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C’è un momento preciso, tra Ferragosto e fine agosto, in cui si inizia a sentire che l’estate — quella vera, spensierata, fatta di granite e orari sballati — sta finendo. Si rientra lentamente alla routine, si svuotano le valigie, si riprende a controllare l’orologio… e anche in cucina succede qualcosa.
Tornare a cucinare dopo le vacanze può sembrare una fatica: magari il frigo è semi-vuoto, la voglia è sotto ai sandali e l’ultima cosa che ci ispira è metterci ai fornelli. Ma proprio in questo passaggio c’è l’opportunità di ritrovare il gusto di casa. Senza stress, senza sensi di colpa, senza ricette complicate: solo piccoli gesti intelligenti, per tornare a mangiare bene con semplicità.
Prima cosa: guarda cosa c’è, non cosa manca
Il primo istinto, una volta rientrati, è correre a fare la spesa. Ma prima di riempire il carrello, meglio dare un’occhiata a quello che abbiamo già: spesso in frigo ci sono ancora cose recuperabili — magari un formaggio ben conservato, qualche sott’olio, o verdure che sembrano tristi ma sono perfette per una vellutata fredda. E poi c’è la dispensa, fedele anche dopo settimane di abbandono: legumi secchi, pasta, riso, magari una scatola di tonno o un barattolo di pomodori pelati.
Ecco, partiamo da qui. Da quello che c’è, non da quello che manca. Bastano due o tre cene “di svuotamento” per rientrare in carreggiata senza stress e senza sprechi.
Niente sensi di colpa
Un altro grande classico da rientro è la voglia (spesso forzata) di "rimettersi in riga". Si parla di detox, di pasti leggeri, qualcuno azzarda addirittura il digiuno. Ma non è questo il momento: il nostro corpo — e anche la nostra testa — hanno bisogno di routine, non di restrizioni. Di leggerezza, sì, ma quella che sazia.

Un piatto di farro con verdure grigliate e un'aggiunta di feta è più "detox" di qualsiasi beverone verde. Una frittata fatta bene, magari con le erbe che hai portato dalle vacanze, è più efficace di mille insalatine tristi.
Preparati un kit di sopravvivenza
Non serve fare meal prep per tutta la settimana (a meno che non ti piaccia farlo), ma qualche base pronta aiuta. Una teglia di verdure arrosto, una manciata di cereali già cotti, una salsa fatta in casa (anche solo uno yogurt mescolato con limone e menta) sono alleati preziosi nei giorni di rientro. Con tre o quattro cose preparate al volo, puoi mettere insieme piatti diversi senza sforzo: una bowl, una piadina, una pasta fredda, improvvisata. E tutto in meno di 15 minuti.
Cotture furbe, fatica zero
Se hai ancora caldo, zero voglia di cucinare e pochi minuti a disposizione, sappi che non sei solo: ma la cucina può essere dalla tua parte. Spegni il forno (o non riaccenderlo), lascia stare i fornelli accesi per ore: ci sono tanti modi per cucinare in modo furbo e leggero.
Il microonde, ad esempio, può essere un grande alleato (e no, non rovina il cibo). La cottura passiva — spegnere il fuoco e lasciare che l’acqua calda finisca la cottura della pasta — è pratica e perfetta per i giorni pigri. Anche cuocere una volta sola e usare più volte: un petto di pollo che oggi è in insalata, domani può finire in una piadina con hummus e verdure. E così ridurrai anche gli sprechi, dopo il periodo delle vacanze che sicuramente non è il più economico dell'anno.

Il sapore di casa
C’è poi una dimensione più emotiva, che spesso dimentichiamo: cucinare è anche tornare a sentirsi "a casa". Dopo settimane di ristoranti, panini sotto l’ombrellone e piatti locali (che magari ci hanno pure stancati), fare una cosa semplice e familiare può avere un sapore speciale.
Magari il tuo caffè fatto nella moka, o la pasta al pomodoro come la fai tu; quella ricetta che ti porti dietro da sempre, anche se nessuno la pubblica su Instagram. Ecco, in questi giorni di passaggio, la cucina è anche conforto. E può diventare un modo dolce per salutare l’estate.