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4 Gennaio 2024 12:51

Ci vuole il formaggio negli spaghetti aglio, olio e peperoncino? La ricetta fa discutere

Il New York Times pubblica la ricetta della "Midnight pasta", ovvero degli spaghetti aglio, olio e peperoncino, mettendo alla fine una grattugiata di formaggio. È un errore? Teoricamente sì: la ricetta col parmigiano esiste, ma ha un altro nome.

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Ci sono alcune ricette italiane intramontabili e così semplici che la ricetta è nel nome stesso. Aglio, olio e peperoncino è un caso emblematico: questo è, questo deve essere. Non c'è il pepe, non c'è il parmigiano. Ci sono solo gli spicchi d'aglio (che poi qualcuno toglie e usa solo per far insaporire il sughetto), c'è tanto olio e c'è tanto peperoncino. Non la pensano così i colleghi del New York Times che nella seguitissima rubrica sulla cucina italiana aggiungono per l'appunto il parmigiano "o un altro formaggio a scelta". Tanti gli italiani che se la sono presa con la redazione americana ma in realtà, a voler essere gli avvocati del diavolo, il disguido potrebbe esserci solo sul nome.

Ci va il formaggio negli spaghetti aglio, olio e peperoncino?

Storicamente il New York Times ha sempre dato ampio spazio all'Italia e soprattutto alla cucina italiana. Probabile che la scelta sia dettata dai tanti lettori italo-americani. Negli ultimi anni però hanno fatto un leggero cambio di rotta: addio alle ricette italiane famose o a quelle italo-americane, per dare un caldo benvenuto alle ricette regionali. Una scelta coraggiosa che li sta portando a girovagare tra le specialità nostrane meno conosciute all'estero come la cacio e pepe di Roscioli (anche lì sbagliata), o la "wedding soup", ovvero la minestra maritata napoletana.

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Ultima della lista è la ricetta della "Midnight pasta", ovvero della "pasta di mezzanotte" che loro chiamano così per ricordare le nostre spaghettate con gli amici. L'intro della ricetta è molto semplice e ricorda che si può fare "con pochi ingredienti presenti in dispensa: aglio, olio d’oliva, peperoncino in fiocchi e pasta". Le cose cambiano però già al primo passaggio: mentre noi lasciamo soffriggere l'aglio in padella, loro lo usano arrostito. La ricetta consiglia infatti di cuocere una testa d'aglio intera nella stagnola e cospargere tutti gli spicchi con un cucchiaino d'olio. Ci vogliono circa 40 minuti a 200 °C per arrivare al risultato richiesto dal New York Times. A questo punto l'aglio risulta morbido, viene schiacciato e mescolato all'olio per profumare il condimento.

Gli americani aggiungono poi il peperoncino, un po' di prezzemolo tritato e a fine cottura il pepe nero e il parmigiano. Proprio su questo punto si sono fatti sentire i tanti italiani che seguono con passione le vicende d'Oltreoceano: non si usa il formaggio negli spaghetti aglio e olio. In realtà noi abbiamo una ricetta che contempla questa "variante" ma ha un altro nome: si chiamano spaghetti alla carrettiera. Una ricetta veloce, molto buona, che comunque tanti italiani chiamano "aglio e olio" per fare prima. Detto ciò ci teniamo da parte l'idea dell'aglio arrostito e schiacciato nell'olio perché non sembra affatto male.

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