Il latticello è un prodotto caseario derivante dalla fermentazione della panna. Un ingrediente molto amato nei paesi anglosassoni dove viene consumato come semplice bevanda o come ingrediente in ricette dolci e salate. Come farlo in casa e come utilizzarlo? Ecco una piccola guida per scoprirlo.
Molto amato nei paesi anglosassoni dove viene consumato come bevanda o per preparare dolci golosi, il latticello è un prodotto caseario, uno "scarto magro" ottenuto dalla fermentazione della panna. La caratteristica principale del latticello è la sua nota leggermente acidula, la sua consistenza liquida e il suo basso contenuto calorico. Spesso utilizzato come sostitutivo del latte, il latticello permette di portare in tavola preparazione dolci e salate incredibilmente soffici e ricche di gusto: vediamo tutto quello che c'è da sapere e come farlo in casa in poche e semplici mosse.
Anche detto buttermilk o buttermich, il latticello è uno scarto della parte grassa del burro: ha una consistenza liquida e un colore bianco latte, è privo di grassi e povero di calorie, ricco di fermenti e con un discreto contenuto di lattosio, qualità che lo rende inadatto a chi soffre di allergie o intolleranze. Il latticello è quindi la parte liquida e priva di grassi derivante dalla fermentazione della panna e dal processo di coagulazione della caseina: se anticamente si otteneva lasciando la panna a fermentare a temperatura ambiente, oggi a livello industriale viene inducendo attraverso l'azione di alcuni batteri, la fermentazione del lattosio. Nei paesi anglosassoni e nordeuropei, il latticello viene consumato come bevanda o come ingrediente in preparazioni dolci e salate (da provare il pollo fritto marinato nel latticello).
Nella tradizione culinaria italiana il latticello è ancora poco conosciuto e utilizzato e, per questo motivo, non è facilmente reperibile se non in specifici negozi che trattano ingredienti provenienti da altri paesi; l'idea migliore è quindi farlo in casa, lavorando la panna o lo yogurt.