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16 Aprile 2021 15:00

Gli Egizi non buttavano mai il pane per un motivo che vi sorprenderà

Nell'antico Egitto le infezioni venivano curate col pane raffermo che risultava efficace per la sua azione antibiotica e che, quindi, può essere considerato una sorta di precursore della moderna penicillina. I medici egiziani non buttavano mai il pane, alimento "scoperto" pochi anni prima dell'Era dei Faraoni.

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Gli antibiotici sono un'invenzione moderna, arrivati grazie all'intuizione di Alexander Fleming nel 1927 e agli studi di Vincenzo Tiberio a fine ′800. Ma prima come si curavano le persone? Non lo facevano purtroppo. La medicina è andata avanti per migliaia di anni a tentoni, brancolando nel buio, pur avendo spesso delle intuizioni geniali. L'esempio più calzante lo vediamo nell'Antico Egitto, con i primi medici della storia che fanno inconsapevolmente una grande scoperta. Gli archeologi hanno trovato degli scritti che provano l'uso del pane ammuffito contro le infezioni risalenti a ben 5.000 anni fa. Fino al ’900 il cibo è stato il miglior veicolo per la medicina, ne sono la prova tutti gli amari e i liquori che abbiamo in Italia. Il rapporto che c'è però tra la muffa del pane e la scoperta della penicillina, seppur diviso da 6.000 anni, è incredibilmente vicino ed è sorprendente.

Gli antibiotici dell'Antico Egitto

Oggi consideriamo i medici Greci e Romani come i precursori della scienza medica moderna. Basti pensare che tutt'ora gli studenti pronunciano il "giuramento di Ippocrate" prima di accedere alla professione di dottore, un testo che risale al IV secolo a.C. a riprova di quanto abbia influito questa figura nella cura dell'uomo.

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In realtà nel corso degli ultimi 30 anni gli archeologi hanno ritrovato tantissimi testi di medicina risalenti all'Antico Egitto che riposizionano la storia di questa civiltà nella disciplina. Da sempre considerata madre di astronomi e matematici, si sta scoprendo un universo medico attorno all'Egitto davvero incredibile e strettamente legato alla gastronomia. Un popolo che ha usato la medicina naturale, l'unica disponibile, esperimenti di cui troviamo riscontri nella scienza secoli dopo. A quei tempi la cura era solo empirica: quel signore sta male, il pane vecchio lo ha fatto stare meglio? Ergo il pane raffermo cura le malattie, non buttiamolo quando non ci serve, anzi conserviamolo perché utile.

Agli Egizi dobbiamo quindi la "scoperta" della penicillina: di per sé il Penicillium è un semplice fungo, un fungo che si forma con il deterioramento del lievitato in questo caso (con alcune varietà di Pennicillium, più avanti, si produrranno i formaggi erborinati). Il pane ammuffito viene usato sia come alimento benefico sia strofinato sulle ferite purulente. Il rimedio può essere considerato il primo tipo di antibiotico di sempre grazie alle sostanze che sono state scoperte in esso con il microscopio, una tecnologia messa a punto nel 1700.

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Il fungo della penicillina

Questi medici primordiali hanno basato tutta la propria "carriera" sull'osservazione e visto che il pane è un derivato della birra, bevanda nata prima del lievitato secondo i ritrovamenti, questi usavano anche le bionde come cura. Probabilmente si tratta del medicinale più importante della civiltà antica, usato come veicolante di numerosi medicamenti, come rimedio per i disturbi intestinali e contro le infiammazioni e anche per curare le ulcere delle gambe. L’effetto disinfettante è verosimilmente dovuto al lievito e al complesso di vitamina B contenuti nella birra che insieme producono un’azione antibiotica.

Allo stesso modo anche le cipolle venivano usate sulle ferite, sulle bolle e sulle lesioni infiammate. Pensate che ancora oggi nell'Africa Mediterranea questo è un metodo tramandato di generazione in generazione per curarsi in casa, ma solo 50 anni fa è stato dimostrato che i principi attivi contenuti nella pianta bulbosa, l’alliina e l’allicina, hanno effetti battericidi e fungicidi.

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