Dalle proporzioni fra farina e uova, ai tempi di impasto e riposo, fino al coltello giusto per tagliarle: sono diversi gli errori che si possono commettere quando si parla di tagliatelle. Una ricetta tutto sommato semplice, ma che nasconde delle insidie: oggi vi sveliamo quali sono i 5 errori a cui fare attenzione per preparare delle tagliatelle a regola d'arte.
Le tagliatelle sono uno dei piatti simbolo della tradizione italiana: una pasta nata in Emilia e che da lì si è diffusa soprattutto al Centro Nord Italia, ma in molte regioni del Sud. Farina di grano tenero, uova fresche e un pizzico di sale è tutto quello che occorre per prepararle: ma, come ogni ricetta, anche questa nasconde delle insidie. Ecco quali sono gli errori più comuni da evitare per preparare delle tagliatelle perfette.
Uno degli errori più comuni è quello di impastare gli ingredienti in modo superficiale e grossolano. Per preparare la pasta fresca, infatti, serve impastare energicamente per amalgamare bene gli ingredienti, ma non troppo a lungo per evitare di indurire l'impasto. in teoria si dovrebbe lavorare la pasta per una decina di minuti almeno e poi lasciarla per mezz'ora o anche di più. Importantissimo, in queste preparazioni, è la capacità di "sentire" la morbidezza dell'impasto al tatto, cosa che si sviluppa con l'esperienza. Per questo vi invitiamo a fare più tagliatelle che potete.
Nel caso della pasta fresca all'uovo, la proporzione suggerita è di 1 a 1, ovvero 1 uovo ogni 100 grammi di farina. Ma non è una regola valida in senso assoluto: può dipendere, ad esempio, anche dalla grandezza delle uova. Un altro elemento da valutare è il tipo di impasto che si vuole ottenere: se si desidera ottenere una pasta più umida, più facile da stendere con il matterello, potrebbe essere necessario aggiungere 1 uovo in più o un goccio di acqua; viceversa, per una sfoglia più secca, da tirare con l'apposita macchinetta, può essere opportuno aggiungere un pizzico di farina in più.
Una volta preparata la massa, è necessario che la pasta riposi ben coperta da pellicola o con un canovaccio di cotone pulito, per evitare che entri troppa aria e la faccia seccare. Anche quando dovete stenderla, prelevate dei pezzi e lasciate il resto dell'impasto nel suo involucro.
Altro errore comune, tirare la sfoglia in maniera non omogenea. Se avete a disposizione una macchinetta, il lavoro sarà sicuramente più semplice: dividete l'impasto in vari pezzi uguali e poi passateli, uno alla volta, nel rullo più distanziato, poi nel secondo e via via fino a raggiungere la consistenza che volete ottenere. Non saltate gli scatti, potrebbe rovinare la sfoglia.
Se invece dovete stendere a mano dividete sempre l'impasto in diversi pezzi, poi allargate un po' con le man i il pezzo prelevato e fatevi scorrere sopra il matterello, prima in un senso e poi nell'altro, girando e capovolgendo spesso la sfoglia, fino a ottenere un disco piuttosto largo. A questo punto – dopo esservi assicurati uno spessore omogeneo importantissimo per una cottura uniforme della pasta – lasciate asciugare la sfoglia, coperta da un panno.
Il coltello adatto al taglio delle tagliatelle in dialetto bolognese si chiama cortlénna: chiamato anche coltellina, si tratta di un lungo coltello che possiede una lama alta dalla forma rettangolare. Se non ne possedete uno, dovrete usare un coltello quanto più possibile vicino a questo modello. Mai tagliare con un coltello con la lama non affilata o, peggio ancora, dentellata.