video suggerito
video suggerito
26 Aprile 2024 13:00

Mangiare i cannoli come un “vero siciliano”

Tra tutti i dolci della tradizione siciliana il cannolo è il più famoso e anche il più amato, tanto che ormai si trova un po’ ovunque anche oltre i confini regionali. Ma trovarlo e gustarlo come un vero siciliano Doc è molto diverso: come fare a evitare errori da principianti? Ecco tutto quello che devi sapere.

A cura di Martina De Angelis
125
Immagine

Croccanti, gustosi, irresistibili: i cannoli siciliani sono tra i dolci siciliani più conosciuti e amati non solo nel resto d’Italia, ma in tutto il mondo. E dire che la Sicilia abbonda di dolci tradizionali uno più buono dell’altro, ma c’è qualcosa nei cannoli che li rende particolarmente amati. Sarà la sottile cialda di pasta fresca all’uovo aromatizzata al marsala e fritta, sarà la farcitura con crema di ricotta e gocce di cioccolato, o saranno le guarnizioni di canditi e granella di pistacchi: qualunque sia il loro segreto, questi dolci dalle origini incerte sono un vero must della Sicilia.

Un tempo preparati tradizionalmente per il Carnevale, i cannoli siciliani oggi si trovano in ogni momento dell’anno e non solo in Sicilia. Ma come fare, soprattutto fuori dalla regione, a essere sicuri di mangiare un cannolo autentico e di gustarlo come farebbe un siciliano Doc? Ti sveliamo tutto quello che devi sapere, perché il consumo del cannolo ha delle modalità precise, fondamentali per gustarne pienamente tutta l’infinita bontà.

Quando e come si mangia il cannolo

Il cannolo è sempre buono e questo è un dato di fatto, ma c’è un momento in cui sarebbe giusto mangiarlo: subito dopo essere stato riempito, o comunque al massimo entro un paio di ore dalla sua farcitura. Oltre questo lasso di tempo, infatti, la farcia di ricotta potrebbe  ammorbidire la cialda e farle perdere la sua croccantezza. C’è chi, in qualche versione alternativa, ha pensato di spennellare l’interno del cannolo con il cioccolato per rendere la cialda impermeabile, ma se parliamo di degustazione da siciliano doc non è un’opzione contemplabile.

Attenzione a come mangi il cannolo, perché ovviamente esiste una modalità corretta anche per questo. Dimentica i piccoli bocconi: se vuoi avere la perfetta esplosione di ogni componente del dolce devi spalancare la bocca e dare un unico grande morso, in cui senti proprio il “crack” della cialda che si rompe tra i denti.

Immagine

Regole di forma e gusto

Il cannolo siciliano doc deve rispettare una serie di regole precise riguardo alla forma e al gusto per essere considerato tale. Prima di tutto deve essere lungo almeno 14 cm, dimensione dovuta non solo dal desiderio di mangiarne il più possibile: una misura più piccola di cannolo non renderebbe possibile ottenere la proporzione corretta di crema di ricotta, il piacere maggiore del dolce siciliano. Naturalmente, questo non vale per i cannoli mignon, che ormai si trovano dappertutto e che si dovrebbero mangiare in due boccate..

E a proposito della farcia: secondo la ricetta originale deve essere di rigorosamente ricotta di pecora e mai troppo fresca (sarebbe troppo bagnata), unita allo zucchero a velo e alle gocce di cioccolato fondente. La ricotta non va montata o eccessivamente lavorata, ma mescolata piano fino a quando non è liscia e morbida.

Per quanto riguarda la guarnizione sui lati esterni del cannolo ci sono più possibilità accettate dalla tradizione. Generalmente da un lato si sparge una granella di pistacchio e in abbinamento, dall’altro lato, si adagiano due scorzette di arancia candita, ma va bene anche l’accoppiata formata da gocce di cioccolato da un lato e una ciliegia candita dall’altro.

Immagine

Sapori alternativi: le varianti accettate

Il ripieno classico dei cannoli siciliani è imbattibile ma, come ogni cosa nel corso del tempo, anche questi squisiti dolci tradizionali si sono evoluti. Non sono rare quindi le varianti di cannoli che si sono affermate soprattutto a livello locale, magari meno famose ma ugualmente gustose e accettate.

Per esempio nel messinese il cannolo può essere farcito con la crema gianduia tipica della zona, oppure con una gustosa crema di cioccolato. Lo stesso discorso che vale per l'area del catanese, dove il cannolo si farcisce anche con la crema di pistacchio, ottenuta ovviamente dal pistacchio di Bronte Dop.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
125
api url views