I peperoncini sono buonissimi e possono dare una spinta di sapore a qualsiasi ricetta, ma come fare a conservarli senza che vadano a male? Basta imparare alcuni metodi che ti permetteranno di averli sempre pronti a portata di mano.
Rossi, gialli, verdi: in natura di peperoncini ne esistono centinaia di varietà, tutti con caratteristiche e gradi di piccantezza diversi. E tutti possono essere validissimi aiuti in cucina per insaporire e impreziosire le ricette più varie, persino quelle dolci (non ci credi? Prova la nostra mousse al cioccolato e peperoncino).
Proprio per questo sarebbe bene avere sempre a disposizione in cucina alcuno peperoncini pronti all’uso, ma come fare senza che si rovinino? Se li lasci esposti all’aria staccati dalla pianta, infatti, i peperoncini si deteriorano abbastanza in fredda e sviluppano muffa, che insorge quando il frutto ha un’alta percentuale di umidità.
Niente paura: esistono una serie di metodi molto utili che ti permettono di conservare a lungo i peperoncini e averli pronti all’uso in ogni momento. Ricorda sempre, prima di maneggiarli per applicare queste tecniche, di usare i guanti oppure di sciacquare molto bene le mani con acqua e sapore per evitare poi di toccare gli occhi e scatenare bruciori o arrossamenti.
Il metodo più conosciuto per conservare a lungo i peperoncini è l’essiccazione, processo che va a togliere tutta l’acqua contenuta nella polpa allontanando il rischio della comparsa delle muffe. Non solo un metodo utile ma anche molto buono: i peperoncini essiccati sono ottimi e possono essere aggiunti a qualsiasi ricetta.
Puoi tranquillamente essiccare i tuoi peperoncini a casa utilizzando due metodologie. Se è piena estate e la temperatura esterna è molto alta puoi lasciarli essiccare sotto il sole, avendo cura di girarli ogni tanto in modo che siano uniformemente secchi. In questo modo, in circa due o tre settimane, dovrebbero essere perfettamente disidratati.
In alternativa puoi utilizzare il forno, impostandolo su una temperatura di circa 50° e inserendoli all’interno lasciandoli fin quando non risulteranno completamente secchi; anche in questo caso serviranno diverse ore, ma ricorda che i tempi cambiano a seconda della tipologia di peperoncino che stai essiccando.
Una volta ottenuti i peperoncini essiccati li puoi riporre in dispensa interi all’interno di un barattolo dalla chiusura ermetica oppure puoi tritarli con il mixer e ottenere una polvere di peperoncini secchi che puoi utilizzare sia nelle ricette salate che nelle ricette dolci.
Altro metodo amatissimo per la conservazione dei peperoncini è sott’olio, una conserva semplice e veloce da realizzare che ti permette di avere a disposizione peperoncini pronti all’uso per insaporire zuppe, primi piatti o bruschette. Seguendo i nostri consigli in poche mosse potrai imparare a togliere tutta l’acqua dai tuoi peperoncini (passaggio fondamentale per evitare la formazione di muffa), inserirli in vasetti di vetro sterilizzati in precedenza e riempirli di olio extravergine di olive in modo da ottenere un prodotto finale squisito.
Utilizzali come condimento per sughetti di pomodoro, crostoni di pane, secondi di pesce o per qualunque ricetta a cui vuoi donare un sapore forte e deciso. E inoltre puoi usare anche l'olio piccante in cui sono conservati i peperoncini per aromatizzare le tue pietanze.
Proprio come per il sott’olio, i peperoncini possono essere conservati sotto aceto: il procedimento è lo stesso, solo che al posto di utilizzare l’olio andrai a riempire il barattolo con aceto bianco bollente e lascerai raffreddare il tutto prima di riporlo in dispensa. Puoi decidere che lasciare i peperoncini interi o affettarli al listarelle, come avviene spesso nel caso delle verdure sotto aceto: in entrambi i casi li potrai gustare come aperitivo su una fetta di pane, potrai usarli come contorno per esempio della carne cotta alla griglia o aggiungerli al condimento della pasta.
Se ami i gusti forti e decisi la crema di peperoncini è il metodo di conservazione che fa per te: è buonissima, saporita, e puoi spalmarla sulle bruschette, aggiungerla ai sughi o usarla con piatti di carne e pesce. Prepararla è molto facile e il risultato sarà ottimo. Il grado di piccantezza della crema può essere dosato in fase di preparazione, in base alla quantità di semi e quindi ai gusti personali: puoi lasciarli tutti, se desideri un prodotto molto piccante, toglierne una metà per una piccantezza media o eliminarli del tutto per avere una piccantezza minima.
Se preferisci i gusti più delicati, invece, prova a realizzare una marmellata di peperoncini: è una conserva agrodolce con un retrogusto lievemente piccante che la rende ideale anche per chi non ama particolarmente il peperoncino. Tipica della tradizione calabrese, è facile da preparare: i peperoncini piccanti, puliti e privati dei semi, vengono cotti a fuoco dolce con peperone, zucchero, vino rosso e sale finché il composto non risulterà morbido e leggermente caramellato. Una volta passata con cura nel passaverdure per eliminare tutte le bucce dovrai trasferire la marmellata nei vasetti di vetro sterilizzati, chiusa con gli appositi tappi e poi lasciarla a raffreddare capovolta, per avviare il processo di sottovuoto. La marmellata di peperoncini piccanti è perfetta negli abbinamenti con i piatti salati, in particolare salumi e formaggi ovini e vaccini e formaggi stagionati
Chiudiamo con quello che forse è il metodo di conservazione più sconosciuto ma altrettanto efficace: congelare i peperoncini. Sì, forse non lo sai ma i peperoncini possono essere congelati proprio come ogni altro alimento. Ricorda solo di pulirli bene e di congelarli sistemandoli separati uno dall’altro in un contenitore o vassoio piatto, interi oppure tagliati a cubetti o striscioline. Una volta che saranno perfettamente surgelati li potrai spostare in un sacchetto e riporli in freezer per conservarli. Si mantengono per circa tre mesi e sono ideali per insaporire il soffritto o in aggiunta a sughi, risotti e zuppe; ricorda di tirarli fuori dal freezer un’ora prima di iniziare a cucinare e di lasciarli scongelare a temperatura ambiente in modo che rimuovano da soli l’acqua in eccesso, senza perdere la loro consistenza originaria.