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9 Novembre 2022 11:00

Il rum? È austriaco: cos’è lo Stroh, il distillato che arriva a 80 gradi

Espressione del vero spirito austriaco, nel senso più autentico del termine. Lo Stroh è un rum realizzato esclusivamente nel piccolo Paese all'ombra delle Alpi ed esportato in tutto il mondo.

A cura di Alessandro Creta
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E chi l'ha detto che il rum può essere solamente cubano? Esiste una varietà di questo liquore prodotta in Austria, non quindi a ridosso di mari paradisiaci ma più tra le alture europee, a due passi da un grande lago alpino. Nessuna spiaggia caraibica ma un grosso bacino d'acqua dolce a insinuarsi tra le alture della zona, nessuna palma a fare ombra con il suo spesso fusto e le tipiche foglie ma le vette delle Alpi poco distanti a proteggere dal sole che, anche qui, può comunque picchiare forte. È questo il contesto in cui è stato ideato e realizzato lo Stroh, il rum austriaco noto per la sua gradazione alcolica non certo contenuta.

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Ne esistono tre varianti, dalla più leggera (per così dire) a quella per i più temerari. Stroh 40, 60 e 80, tutti prodotti in Austria. Ma come mai un liquore così caratterizzante e legato al mondo caraibico è arrivato fin qui, all'ombra delle Alpi?

La storia dello Stroh, il rum austriaco

Ci troviamo a Klagenfurt, una cittadina (capoluogo della regione Carinzia) poco distante dal confine italiano e da quello sloveno, situata sulla sponda orientale del lago Wörthersee. Durante il periodo della monarchia austro-ungarica qui (così come in altre zone) arrivavano spesso razioni di rum importato, utilizzato per lo più per scopi medici e curativi. Questo prodotto, evidentemente, riuscì ad attecchire anche come semplice bevanda, al punto che quando le forniture di rum dall'estero vennero interrotte qualcuno decise di produrselo sul posto.

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Klagenfurt

È la prima metà del 1800, per la precisione il 1832, quando tal Sebastian Stroh inaugurò una distilleria capace in pochi decenni di affermarsi come una delle migliori in circolazione, premiata già nel 1900 con un importante riconoscimento all'Esposizione internazionale di Parigi. Nel corso del 1900 l'azienda cresce, il nome Stroh inizia a circolare e attualmente questo rum austriaco è esportato in oltre 40 Paesi in tutto il mondo, in particolar modo quelli germanofoni e scandinavi.

Nel 1993 Stroh è stato il terzo rum più venduto al mondo, l'anno successivo vennero commercializzate circa 10 milioni di bottiglie delle diverse tipologie.

Come viene fatto il rum austriaco

Detto come la normativa europea riservi l'uso della denominazione ‘rum‘ a prodotti derivati ​​dalla canna da zucchero e non aromatizzati, questo tipo di distillato non può legalmente assumere tale nome. Questo liquore è ottenuto dalla barbabietola, dalla quale viene ricavata la melassa: ne esce un liquore dall'alta gradazione alcolica, dal colore particolarmente scuro e dai profumi speziati, caramello e vaniglia, ufficialmente riconosciuto come Inlander-Rum. La ricetta autentica, però, è conosciuta solamente da chi lo produce.

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Dei tre prodotti ottenuti quelli dalla gradazione alcolica maggiore (80 e 60 gradi) vengono per lo più utilizzati in miscelazione o in cucina per la preparazione di dolci. Sconsigliato berli assoluti, ne viene consigliata la diluizione in acqua. In Italia per lo più è presente la versione smorzata, quella sui 40 gradi, che si può bere anche in purezza. Attualmente il marchio appartiene a Stock Austria, azienda con sede a Vienna parte al 100% della tedesca Eckes AG.

Che dire, interessante questa storia e curioso il fatto che uno speciale rum si produca in Austria. Noi saremo di parte ma per contrastare le rigide temperature invernali preferiamo sempre il caro vecchio (e buon) bombardino.

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