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3 Settembre 2022 13:00

Voglie in gravidanza, mito o realtà: ecco quanto c’è di vero e se ha senso assecondarle

Perché le donne in gravidanza hanno le voglie? Quali sono le cause e cosa rappresentano davvero le voglie durante i mesi precedenti al parto? Facciamo chiarezza.

A cura di Rossella Croce
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Fragole, dolci, cioccolata e perfino maxi porzioni di patatine fritte: è comunemente accettato che le donne in gravidanza, in particolare nei primi mesi di gestazione, abbiano all'improvviso una voglia irrefrenabile di un particolare alimento, in qualsiasi momento del giorno o della notte. Quando si è in dolce attesa infatti è molto probabile che capiti di desiderare ardentemente qualcosa, che sia dolce o salato, cibi che spesso non fanno neppure parte della propria alimentazione quotidiana. Ad aggiungere complessità all'argomento c'è anche la granitica convinzione popolare secondo cui il piccolo o la piccola neonata svilupperà delle piccole chiazze sulla pelle, della forma o del colore dell'alimento che la mamma avrà tanto desiderato: come spesso accade però, alla suggestione popolare non corrisponde una vera e propria spiegazione o un collegamento scientificamente valido tra le due cose. Restano però alcune domande: perché le donne hanno le voglie durante la gravidanza? Quando si iniziano ad avere le voglie? Che significato hanno le voglie? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo interessante quanto curioso fenomeno.

Voglie in gravidanza: realtà scientifica o leggenda popolare?

Le diverse teorie e i differenti studi che hanno preso in oggetto le voglie in gravidanza non concordano sull'origine di questo fenomeno, tuttavia non mancano suggestioni e possibili spiegazioni. Nel dubbio possiamo affermare che le voglie potrebbero avere origini differenti: una più squisitamente fisica, una di natura psicologica e un'altra legata alla produzione ormonale della donna. Nel dettaglio, il desiderio irrefrenabile di un cibo in particolare potrebbe essere letto come una specie di "campanello d'allarme" del corpo: segnalerebbe infatti un maggiore fabbisogno di energia e quindi di calorie, necessarie per la crescita del feto. Secondo altre teorie, è la dimensione psicologica a spiegare meglio il fenomeno delle voglie, le quali comparirebbero nel momento perché la donna avverte ed esprime un desiderio di accudimento, cura e attenzione. 

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E gli ormoni? Durante i mesi della gravidanza le variazioni ormonali sono intense e frequenti e, ovviamente, questi "sbalzi" hanno delle conseguenze sull'equilibrio del corpo della donna. La maggiore produzione di estrogeni può comportare un cambiamento del senso del gusto e dell'olfatto, cosa che spiegherebbe perché capiti spesso che le voglie abbiano per oggetto alimenti che potrebbero non essere mai piaciuti e che, subito dopo aver soddisfatto la voglia, torneranno nel dimenticatoio.

Quali sono le voglie più comuni?

Nonostante siano particolarmente comuni, le voglie non "colpiscono" tutte le donne in gravidanza: alcune possono non averle mai, altre possono averle solo in uno specifico periodo della gestazione, dal primo trimestre o fino al parto. Indipendentemente da quando e come, è il cosa che spesso lascia quanto meno attoniti: ti sei mai chiesto quali siano le "voglie" più comuni? Nella top-ten troviamo: cioccolato, gelato, patatine fritte e carne rossa (ma attenzione a cuocerla bene); di gran moda tra le voglie anche sottaceti, limone e alimenti particolarmente speziati ma non mancano cibi decisamente più insoliti come cheeseburger, pasta alla carbonara e fritto misto di pesce.

Paese che vai, voglia che trovi: negli USA il cibo più desiderato dalle donne in gravidanza è, secondo le statistiche, il pollo fritto; in Giappone per allietare il palato delle gestanti, basta spesso un semplice piatto di riso.

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Le voglie fanno venire le macchie sulla pelle del nascituro?

Secondo la tradizione popolare, le voglie della donna sono strettamente legate a delle chiazze che comparirebbero sulla pelle del nascituro, in particolare sulla parte del corpo corrispondente a quella che la donna si tocca prima di soddisfare la propria voglia. Voglia di fragola? Allora probabilmente il piccolo o la piccola presenterà una piccola chiazza  – detta "voglia" appunto – di colore rosso così come alla voglia di cioccolato corrisponderà una piccola voglia marrone e così via…

Da dove deriva questa convinzione? Possiamo affermare che, per quanto affascinante, questa credenza popolare non vanta alcuna base o spiegazione medico – scientifica. Le cosiddette "voglie della pelle" sono semplicemente delle macchie che, molto spesso, si modificano o scompaiono del tutto con il passare dei primi mesi o anni di vita.

Resta però da chiedersi: le voglie devono essere assecondate? Nonostante, come abbiamo visto, le voglie non abbiano alcun collegamento con le macchie cutanee del neonato, è chiaro che rappresentano comunque un desiderio della donna, che sia di stampo fisico o psicologico poco importa: soddisfare le proprie voglie in gravidanza allora non solo non è sbagliato ma anche consigliato, a meno che non ci siano evidenti controindicazioni (alcune cose in gravidanza è sempre meglio evitarle e qui ti spieghiamo perché) e purché sia fatto senza cadere in un'abbuffata che potrebbe risultare dannosa per la donna e per il neonato.

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