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21 Aprile 2023 15:00

Dall’effetto afrodisiaco alla spargarofobia: 10 cose che non ti aspetti sugli asparagi

Perché gli asparagi fanno puzzare l'urina? E come fanno gli asparagi bianchi a essere bianchi? Dal potere afrodisiaco alla fine della stagione, il 24 giugno: ecco 10 cose che non sai sugli asparagi.

A cura di Redazione Cucina
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Croccanti, amarognoli, profumati: gli asparagi hanno una "personalità" inconfondibile. Che siano i classici verdi, quelli selvatici, gli asparagi bianchi o gli amarissimi asparagi viola, si tratta di un ortaggio ricco di sapore e benefici importanti, come tutte gli alimenti amari. Ma le cose che non sappiamo sugli asparagi sono molte: per esempio il fatto che sono a sempre considerati degli ortaggi afrodisiaci. E perché, quando li mangiamo, "regalano" un cattivo odore all'urina? Oggi ti raccontiamo 10 curiosità sugli asparagi che ti lasceranno a bocca aperta.

1. Tre colori, tre gusti

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Sono diverse le varietà di asparagi che oggi conosciamo e mangiamo: dai selvatici ai viola, dai rosati ai bianchi, passando per i classici verdi. Ma sapevi che ognuno ha un sapore specifico? Fra gli asparagi coltivati, i bianchi sono i più delicati, i verdi hanno un grado di amarezza medio, quelli che tendono al viola, considerati i più pregiati, sono i più amari: questo dipende sia dal metodo di coltivazione, sia dalle sostanze che gli asparagi stessi sviluppano. Poi ci sono gli asparagi selvatici, che non vengono coltivati ma crescono spontaneamente sui rilievi, in particolare in corrispondenza delle macchie di faggio: anche questi hanno un sapore intenso e una profumazione decisa.

2. Gli asparagi albini

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Come fanno gli asparagi bianchi a essere bianchi? Questa particolare varietà, che da noi viene ben rappresentata fra gli altri dall'asparago bianco di Bassano, deve il suo colore alla mancanza di esposizione al sole: viene coltivata sotto terra e raccolta non appena fa capolino dal suolo. A differenza degli asparagi verdi, i bianchi sviluppano pochissima clorofilla, responsabile del sapore amaro di questo ortaggio.

3. Sono "l'ortaggio dell'amore"

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Non molti sanno che gli asparagi sono considerati da sempre degli ortaggi afrodisiaci. Il motivo sta nelle loro proprietà: diuretici naturali, diminuiscono i livelli di glucosio nel sangue, sono ricchi di antiossidanti e di vitamina E. Inoltre hanno un effetto eccitante, cosa che li rende inadatti al consumo serale. La controindicazione, è che sono da sempre considerati utili per gli incontri romantici, sia come prodotto propiziatorio data la forma, sia per questi effetti venenfici: la leggenda vuole che addirittura Napoleone III li richiedesse prima di un appassionato tête-à-tête.

4. Mettono di buon umore

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Un altra virtù degli asparagi è quella di metterci letteralmente di buon umore: questo accade grazie alle elevate quantità di triptofano che contengono, un amminoacido fondamentale per l'umore, precursore della serotonina, il così detto ormone della felicità. E vale soprattutto per gli asparagi selvatici, la varietà con i più elevati livelli di triptofano.

5. Gli asparagi "suonano"

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Cosa guardare al momento dell'acquisto? Oltre al colore verde brillante, all'estermeità umida e alla consistenza soda delle punte, gli asparagi freschi si riconoscono anche dal loro "suono": se strofinati fra loro, infatti, producono un cigolio molto particolare.

6. Fanno puzzare l'urina

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Una delle caratteristiche più particolari degli asparagi è quella dell‘odore che "regalano" alle nostre urine: dopo aver mangiato asparagi, infatti, è normale sentire puzzare la pipì. Per quale motivo? Il responsabile è l'acido asparagusico che, grazie ai processi metabolici, si trasforma in legame solforico. In alcuni casi, però non succede: alcune persone non provano questa lievissima controindicazione proprio perché il loro metabolismo non converte l'acido asparagusico.

7. Sono stati usati come moneta da Manet

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Édouard Manet, celebre pittore impressionista, nel 1880 dipinse un quadro che chiamò "Un mazzo di asparagi acquistato poi dal banchiere Ephrussi. Ma il pittore era stato pagato – strano ma vero – con una cifra superiore a quella richiesta: anziché 800 franchi il banchiere volle dargliene mille. Per sdebitarsi Manet realizzò un altro quadro con un solo asparago e lo regalò al banchiere con un biglietto che diceva “ne mancava uno al vostro mazzo”. La tela è conservata nel Museo d'Orsay di Parigi.

8. Qualcuno ne ha paura

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Fra le mille e più fobie che l'essere umano ha sviluppato, ce n'è una che coinvolge proprio gli asparagi. Si chiama spargarofobia ed è una patologia a cui la scienza non ha saputo ancora dare risposta: alcune persone hanno paura degli asparagi e di tutto ciò che li riguarda. Malgrado tutti i progressi della medicina moderna, perché si sviluppi e come si possa "curare" restano tuttora domande inevase.

9. Hanno un loro museo

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Gli asparagi sono molto amati nei Paesi di cultura tedescofona, che ne fanno grande uso nelle ricette locali. A Schrobenhausen, cittadina di 16 mila abitanti della Baviera, nel 1985 è stato inaugurato un museo dedicato all’asparago: per avere un'idea della sua importanza per questa comunità, diciamo solo che qui viene chiamato "ortaggio reale". Ma non si tratta solo di un asset economico: pare infatti che gli asparagi fossero fra gli alimenti prediletti di Ludwig II, Re di Baviera dal 1864 al 1886.

10. Finiscono in un giorno specifico

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Naturalmente non si tratta di matematica, ma di tradizioni: in Germania, ma non solo, gli asparagi di solito iniziano nelle prime settimane di aprile e finiscono tradizionalmente il giorno di San Giovanni, il 24 giugno. La spiegazione in realtà esiste ed è anche molto tecnica: si tratta di un periodo preciso che permette alla pianta di rigenerarsi. Sfruttandola oltre questo periodo, la pianta non darebbe i suoi migliori "frutti". Infatti, un vecchio contadino recita "ciliegie rosse, asparagi morti": ovvero, non appena le prime ciliegie sono mature, la stagione degli asparagi è finita.

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