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28 Giugno 2025 13:00

Come usare il caffè avanzato: 8 idee anti spreco in cucina

A essere riciclati non sono solo gli scarti di carne, pesce, frutta o verdura: anche una bevanda come il caffè può avere una seconda vita se dimenticata o preparata in eccesso, diventando protagonista di dolci, ricette salate e anche cocktail.

A cura di Federica Palladini
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Capita a tutti, prima o poi, di scordare una tazzina di caffè sul tavolo, di essere di fretta e non avere più il tempo di berla o, ancora, di prepararne più del dovuto e lasciarlo nella moka. Cosa farne? Niente paura, perché non ne sprecherai neppure una goccia: la bevanda più amata dagli italiani, infatti, può essere impiegata in tantissime preparazioni, con l’ulteriore vantaggio che spesso ne serve davvero poca per realizzare creme, dolci e anche qualche piatto salato in versione gourmet.

Come riciclare il caffè avanzato in cucina

Facciamo subito una premessa. Riscaldare il caffè e berlo in seguito non è il massimo. Oltre a non avere più l’aroma e il sapore originario, alcuni studi sconsigliano di metterlo nuovamente sul fuoco o nel microonde perché potrebbe essere causa di problemi gastrici. Per fortuna, le vie del riciclo sono infinite: noi abbiamo selezionato 8 modi per rendere il caffè rimasto un vero protagonista.

1. Crema al caffè

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Iniziamo da un mix di golosità e freschezza, perfetto per la stagione estiva. Bastano una tazzina di caffè della moka, zucchero e panna montata per realizzare in cinque minuti una crema morbida, da gustare al cucchiaio. Non c’è neppure bisogno di lasciarla riposare in frigorifero, perché si fa e si consuma al momento. Puoi servirla in coppe o bicchierini, decorarla con cacao amaro o granella di nocciole.

2. Bagna per torte

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Il caffè è da sempre protagonista di tante bagne classiche. Lo puoi utilizzare "liscio", oppure mescolarlo con un acqua e un goccio di liquore, come nella nostra torta tiramisù, o con con il latte, tipo nell'intramontabile torta mattonella: usalo per spennellare del pan di Spagna, dei classici savoiardi, ma anche dei biscotti secchi, che si rivelano un’accoppiata vincente in termini di riciclo. Basterà spezzettarne qualcuno in una ciotolina, bagnare con il caffè e poi aggiungere crema al mascarpone, chantilly o una semplicissima panna montata per un dessert sfizioso.

3. Negli impasti dei dolci da forno

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Un modo semplicissimo per valorizzare il caffè avanzato è quello di usarlo in chiave di ingrediente aromatico negli impasti dei dolci da forno, per conferire a plumcake, soffici torte da colazione e muffin un profumo inconfondibile. Il caffè può essere unito a composti neutri, ma si sposa benissimo anche a quelli al cioccolato o arricchiti con la frutta secca tritata grossolanamente, come noci e nocciole.

4. Nei dessert freddi

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Se non ti va di accendere il forno, nessun problema, perché anche i dolci freddi che si lasciano riposare in frigorifero sono ideali per il riciclo. Seguendo la stessa regola del caso precedente, il contenuto della tazzina si incorpora direttamente nella fase di realizzazione del composto che può essere liquido, per esempio nella panna cotta al caffè, oppure più morbido e vellutato, come nel semifreddo al caffè, che vede l’impiego delle uova: entrambi necessitano almeno 4 ore di refrigerazione per assestarsi.

5. Cubetti di ghiaccio per granite e bevande

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Una possibilità da prendere in considerazione è che il caffè si può congelare versandolo nei classici stampini per il ghiaccio. Una volta solidificati, frulla i cubetti nel frullatore, così da avere una granita ready to eat (da guarnire con panna montata) oppure puoi inserirli in un bicchiere di latte per dargli gusto mentre si sciolgono lentamente.

6. In preparazioni base

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Una tazzina di caffè può aromatizzare in un lampo alcune preparazioni base della pasticceria: tra le più semplici troviamo la glassa al caffè, da usare per guarnire torte, biscotti, bignè, plumcake. Prepararla è molto facile in quanto basta unire lo zucchero a velo a 30 ml di caffè espresso, mescolando energicamente con un cucchiaino: otterrai una salsa lucida e prima di grumi.

7. E nelle ricette salate?

Pollo al caffè

Nonostante il suo impiego sia meno comune, il caffè nelle ricette salate è nato per stupire. Lo si vede per esempio tra gli ingredienti di una marinatura per la carne, stando attenti a non esagerare o la pietanza avrà un unico sapore predominante. Noi lo abbiamo provato in una versione d’ispirazione orientale con il pollo: la carne viene tagliata a cubetti e fatta marinare per 12 ore in frigorifero con caffè freddo e pepe rosa, per poi essere cotta in un soffritto di carota, sedano e cipollotto e accompagnata da riso basmati. Altro piatto da sperimentare è il risotto al caffè, con la bevanda non zuccherata che si aggiunge a metà cottura: il risultato è un piacevole contrasto di note dolci-amare.

8. Cocktail

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Se non lo sai, te lo diciamo noi: bastano 30 ml (una tazzina) di caffè espresso per sorseggiare in pochi minuti uno dei cocktail più iconici in circolazione, ovvero l’Espresso Martini. Riempi uno shaker con i cubetti di ghiaccio, aggiungi la vodka, il caffè, il liquore al caffè e lo sciroppo di zucchero, per poi scuotere il tutto per 10 minuti. Il drink è pronto per l’after dinner o per l’aperitivo

Come riutilizzare i fondi del caffè

Del caffè non si butta via niente, perché anche i fondi sono destinati ad avere una seconda vita. Anzi, sarebbe meglio dire molteplici vite, dato che si rivelano estremamente versatili. Per prima cosa sono degli ottimi cattura odori: oltre strofinarli sulle mani in caso tu abbiamo pulito del pesce o maneggiato aglio e cipolla, posizionali nel ripiano più basso del frigo nel momento in cui senti fragranze poco piacevoli, saranno assorbite nel giro di qualche giorno. I fondi, inoltre, grazie alla loro texture ruvida diventano degli alleati per lavare i ripiani in acciaio e per sgrassare le pentole, ma anche per levigare la pelle del corpo in funzione scrub naturale. Senza dimenticare il loro valore di fertilizzante per le piante, da inserire anche nel compost casalingo e di repellente contro alcuni insetti, tra cui formiche e moscerini.

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Quello che i piatti non dicono
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