenti dovranno usare per valorizzare il suo prodotto, la caramellizzazione e l'azoto liquido, usate per realizzare i piatti d'esempio. Con questi tre elementi – il panettone e le due tecniche – i concorrenti dovranno realizzare un piatto dolce o salato, a scelta. È, naturalmente, Eduard a decidere quali aspiranti chef dovranno usare l'azoto e chi dovrà cimentarsi nella caramellizzazione in padella: sceglie quest'ultima per se stesso. Tra i migliori arrivano Irene, con un cannolo siciliano fatto con il panettone croccante, e Monir, con delle sfere di cioccolato che custodiscono pezzetti di panettone caramellizzato accompagnati da creme ai frutti di bosco e nocciola. Un piatto bello, buono e anche molto tecnico che gli vale, a sorpresa, la vittoria.

Ma le sorprese non sono finite: tra i peggiori va proprio Eduard, che non ha ben compreso il senso della prova e, anziché caramellizzare il panettone, ha creato un caramello con lo zucchero e l'ha versato sopra il dolce del maestro Tortora. Ma anche il piatto di Jia Bi è un disastro: l'amata concorrente cinese, infatti, usa la pasta di pistacchio in purezza per coprire il panettone, creando un dessert immangiabile. È lei a dover lasciare la cucina di Masterchef Italia 10, tra le lacrime, con un bellissimo discorso di commiato in cui dice orgogliosa di essere la prima cinese nella storia del programma italiano e ringrazia di cuore concorrenti e giudici. Siamo sicuri che la rivedremo presto ai fornelli di un bellissimo ristorante fusion.

Lo Skill test sui prodotti italiani da trasformare

La seconda puntata ruota attorno allo Skill test in cui sono protagonisti tre prodotti simbolo della cucina italiana: mozzarella, pasta secca e pomodoro. Ma non saranno da usare in purezza: i concorrenti devono infatti trasformare i prodotti, o usarne una versione inedita già trasformata.

Il primo esempio lo dà Cannavacciuolo: scioglie la mozzarella al microonde fino a farla filare di nuovo, rilavorarla per realizzare con questa pasta un velo sottile in cui mettere un ripieno. Come in uno dei piatti più famosi dello chef di Vico Equense, l'ostrica e la sua perla: una mozzarella ripiena di ostrica e guarnita da caviale. Chef Locatelli mostra invece come creare una pasta modellabile dalla pasta secca: la stracuoce risottandola e poi frullandola, per donarle una consistenza tale da realizzare tacos, grissini, crocchette, soufflé e così via. Infine Barbieri, che  presenta il suo stufato di trippa con miso di pomodoro e intingolo di crostacei: qui è il miso di pomodoro già pronto a essere protagonista, un pomodoro fermentato che ha un gusto molto diverso dall'originale, acido e intensissimo.

Monir può scegliere, per ognuno dei tre step, chi deve cominciare a cucinare con 5 minuti di ritardo; inoltre, lui avrà un vantaggio di 5 minuti sul resto dei concorrenti, accumulandone così uno da 10 rispetto ai concorrenti che intende mettere in difficoltà. Man mano che gli step vanno avanti, chi fa un buon piatto sale in balconata: per primi salgono Irene, con un dolce con la mozzarella che viene ampiamente lodato da Cannavacciuolo, e Francesco Aquila. Poi salgono Monir, Azzurra e Antonio, mentre l'ultimo step vede protagonisti solo Federica e Eduard. Ma è proprio il concorrente di origini caraibiche che vive a Verona a dover lasciare per sempre la cucina di Masterchef Italia 10.

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Quello che i piatti non dicono
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