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12 Ottobre 2025 11:00

Che cos’è la Banana Blue Java, il frutto esotico dal sapore di vaniglia

Immagina una banana dalla polpa morbida, cremosa, dal gusto di un gelato e la buccia di colore azzurro tenue: un frutto che non si dimentica alla vista e neppure all'assaggio. Il difetto? Non si trova facilmente.

A cura di Federica Palladini
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Quando vediamo le banane al supermercato o dal fruttivendolo ci appaiono tutte uguali, colpa della selezione dell’uomo che ha creato frutti in copia (in realtà dei cloni a tutti gli effetti) facili da coltivare e commercializzare. Seppur anch’essa ibridata, la Banana Blue Java qualche soddisfazione se la prende, perché non passa di certo inosservata. Il motivo? Non solo la buccia ha un colore azzurrino pallido che salta all'occhio, ma il gusto della polpa si narra sia irresistibile, dolce e con sentori di vaniglia, per non parlare della consistenza cremosa. Insomma, per qualcuno è la banana più buona al mondo. Facciamo la sua conoscenza.

Che cos’è la Banana Blue Java

La Blue Java è un ibrido ottenuto dall’incrocio tra la Musa acuminata e la Musa balbisiana, due specie di banano da cui derivano centinaia di altre varietà, tra cui la Cavendish, la più diffusa al mondo, che rappresenta lo standard di riferimento internazionale: il frutto è lungo, la polpa compatta, dolce e tenera quando sta per maturare e, soprattutto, è senza semi che, invece, possiedono ancora le banane selvatiche. La Blue Java condivide questa origine geneticamente modificata, con il frutto dalle dimensioni leggermente maggiori: la pianta è robusta, cresce vigorosa e resiste alle condizioni ambientali più difficili, tollerando anche il freddo. Dal punto di vista nutrizionale, non si discosta dalla classica banana: buona fonte di vitamina B6, potassio, manganese, fibre e un indice glicemico medio-basso, tanto che è uno degli spuntini spezza-fame più sani per antonomasia. Perché è speciale? Per due aspetti che ne caratterizzano i diversi nomi con cui è conosciuta: la buccia, che presenta sfumature blu-verdognole quando è acerba e la polpa, dalla consistenza morbida e dal sapore zuccherino e vanigliato, che la fa paragonare a un gelato.

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Caratteristiche e sapore

Specifichiamolo: in Italia questa banana è pressoché irreperibile, tipica di alcune zone tropicali dell’America Centrale, delle Filippine, delle isole Fiji, delle Hawaii e anche dell’Australia. Non è nota solo con il nome di Banana Blue Java, nonostante sia il più popolare. Viene chiamata anche banana hawaiana, Ney Nannar, Krie, Cenizo o Ice Cream Banana, probabilmente l’appellativo che sottolinea in modo più efficace la sua golosità. Se la particolarità che si nota di più è il colore della buccia, che maturando però vira verso il giallo, è l’assaggio a essere una vera e propria sorpresa: l’interno è bianco, cremoso, con un gusto dolce, che ricorda la vaniglia e, persino, la crema pasticcera, tanto da sembrare un dessert.

Come si utilizza in cucina

Con delle peculiarità organolettiche così, si potrebbe dire che questa banana è perfetta per valorizzare tutti i modi più tradizionali di gustarla. Sbucciata e consumata fresca intera, oppure impiegata per arricchire una macedonia di frutta o come guarnizione di yogurt, porridge e pudding per la colazione. La polpa vellutata che sa di vaniglia, però, costituisce una vera e propria chicca quando si adopera in preparazioni dalla consistenza morbida, tipo budini e creme, ma anche in frappè e smoothies. Tagliata a tocchetti, congelata e frullata con un po’ di panna vegetale, frutti di bosco o crema al cioccolato diventa un gelato facilissimo e velocissimo da realizzare. In più, ricordiamo che la polpa di banana schiacciata o ridotta in purea è ottima per profumare e dare umidità agli impasti di banana bread, muffin e pancake.

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Quello che i piatti non dicono
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