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27 Luglio 2021 15:00

Lo strapotere delle recensioni: due ristoranti chiedono il green pass e vengono assaliti

Scoppiano due nuovi "casi Crazy Cat Cafè": un ristorante in Sicilia e una ludoteca in Toscana sono state assalite da orde di no vax dopo aver spiegato sui social che per entrare all'interno dei locali c'è bisogno del green pass. Recensioni false, basate solo su una scelta politica, che hanno rovinato un lavoro durato anni. Fortunatamente Google è intervenuto dopo poche ore e il motore di ricerca ha eliminato tutte le finte recensioni.

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Qualsiasi strumento digitale può essere usato in maniera efficace oppure in modo irresponsabile: in questo caso parliamo di recensioni on line, croce e delizia dei ristoratori. Perché, a quanto pare, il nuovo trend in corso è quello di "punire" il locale, attraverso recensioni da 1 stella, per le idee del ristoratore o per semplice divertimento. Ci sono dei nuovi "casi" Crazy Cat Cafè e questa volta per un motivo anche più serio: il green pass. Tutto è cominciato la scorsa settimana in Sicilia, quando un ristorante di Agrigento è stato preso d'assalto da un esercito di leoni da tastiera no vax ed è stato colpito da decine di recensioni negative che hanno ridotto al minimo la sua influenza online. La prima vittima questa volta si chiama La Rotta, un ristorante gestito da due giovani fratelli, che poche ore prima della decisione del Governo di introdurre il green pass aveva già anticipato la dirigenza.

La seconda vittima è la Ruzzoteca, una famosa ludoteca di Livorno, che dopo la diffusione del nuovo decreto sul green pass ha fatto un comunicato sulla propria pagina spiegando la situazione. Non una presa di posizione a favore o contro la carta verde: semplicemente una spiegazione chiara e semplice delle nuove regole imposte dal governo. Questo semplice servizio alla comunità ha evocato un esercito di no vax e "anti green pass",  intervenuti sotto il post insultando la proprietà e cominciando una catena di odio su Google a suon di recensioni negative.

Fortunatamente in entrambi i casi è intervenuto Google stesso in supporto, cancellando tutte le recensioni negative riguardanti i vaccini e le carte verdi, ma la faccenda è sempre più preoccupante. Ricordiamo inoltre che il green pass per entrare nei ristoranti è un obbligo di legge, che gli esercenti siano a favore o contro questa regola ci possono fare ben poco. Già è sbagliato fare recensioni negative senza andare effettivamente nel posto che si vuole recensire, farlo per un motivo inevitabile è ancora più scorretto.

Il problema delle recensioni negative senza motivo

La storia che ha colpito questi due locali italiani ha un precedente molto importante negli Stati Uniti: a New York il Mother's Ruin già da qualche mese ha consentito l'accesso al locale solo ai vaccinati, lasciando l'esterno per tutti i clienti. Anche in questo caso i no vax hanno attivato la catena del male sui social e abbattuto la reputazione online del ristorante. Decine e decine di commenti aggressivi, maligni e in disaccordo con la scelta del locale che hanno fatto crollare nelle classifiche il ristorante newyorkese. Google si è accorta di questo andazzo e ha attivato una pagina di supporto a cui segnalare queste incongruenze.

Il lavoro sulle recensioni online è molto importante e spesso i ristoranti impiegano anni per avere una reputazione alta: per quanto riguarda La Rotta, che aveva anticipato di poche ore l'obbligo del green pass al chiuso, si è passati da una media di 4.2 punti a 3, un voto piuttosto scarso. A far crollare le votazioni una marea di recensioni negative da clienti no vax che hanno attaccato i proprietari perché "limitavano la loro libertà". Stesso discorso per la Ruzzoteca, tornata dopo la segnalazione al motore di ricerca ai suoi 4.9 di media, coadiuvata da tanti influencer del settore gaming che hanno preso a cuore la faccenda.

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Uno dei piatti de La Rotta

Il potere del web è qualcosa di cui si deve discutere: una recensione ha sempre un effetto sul prossimo, che sia cliente o ristoratore, quindi è bene pensare non una ma dieci volte prima di abbandonarsi alla scrittura ed esprimere un parere in merito a un'attività. Se il servizio o il cibo sono stati effettivamente scarsi un cliente ha tutto il diritto di lamentarsi, possibilmente di persona, ma gli attacchi per delle legittime scelte dei ristoratori sono qualcosa di molto bieco.

Un caso altrettanto grave ma slegato dal green pass è accaduto proprio in queste ore a Enrico Crippa, chef 3 Stelle Michelin e uno dei migliori ristoranti al mondo per la World 50 Best: "Una cucina di cafoni, ma dove li avete presi?" questo il titolo della recensione su Tripadvisor. Si potrebbe pensare che il cliente sia stato trattato male dalla sala e invece il commento dice tutt'altro: "Non ci sono mai stato ma ho appena visto un vecchio Masterchef, a vedere quanto sono cafoni, arroganti e maleducati i cuochi con i concorrenti non ci metterò piede". In pratica quest'uomo si è sentito in dovere di mettere una sola stellina, facendo crollare la media di Piazza Duomo, a causa di una puntata di Masterchef del 2014. Fortunatamente anche l'azienda australiana ha prontamente rimosso la recensione ma questo ci dà una perfetta fotografia del delirio in cui si sta dirigendo il "mondo delle recensioni" online.

La fortuna, se così si può dire, della Rotta e della Ruzzoteca è che dopo la macchina del fango dei no vax è arrivata la luce di chi ha seguito questa vicenda: ora le pagine Facebook dei due locali sono piene di messaggi positivi e di incoraggiamento.

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Quello che i piatti non dicono
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