
Non solo granita: l’estate siciliana ha anche un altro protagonista e si chiama gelo di melone, un dolce al cucchiaio tipico della parte occidentale dell’isola. Fresco, profumato e dalla consistenza simile a quella di un budino, è un dessert goloso e delicato profondamente legato alla tradizione popolare, in particolare alla celebrazione di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo (che cade il 15 luglio, in concomitanza con il celebre “festino” in onore della “santuzza”) e come conclusione del pranzo di Ferragosto, anche se il suo consumo è diffuso durante tutta la bella stagione. Il nome, nel resto d’Italia, trae in inganno: il frutto protagonista non è il melone, ma l’anguria, che in dialetto siciliano viene appunto chiamata “mellone” o “muluni”.
Quali sono le sue origini? In realtà non sono certe: c’è chi parla della dominazione araba e chi degli arbëreshë, una minoranza etnico-linguista albanese stanziata in diverse parti del sud della penisola, tra cui alcuni comuni della provincia di Palermo. Quel che è sicuro, è che la preparazione del gelo di melone è vero e proprio rito che si fa in famiglia: la ricetta, oltretutto, sta raggiungendo sempre maggiore popolarità anche oltre confine, per la sua eleganza e, tutto sommato, facilità nel realizzarla.
La polpa dell’anguria si frulla e si filtra per ottenere un succo liscio e senza grumi, poi si cuoce in un pentolino a fuoco dolce con zucchero e amido di mais, così da ottenere un composto denso, da versare in stampini monoporzione e far solidificare in frigorifero per qualche ora. Nella ricetta più classica sono presenti anche i fiori di gelsomino (che riportano al profumo di Santa Rosalia), messi in infusione nel succo. Il risultato? Delle “gelatine” molto aromatiche da decorare con gocce di cioccolato fondente e pistacchio tritato. Usando la stessa tecnica, il gelo si può personalizzare: famose, per esempio, sono le versioni al caffè o alla mandorla. Di seguito, ecco ricette 5 da provare a base di frutta, tra il grande classico e alternative perfette tutto l’anno, dalla primavera all’inverno.


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