In cucina non si butta via niente, nemmeno l'acqua in cui avete cotto la pasta. Utile non solo per condire e rendere perfetti i vostri piatti, l'acqua di cottura può essere riciclata in tantissimi modi. Mai pensato di annaffiare le piante o preparare un impacco per capelli con l'acqua dei bucatini? Iniziate a farlo.
Tutti sanno che un mestolo di acqua di cottura è la chiave vincente per un primo piatto a regola d'arte, ma non è da tutti sapere che l'acqua di cottura della pasta può essere riutilizzata in mille modi, dentro e fuori la cucina. Del resto, prima ancora che parlassero di cambiamento climatico o che scoprissimo l'arte del riciclo, le nostre nonne ce lo aveva già insegnato: tutto può essere riutilizzato, soprattutto in cucina, luogo sacro in cui non si butta via niente. Perché riciclare l'acqua di cottura della pasta? Perché è ricca di amido e sali minerali, ha un incredibile potere sgrassante ed è ottima perfino per alleviare fastidiosi gonfiori alle gambe.
Ricorda un po' il metodo della nonna, eppure pulire i piatti sporchi con l'acqua di cottura della pasta ci permette di utilizzare pochissimo sapone e ottenere stoviglie perfettamente sgrassate e luccicanti. Tutto quello che dovrete fare è riempire il lavandino con l'acqua di cottura, lasciare in "ammollo" piatti, padelle e stoviglie per qualche minuto e poi risciacquarle con spugna e sapone.
Chi lo ha detto che se l'avete usata per cuocere una volta, non potete usarla per cuocere di nuovo? Certo non parliamo di cottura a "immersione" ma con l'acqua di cottura, riportata al punto di ebollizione, si possono cuocere al vapore verdure, ma anche pesce e verdure. Il pianeta e il palato ringrazieranno.
Se a pranzo avete mangiato un piatto di spaghetti e per cena state pensando a una zuppa di legumi secchi, non buttate l'acqua di cottura della pasta: utilizzatela per mettere a mollo lenticchie, fagioli e ceci. Attenzione però: l'acqua della pasta va bene per l'ammollo, non per la cottura.
La presenza di sali minerali, rende l'acqua di cottura un alimento ricco di nutrienti: per un riciclo davvero creativo e utile in cucina, usatela come base per preparare minestroni, vellutate e zuppe. In questo caso però fate attenzione al dosaggio del sale, perché l'acqua della pasta risulterà già salata.
Come per le zuppe, anche in questo caso dovrete fare attenzione al sale, ma con le giuste dosi potrete usare l'acqua di cottura della pasta per gli impasti di pane, pizza, focacce e torte salate. Se dovesse risultare troppo salata, vi basterà diluirla.
Se avete dei bimbi in casa, riutilizzate l'acqua di cottura della pasta per un'attività creativa come preparare la pasta di sale. Divertimento assicurato a costo zero: per farla basta aggiungere farina e olio e il gioco, letteralmente, è fatto.
Potete usare l'acqua di cottura della pasta per annaffiare le vostre piante, ma potete farlo solo (e solo se) siete tra quelli (pochi?) che non mettono il sale nell'acqua. In questo caso, dovrete comunque farla prima raffreddare, a meno che non vogliate vedere il vostro bel basilico diventare moscio e triste.
Dopo una lunga e stancante giornata di lavoro, non buttate l'acqua in cui avete cotto la vostra cena, usatela per un momento di relax: preparate un pediluvio rigenerante, soprattutto se soffrite di gambe gonfie e pesanti. All'acqua potete anche aggiungere qualche goccia di olio essenziale: poi chiudete gli occhi e sentitevi proiettati in una Spa.
Se state cercando un rimedio naturale per ammorbidire i capelli e contrastare la secchezza del cuoio capelluto, preparate un impacco da applicare per 15 minuti prima di lavarli. L'acqua di cottura della pasta, come in quella del riso, è ricca di amidi e sali minerali, elementi che rendono i capelli morbidi e setosi.
Più che un ri-utilizzo, un utilizzo vero e proprio: per perfezionare il vostro piatto di rigatoni e maccheroni, saltarli alla perfezione portando in tavola piatti cremosi e amalgamati, l'unico insostituibile ingrediente da usare è l'acqua di cottura. Se non ci credete, date un occhio alla nostra guida per cuocere la pasta senza errori.