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20 Gennaio 2023 11:00

Stracciatella in brodo, la specialità del Centro Italia nata nella Roma dell’Ottocento

Delle tre stracciatelle italiane, quella in brodo è la più antica: un piatto popolare ricco e sostanzioso, facile da preparare e perfetto per i mesi invernali.

A cura di Martina De Angelis
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Una parola, stracciatella, tre pietanze italiane amate in tutto il mondo: un gelato, un formaggio e una zuppa. Come mai tre piatti così diversi tra loro portano lo stesso nome? La "colpevole" è proprio la zuppa: la stracciatella in brodo è un piatto antico, tipico del Centro Italia e in particolare del Lazio.

Si tratta di una ricetta che nasce a Roma nell'Ottocento, da quella cucina fatta di ingredienti poveri che ha tramandato fino ai giorni nostri dei piatti diventati vere e proprie leggende gastronomiche. Poche materie prime per una zuppa gustosa e sostanziosa, caratterizzata da un uovo "stracciato" da cui ha preso il nome non solo la minestra, ma anche il gelato. Nonostante la stracciatella in brodo sia tipica del Lazio, la zuppa ha superato i confini e si è diffusa in tutto il Centro Italia, dove però ogni regione ha creato la sua personalissima versione. Eppure tutto nasce da lì, da Roma, e dall'idea di dare un nuovo gusto al brodo rimasto inutilizzato.

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Storia della stracciatella in brodo 

Era il 1870, l'epoca in cui il potere temporale del Papa sta raggiungendo la fine: proprio per questo, il prezzo della carne era stato imposto dai magistrati Conservatori Capitolini, funzionari incaricati di amministrare e gestire le finanze della Capitale. Nonostante avessero deciso che la carne mantenesse un prezzo costante, gli allevatori non ricevevano il compenso giusto, e quindi proprio per loro riuscire a cucinare la carne era un lusso.

Da qui, l'esigenza di trovare alternative altrettanto sostanziose, e in grado di riutilizzare gli avanzi di altre pietanze, come per esempio il brodo di carne (di gallina, soprattutto), un piatto tipico della tradizione natalizia. Proprio per non sprecare questa delizia nei giorni successivi alle feste, agli allevatori venne l'idea di aggiungere l'uovo al brodo: complice il calore e una spruzzata di parmigiano, l'uovo assume l'aspetto di piccoli "straccetti", da cui poi deriva il nome "stracciatella".

Una ricetta semplice, ricca e sostanziosa, che ancora oggi si rivela perfetta per le serate invernali in cui si desidera gustare qualcosa di caldo. Veloce da preparare, la stracciatella in brodo è arrivata fino ai giorni, e basta un solo assaggio per riportarci in quelle cucine contadine, dove gli allevatori inventarono quello che, senza saperlo, sarebbe diventato un piatto tipico sopravvissuto allo scorrere del tempo.

Stracciatella e varianti: come cambia oltre il confine del Lazio

Le varianti della stracciatella in brodo laziale sono tante, tutte diverse l'una all'altra a secondo della regione in cui ci si trova. In Emilia-Romagna ha cambiato solo nome – qui la chiamano "minestra del paradiso" – mentre nelle Marche, per esempio, viene preparata aggiungendo il pangrattato.

E qui arriviamo all'inizio del nostro discorso: dalla stracciatella in brodo è nato l'omonimo gelato. Come? Nasce tutto da Bergamo, in particolare dalla gelateria La Marianna. Nel 1961 Enrico Panattoni, sperimentando nel suo laboratorio, crea un gelato dalla crema bianca con pezzi irregolari di cioccolato fondente, e quando fu il momento di cercare un nome i gelatai pensarono di attingere a un piatto richiesto molto spesso nella loro trattoria, la stracciatella romana in brodo. E cosìm ecco nascere la stracciatella che tutti amiamo.

I proprietari, infatti, tutt'oggi raccontano che venne questa idea poiché "il cioccolato fuso che solidifica e si frantuma nel mantecatore ricorda infatti l'uovo che si rapprende nel brodo bollente della stracciatella alla romana". Per quanto riguarda la stracciatella di bufala, invece, non è attestato un legame con la stracciatella in brodo, anche se guardando la squisitezza pugliese il formaggio stracciato ricorda per consistenza le uova stracciate della zuppa.

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Come si fa la stracciatella in brodo? I segreti per prepararla

Non servono grandi segreti o competenze per preparare la stracciatella in brodo, solo delle ottime materie prime, possibilmente fresche dato che parliamo di un piatto dalle origini contadine. Velocissima da preparare, la stracciatella in brodo richiede il brodo (di carne nella ricetta originale, ma va bene anche il brodo vegetale), uova e parmigiano da cuocere insieme all'interno. Le uova infatti, immerse nel brodo bollente, si stracciano e assumono la forma caratteristica che dà il nome al piatto. Una volta seguito il procedimento, la stracciatella in brodo si serve con delle fette di pane tostato, che con la loro croccantezza sono il complemento perfetto a questo invitante piatto cremoso.

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Quello che i piatti non dicono
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