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1 Novembre 2020 15:00

Il risveglio della ristorazione d’albergo: 11 offerte imperdibili in tutta Italia

Dopo le chiusure serali imposte dal governo moltissimi albergatori si sono industriati proponendo delle offerte imperdibili ai clienti: pacchetti con cene e pernottamento a prezzi stracciati. L'iniziativa nata nelle Marche ha raccolto numerosi proseliti. Abbiamo selezionato 11 ristoranti stellati in albergo che hanno aderito all'iniziativa.

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Vista del George Restaurant a Napoli

I ristoranti d’albergo si prendono la ribalta nazionale dopo l’ultimo Dpcm di Conte. Il premier ha disposto la chiusura serale di tutte le strutture tranne quelle che si trovano negli hotel. Da domenica scorsa, solo i clienti che soggiornano nei resort possono cenare nei ristoranti degli alberghi.

In questo periodo le strutture ricettive sono praticamente vuote, però l’hotellerie è uno dei settori più colpiti dal Covid-19 a causa del blocco delle frontiere imposte dai governi o auto-imposte dai cittadini che per sicurezza preferiscono non viaggiare. Molti degli alberghi più belli d’Italia non si sono lasciati sfuggire l’occasione: si sono organizzati e hanno proposto al pubblico delle offerte imperdibili che permettono di cenare in cucine stellate a prezzi stracciati.

Ristoranti d’albergo, le migliori offerte

L’approccio culturale e l’attitudine dei cittadini verso i ristoranti d’albergo è cambiato molto in Italia negli ultimi anni. Rispetto alle metropoli internazionali, i clienti italiani hanno sempre fatto fatica ad attraversare la hall dell'hotel per gustare una colazione, un cocktail o una cena. Una sorta di pudore, o timore reverenziale da parte dei nostri concittadini che negli ultimi anni si è perso.

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Ristorante I Portici di Bologna

Per non tornare indietro dopo i passi da gigante fatti dai ristoranti in albergo, molti di questi hanno pensato a delle offerte speciali. Si potrebbe fare un viaggio lungo lo Stivale, passando da nord a sud, da est a ovest, tuffandosi nelle bellezze dell’Italia.

Partendo dal Piemonte troviamo la Locanda Sant’Uffizio, il ristorante gestito da Enrico Bartolini, 3 Stelle Michelin, ad Asti. Il locale è guidato dal giovane Gabriele Boffa, chef stellato proprio da quest’anno. L’offerta è di 195 euro per una notte in camera doppia, colazione a buffet, cena per due con il menu degustazione "Progresso" da sei portate, aperitivo di benvenuto e la possibilità di prolungare il soggiorno al Relais Sant’Uffizio per ulteriori notti alla migliore tariffa possibile.

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Uno dei piatti di Gabriele Boffa

Altro albergo stellato a portare un’offerta simile è il meraviglioso Grand Hotel Portici a Bologna. La cucina è guidata dal giovane chef Gianluca Renzi, chiamato a confermare la Stella Michelin quest’anno, conquistata da Emanuele Petrosino; i menu sono al prezzo di sempre, quindi quello da 5 portate a 85 euro, quello da 7 portate a 105 euro. La camera è invece offerta al prezzo simbolico di 20 euro.

Sempre in Emilia Romagna passiamo all’Antica Corte Pallavicina, il ristorante e relais della famiglia Spigaroli. Qui potrete assaggiare i migliori culatelli in circolazione e dormire in un tempio della gastronomia italiana. Più che un’offerta fissa gli Spigaroli hanno pensato a una serata speciale: il 12 novembre una cena dedicata ai vini in anfora di Joško Gravner, preparata dallo stellato Massimo Spigaroli. Cena, pernottamento e prima colazione a 190 euro a persona.

Attraversando prima la Via Emilia con la sua pasta e poi la Via degli Dei arriviamo direttamente a Firenze dove ad attendere i turisti foodies c’è Rocco De Santis, cuoco stellato del ristorante Santa Elisabetta. Cenando qui, con uno dei tre menu messi a punto dallo chef c’è in regalo una notte all’Hotel Brunelleschi. I menu sono da 5, 7 e 9 portate rispettivamente a 134, 149 e 179 euro a persona.

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I gamberi rossi di Rocco De Santis

Nel coast to coast dell’Italia è imperdibile l’offerta di Villa Maiella a Guardiaghele, in provincia di Chieti: cena e camere a metà prezzo per tutti gli avventori, con due menu stellati, cucinati dallo chef Arcangelo Tinari. Villa Maiella è un luogo incantato nella provincia italiana, di fatto una fiaschetteria stellata aperta nel 1966. I menu sono due, a 75 e 95 euro a persona.

Tornando sul Tirreno troviamo due indirizzi storici, guidati da due dei cuochi più importanti d’Italia. Siamo a Roma, la Città Eterna, che piazza in questo viaggio Antonello Colonna e Francesco Apreda.

Il primo ha ideato una promozione al suo Antonello Colonna Resort, a Labico, nella provincia campagnola romana. La struttura bucolica è uno dei ristoranti d’albergo più interessanti del Paese proprio per la vocazione contadina della struttura. Sui social scrive che questo sarà "un sogno lungo 24 ore! 195 € a persona. Ti aspetto per un’esperienza nei caldi profumi dell’autunno: pranzo in trattoria, cena stellata, pernottamento in Camera Deluxe, prima colazione dello Chef. Come ospiti del Resort, avrete inoltre la possibilità di ordinare servizi, massaggi e trattamenti benessere à la carte".

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Uno dei piatti di Apreda

Francesco Apreda, 1 Stella Michelin, sta continuando a sfornare gli incredibili blend di spezie, al contempo è stato sfortunato però: il suo Idyllio aveva riaperto solo il 22 ottobre, il 26 è stato poi chiuso da Conte. I manager del Pantheon Hotel a Roma, la struttura che ospita il cuoco partenopeo con vista su una delle chiese più antiche del mondo non si sono persi d'animo. Apreda fino alla scadenza del Dpcm offre tre menu degustazione, a partire da 100 euro con 5 portate a scelta del cliente. Le camere sono super scontate; rispetto agli altri alberghi citati è quello coi costi più alti dovuti però alla vista mozzafiato che offre, unica in tutto il mondo. La cucina di Apreda è internazionale nel miglior senso del termine, in gradi di coniugare la tradizione di posti vicini come Roma e Napoli, con posti distanti come Giappone e India; un’esperienza sensoriale imperdibile.

Da un cuoco napoletano di stanza a Roma a un cuoco napoletano che dopo tanti anni in Francia è tornato a casa sua: lo chef Domenico Candela, 1 Stella Michelin proprio da quest’anno, propone, oltre alla carta, tre menu degustazione a 90, 110, 130 euro, con abbinamento vini a 50, 60, 70 euro. La struttura che ospita il George Restaurant è il Grand Hotel Parker’s, un albergo su Corso Vittorio Emanuele con vista sul golfo di Napoli. L’offerta prevede la camera gratis e il parcheggio dell’auto in "abbinamento" alla cena.

Scendendo di qualche chilometro troviamo invece il Tre Olivi, ristorante ambizioso all’interno del Savoy Hotel di Paestum che, da qualche mese, ha chiamato in cucina Giovanni Solofra. Lo chef è uno dei candidati principali a portare una nuova Stella Michelin in Campania, dopo averla ricevuta a Taormina. Prima esperienza da capo chef "in solitaria" dopo 12 anni con Heinz Beck, ed esperienze da Quique Dacosta e da Ciccio Sultano, Solofra è uno dei nomi più interessanti della gastronomia italiana. Il Savoy Hotel offre il pernottamento con colazione inclusa, una cena da 5 portate al Tre Olivi a soli 100 euro.

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Uno dei piatti di Raciti

Il viaggio in Italia si conclude in Sicilia. Prima tappa Zash, il ristorante stellato di Giuseppe Raciti a Giarre Riposto, in provincia di Catania. A 280 euro a notte, la proposta comprende pernottamento e prima colazione servita, bollicine siciliane di benvenuto, cena di 6 portate, biciclette di cortesia e solarium. Seconda tappa alla Locanda Don Serafino, il ristorante dell’omonima struttura a due passi dal Duomo di Ragusa. Qui lo chef stellato Vincenzo Candiano offre la cena al prezzo solito di 140 euro, ma regala il pernottamento per la notte.

Non chiamiamoli furbetti

L’idea di aprire i ristoranti agli ospiti esterni, trovando quello che per molti è un cavillo nel Dpcm di Conte, è stata di Simone Iualè, un albergatore, titolare dell’Hotel La Rosa dei Venti di Monte San Giusto, in provincia di Macerata e presidente provinciale degli albergatori. Già il giorno dopo ha spiegato all’Agi la sua idea di offrire le camere a chi avesse cenato nell’albergo: "Non vedo la differenza tra chi usufruisce della cena perché alloggia in albergo e chi non può farlo perché non può concedersi una cena al ristorante: entrambi arrivano dall’ambiente esterno, è come se il virus navigasse ad orari e questo è assurdo".

Sui social molti si sono risentiti di questa trovata, come se Iualè avesse "gabbato" il sistema ma così non è. Il ristoratore marchigiano, così come tutti gli altri colleghi citati nell’articolo, ha applicato una delle regole base dell’economia moderna: in economia, la sensibilità dell'offerta rispetto al prezzo comporta, come per la domanda, diverse soluzioni. Così come i supermercati possono fare lo sdoganato 3×2, loro possono sfruttare le proprie strutture per offrire un servizio di ristorazione al prezzo che ritengono più opportuno.

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Quello che i piatti non dicono
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