
Non tutte le nuove aperture nel centro di Roma superano indenni la prova dell’assaggio. Tra queste c’è la pasticceria firmata Iginio Massari, aperta da pochi mesi nella Galleria Alberto Sordi, che è diventata protagonista di una recensione molto critica firmata da Giuliacrossbow, content creator romana conosciuta per il suo approccio diretto e senza filtri al mondo della gastronomia.
Nel video, girato tra la zona di Fontana di Trevi e la storica galleria, la youtuber mette sotto esame i prodotti simbolo della colazione italiana proposti dallo store: maritozzi, tiramisù e viennoiserie. L’obiettivo è chiaro: capire se la qualità dell’offerta è all’altezza del nome, della posizione ultra turistica e dei prezzi praticati.
Maritozzo promosso, tiramisù bocciato
L’assaggio parte con una nota positiva. Il maritozzo convince subito: l’impasto viene descritto come soffice e aromatico, lontano dall’effetto “panino”, mentre la crema pasticcera aggiunge carattere e golosità. Una promozione netta, che però resta isolata.
Il giudizio cambia radicalmente con il tiramisù, che secondo Giuliacrossbow manca completamente del giusto equilibrio: troppo bagnato, al punto da ricordare più un babà che il celebre dolce al cucchiaio. “Non è un tiramisù”, commenta senza mezzi termini, definendolo come semplice pan di Spagna inzuppato.
Viennoiserie sotto tono
La parte più severa della recensione riguarda però la viennoiserie. Il pain au chocolat viene liquidato come “accettabile ma facilmente dimenticabile”, penalizzato da una sfoglia poco fragrante e da un cioccolato eccessivamente compatto. Ancora peggio va al croissant al cacao con marmellata di arance amare, giudicato pesante e colloso, con il cacao praticamente assente e la confettura dominante. Anche il croissant alla crema non riesce a risollevarsi: nonostante una farcitura considerata di ottima qualità, la base viene paragonata più a pane che a un vero cornetto.
A completare il quadro, una critica all’esperienza complessiva: confezioni e servizio non sembrano giustificare i costi elevati né il contesto prestigioso della location.
Si parte bene, ma pare che si finisca male
La recensione si chiude con un giudizio chiaro: una partenza incoraggiante seguita da un progressivo calo. Secondo Giuliacrossbow, la pasticceria Massari nella Galleria Alberto Sordi sembra rendere meglio sui lievitati più “da laboratorio” che sui prodotti sfogliati, ma nel complesso non riesce a soddisfare le aspettative create dal marchio, dalla posizione e dai prezzi. Una critica ferma ma priva di attacchi personali, che riaccende il confronto sul ruolo delle grandi firme nel centro storico romano e sulla distanza che talvolta separa il nome dalla sostanza.