Il dolce simbolo della Pasqua diventa un primo piatto creativo grazie a un insieme di ingredienti davvero stuzzicante. Un'idea antispreco in chiave gourmet che si può realizzare anche a casa, perfetta per sentirsi un po' nei "panni di uno chef."
“Capita a tutti di avere una colomba regalata, aperta, con mangiata qualche fetta e poi lasciata in dispensa. Una volta seccata non è più un granché, per questo la tuffiamo nell’acqua e ci facciamo un brodo”. Parola di chef Stefano Cipollini, classe 1985, coordinatore e docente di cucina della Scuola Tessieri, fondata dall’imprenditore Alessio Tessieri nel 2016 in quel di Ponsacco in provincia di Pisa. Non è un caso, quindi, che durante le lezioni, tra un 20% di teoria e un 80% di pratica, gli studenti affrontino tematiche come lo spreco alimentare, argomento sempre più importante e attuale, il tutto arricchito da una buona dose di passione e di curiosità. Un mix di elementi che caratterizzano anche la ricetta – che ci siamo portati a casa dalla nostra visita – eseguita sotto la supervisione non solo dello chef, ma anche degli allievi. Di che cosa si tratta? Di un risotto alla colomba molto particolare, goloso e gourmet, dove i protagonisti sono sia ingredienti semplici, sia ricercati, materie prime (di qualità) facili da reperire e mixati con maestria e sperimentazione, sotto il segno del riciclo di uno dei dolci più iconici della Pasqua.
Come si fa con il cioccolato avanzato dell'uovo, riutilizzare la colomba non è poi così inusuale, rivisitando tiramisù o torte da credenza in modo fantasioso e alla portata di tutti. Meno comune, invece, è impiegare il lievitato pasquale in una preparazione salata, come per esempio un risotto che vede anche l’utilizzo di rape rosse, arance, pecorino romano, angostura e un burro acido che arriva direttamente dal genio del Maestro Gualtiero Marchesi. Ti stai già chiedendo quale potrebbe essere il gusto finale? “La sensazione” dice Cipollini, “sarà simile a quella di un risotto alla zucca, dove stanno in equilibrio ingredienti acidi, sapidi, dolci e amari: una montagna russa di sapori fuori dall’ordinario”.
Finite le premesse, è tempo di metterti all’opera. Come specifica lo chef, non è un piatto da tutti i giorni e non esagerare con le quantità: il gusto non convenzionale e "audace" dei vari elementi lo rende perfetto per una porzione più contenuta, magari all’interno di un personalissimo menu degustazione adatto a un’occasione speciale.
Inizia con la realizzazione del brodo, che va a sostituire quelli più classici di carne o vegetale. Fai bollire per 45-60 minuti la colomba avanzata nell’acqua. Poi filtra e rimetti il brodo ottenuto a sobbollire, mentre la parte solida viene frullata con il frullatore a immersione così da avere composto liscio e senza grumi. Tienila da parte, perché servirà in fase di mantecatura.
Centrifuga le rape rosse private della buccia ed estrai il succo. Spremi il succo di due arance all’interno del succo di rape. Unisci lo sciroppo di glucosio e porta a riduzione sul fuoco del 75%-80%.
Si tratta di una tecnica che il grande chef Gualtiero Marchesi aveva messo a punto per creare un burro aromatizzato, così da avere il sentore del tradizionale soffritto senza però farlo, mantenendo il profumo della cipolla, la lieve acidità del vino e un colore del riso più neutro possibile. Il procedimento non è complicato: fai appassire a fuoco bassissimo la cipolla tagliata a julienne con 60 gr del burro, la foglia di alloro e il pizzico di sale. Aggiungi acqua se necessario. Quando la cipolla sarà completamente cotta (assicurandoti che sia rimasta bianca), sfuma con il vino e con l’aceto. Fai ridurre dell’80% e spegni il fuoco. A questo punto aggiungi al pentolino della cipolla il panetto di burro lasciato precedentemente a temperatura ambiente. Aspetta che si ammorbidisca e frulla con il frullatore a immersione. Infine passa allo chinois o in un colino per filtrare e fai rassodare in frigorifero. Questo burro si conserva in un contenitore ermetico fino a 5 settimane. In alternativa puoi anche usare un buon burro classico, più lattiginoso e morbido nel sapore.
In una casseruola tosta il riso a secco. Bagna con il brodo di colomba e aggiungi un pizzico di sale e porta a cottura per assorbimento come un normale risotto. Togli dal fuoco e manteca con la colomba frullata, burro acido e pecorino. Aggiungi adesso 4 cucchiai di riduzione di rapa rossa e mescola solo due volte con un mestolo per ottenere un effetto variegato. Servi sul piatto da portata e completa con buccia di arancia grattugiata e qualche goccia di angostura. Se hai una barbabietola in più puoi cuocerla al vapore e tagliarla a tocchetti per usarli come decorazione croccantina e, se munita di foglioline, sappi che sono commestibili, ideali per un tocco di verde come guarnizione.