13 Febbraio 2021 11:00

Il raviolo caprese: storia, segreti e ricetta del piatto isolano più famoso

Una pietanza simbolo della bellissima isola di Capri, semplice e ricca di gusto: sono i ravioli capresi, pasta ripiena realizzata con farina, acqua e olio, che racchiude una farcia fresca e golosa, a base di caciotta vaccina e maggiorana. Ecco tutto quello che c'è da sapere su questa preziosa specialità, con la ricetta dello chef Davide Ciavattella.

A cura di Bruno Sodano
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I ravioli capresi sono il piatto simbolo dell’isola di Capri: golosi bottoni di pasta ripieni di caciotta e maggiorana. Il segreto di questa specialità risiede nella qualità della pasta: la tradizione vuole inoltre che vengano serviti con abbondante sugo di pomodoro fresco, oppure bianchi e conditi solo in cima con il ragù. Scopriamo, passo dopo passo, la storia di questa delizia isolana e i segreti per preparare al meglio i ravioli capresi.

Capri e i suoi ravioli

Esiste un famoso detto che recita: “Vedi Napoli e poi muori”. Giunti in terra campana, però, ben presto si ci rende conto che l’isola di Capri è una delle bellezze che meritano una visita almeno una volta nella vita. Uno dei periodi migliori per esplorare Capri è la primavera: non c’è niente di più bello che partire dalla piazzetta centrale e arrivare al belvedere, con vista sui Faraglioni, camminando su via Tragara, la strada successiva a via Camerelle, corso dello shopping caprese per eccellenza. In questo punto dell’isola è possibile ammirare un panorama mozzafiato adornato da splendidi fiori nel pieno della loro vivacità. Capri è la bomboniera nel mediterraneo, una terra che ha ospitato alcuni dei personaggi più famosi e illustri al mondo.

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Cosa rende Capri così bella? La risposta, seppur banale, trova conferma in quattro parole: il lusso della semplicità. Ebbene sì, nonostante sia uno dei centri dello Stivale più cari in assoluto, Capri è riuscita a sfruttare tutto ciò che la natura gli ha donato, valorizzandolo e rendendolo speciale. Uno dei punti di forza di Capri è la gastronomia: buona parte della cucina caprese si sviluppa interamente su ingredienti reperibili sull’isola o nei dintorni prossimi. Molto si fonda sul pescato locale, pomodori, formaggi e olio extravergine di oliva. Ultime, non certo per importanza, sono le erbe aromatiche: ogni caprese che si rispetti ha almeno una pianta di basilico sul proprio balcone.

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Dalle erbe aromatiche e dai preziosi prodotti locali trae forza il raviolo caprese, realizzato con una pasta fatta a mano che non prevede l’utilizzo delle uova: simbolo dell’isola, il raviolo caprese nasconde un impasto unico e particolare.

Il raviolo caprese dello chef Davide Ciavattella

Bottoni ripieni di caciotta di vacca semi stagionata, uova e maggiorana, conditi con pomodoro fresco italiano e profumato basilico: i ravioli capresi rispecchiano l'anima di Capri. Un piatto semplice, di grande gusto, che merita il viaggio sull’isola di Capri. La ricetta originale ce la fornisce Davide Ciavattella, giovane chef che vanta un’esperienza fra i fornelli molto importante: esordisce alla corte dei fratelli Cerea – presso le Terme di Saturnia – e continua per ben otto anni all’Olivo del Capri Palace, due Stelle Michelin, iconico ristornate dell’isola. Davide è diventato un grande professionista formatosi, per gran parte, sotto la guida del suo mentore, lo chef Andrea Migliaccio. Adesso, Davide Ciavattella, è in forza presso il ristorante La Zagara di Anacapri che vanta una cucina giovane, di materia, con tavoli posizionati sotto a uno dei limoneti più belli della zona. La storia narra che è proprio nel limoneto de La Zagara che nacque il primo limoncello di Capri: fu la signora Maria Antonia Farace che realizzò il primo limoncello dell’isola, nel suo limoneto. Oggi la sua abitazione, che porta il suo nome, è una bellissima casa vacanze con suite e camere arredate in perfetto stile mediterraneo.

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Quello che i piatti non dicono
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