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6 Dicembre 2020 15:00

Un “panettone sospeso” per sostenere la ricerca contro la sclerosi e aiutare i poveri

L'Associazione italiana sclerosi multipla e la comunità di Sant'Egidio uniscono le forze e creano il "Panettone sospeso": bastano 10 euro per sostenere la ricerca contro la sclerosi e aiutare i meno abbienti, regalando il dolce simbolo del Natale a chi non può permetterselo; mentre molto probabilmente saranno annullati tutti i banchetti collettivi nelle comunità, le associazioni si stanno organizzando per donare pacchi regalo.

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La comunità di Sant'Egidio e l'Aism, Associazione italiana sclerosi multipla, uniscono le forze creando il "panettone sospeso" seguendo la tradizione napoletana del caffè sospeso. Questo sarà un Natale diverso, meno gridato e più essenziale per tutti. Le due associazioni hanno creato un sodalizio per offrire il calore e la gioia di una festa condivisa in famiglia anche a chi consanguineo non è, e per essere più forti, insieme, contro la pandemia da Covid-19. Due grandi realtà storiche del terzo settore italiano, unite per moltiplicare il valore del proprio operato a favore dei più deboli ed essere più forti, insieme, contro la crisi.

Con una donazione da 10 euro è possibile sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla e donare il panettone a Sant'Egidio per il Natale che la comunità organizza e che preparerà per famiglie povere, anziani e persone senza dimora. Oltre alla donazione per il panettone è possibile fare un'ulteriore offerta da 5 euro, come dono all'Aism, o da 20 euro per pagare 1 ora di lavoro di un ricercatore della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.

Niente cenone quest'anno, ma pacchi dono

Francesco Vacca, presidente nazionale di Aism, ha detto che la scelta di creare questo sodalizio nasce dai valori condivisi delle due realtà: la solidarietà, la dignità umana e l'affermazione dei diritti dei più fragili, qualunque sia la natura di tale condizione. "Il panettone sospeso rappresenta un po' il simbolo di tutto ciò – ha spiegato – vuole accrescere e condividere un valore e, allo stesso tempo, vuole offrire, proprio come si fa con il caffè a Napoli, un momento di festa e un momento di gioia, a chi ne ha bisogno".

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Quest'anno, così unico per tutti, ha dato una brutta mazzata a chi già prima era in difficoltà. Purtroppo a causa delle restrizioni dovute agli assembramenti, con ogni probabilità non ci sarà neanche il cenone di Natale, un'occasione di normalità per molti. Le comunità territoriali stanno provando a organizzarsi con dei pacchi singoli da donare ai senzatetto e a tutte le famiglie bisognose. Qualche città si organizza insieme alla Caritas, come ad Alessandria, altre hanno lanciato una raccolta fondi, come a Genova. Il tema comune a tutti è uno solo: non abbandonare chi ne ha bisogno.

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