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24 Novembre 2022 17:11

Antibiotici: “Uso spropositato in carne e pesce”, la denuncia di Bassetti

Quantità fin troppo elevate di antibiotici vengono utilizzate negli allevamenti esteri. E la carne poi finisce sulle nostre tavole, con il rischio da parte dell'uomo di ingerire batteri multi resistenti. L'allarme, e l'appello, lanciato dal dottor Bassetti.

A cura di Alessandro Creta
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Un allarme congiuntamente a un appello quello lanciato dal dottor Matteo Bassetti in riferimento all'utilizzo di antibiotici negli allevamenti animali, in particolar modo quelli esteri. Di recente non sono passate inosservate, anzi inascoltate, le parole del noto virologo rilasciate all'Adnkronos (e ribadite anche in un recente video sulla sua pagina Facebook): Bassetti è intervenuto nella questione, spiegando come l'utilizzo di antibiotici negli allevamenti animali sia ancora "spropositato", citando il termine utilizzato.

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Il medico ligure ha spiegato come prodotti di carne o di pesce che finiscono sulle nostre tavole possano presentare percentuali troppo alte di batteri ultra resistenti, frutto di antibiotici utilizzati in modo improprio. Se in Italia si sta progressivamente tagliando l'utilizzo di medicinali, è all'estero che la somministrazione di antibiotici ancora avviene in elevate quantità. E quando carne o pesce arrivano sulle nostre tavole proprio dall'estero, il pericolo di assunzione di batteri e micro organismi pericolosi rimane elevato. Attenzione massima, quindi, deve essere rivolta nei confronti dell'import, dei prodotti che da oltre confine arrivano sugli scaffali dei nostri supermercati.

"Antibiotici: occhio alle importazioni": il messaggio di Bassetti

"Noi possiamo anche avere la legislazione migliore del mondo – ha detto il virologo, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia – ma se poi la carne la importiamo da Paesi extraeuropei, o anche europei che magari seguono o meno le regole che ci imponiamo in casa, è naturale che il problema resta e rischia pure di peggiorare". Le dichiarazioni sono state rilasciate in occasione della Settimana mondiale contro l'antimicrobico-resistenza, il tutto mentre negli Stati Uniti è polemica per l'eccessivo utilizzo di antibiotici presso produttori che riforniscono le grandi catene di distribuzione.

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Il focus di Bassetti si sposta poi sugli allevamenti ittici, dove l'uso di medicinali è stato bollato come "spropositato": "Non parliamo della ‘fattoria' dei pesci. In certa industria ittica c'è un uso mostruoso di antibiotici, assolutamente poco controllato. Per il salmone o anche in altri allevamenti l'utilizzo è impressionante, quasi 10 volte maggiore di quello che si osserva ad esempio per i maiali". L'appello, poi, è preciso e incalzante: fare attenzione a tutto ciò che viene importato, in particolar modo dall'India e da tutto il Sudest asiatico. "E globalmente – ripete l'esperto – è necessario lavorare nella stessa direzione". Qualora l'utilizzo di antibiotici non venisse regolato a livello globale, il rischio è di avere in nel 2050 10 milioni di persone in tutto il mondo che moriranno di infezioni da batteri multi resistenti.

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