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16 Giugno 2025 18:00

Pulizia della cucina: ogni quanto lavare utensili, spugne, strofinacci ed elettrodomestici

Una cucina ben pulita non è solo più piacevole da vivere, ma è anche più sicura dal punto di vista igienico. La chiave è creare una routine regolare, distinguendo tra ciò che va lavato ogni giorno e ciò che richiede manutenzione settimanale o mensile.

A cura di Redazione Cucina
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La cucina è lo spazio più vissuto e utilizzato della casa: tra pentole, utensili e piccoli elettrodomestici, è facile che si accumulino sporco, germi e residui di cibo. Ma ogni quanto andrebbero lavati questi oggetti? E con quali metodi? Oggi prendiamo in considerazione uno a uno tutti gli strumenti che usiamo ogni giorno, spiegando quando è il momento di lavarli e come farlo nel modo più efficace e sicuro possibile.

Utensili da cucina

Nelle cucine di solito si accumulano oggetti e utensili usati più o meno frequentemente: dalle pentole ai coltelli, dai taglieri agli strofinacci, passando per stoviglie, piatti, bottiglie e insalatiere. Tutti questi oggetti hanno bisogno di una pulizia costante: in alcuni casi quotidiana, in altri saltuaria, ma comunque regolare.

1. Coltelli, forchette, cucchiai, utensili di legno

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Ogni utensile che entra in contatto con il cibo deve essere lavato immediatamente dopo l’uso, senza eccezioni. Anche se usato solo per “mescolare un attimo”, può comunque trattenere batteri e residui. Gli utensili in acciaio possono essere lavati in lavastoviglie, ma quelli in legno richiedono più attenzione: il legno è poroso, quindi assorbe umidità e odori, diventando un terreno fertile per muffe se non viene asciugato subito. In sintesi:

  • Quando lavare: dopo ogni uso.
  • Come lavare. Acciaio: lavastoviglie o lavaggio a mano. Legno: solo a mano, asciugare subito.

2. Taglieri

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I taglieri sono tra gli oggetti più sottovalutati quando si parla di igiene, ma andrebbero lavati subito dopo ogni utilizzo, soprattutto se utilizzati per carne o pesce crudi. Sono fatti in materiali diversi: quelli in plastica possono andare in lavastoviglie, ma quelli in legno vanno lavati a mano e puliti a fondo, magari con rimedi naturali come il limone o l’aceto. In sintesi:

  • Quando lavare: ogni volta che vengono usati.
  • Come lavare. Plastica: lavastoviglie. Legno: lavaggio a mano + pulizia profonda periodica.

3. Grattugie, pelapatate, apriscatole

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Questi strumenti sono spesso trascurati, ma le loro fessure trattengono facilmente residui di cibo, che possono diventare terreno per muffe e batteri. È fondamentale lavarli subito dopo l’uso, idealmente con uno spazzolino per raggiungere gli angoli più difficili. In sintesi:

  • Quando lavare: subito dopo l’uso.
  • Come lavare: a mano con cura; se compatibili, in lavastoviglie.

4. Padelle e pentole

pulire le pentole con l'aceto: ecco come fare

Le padelle antiaderenti vanno trattate con delicatezza per non rovinare il rivestimento: vanno lavate subito dopo l’uso, preferibilmente a mano. Le spugne abrasive sono da evitare: meglio una spugna morbida e un detersivo delicato. Le pentole e le padelle in acciaio sono più resistenti e possono essere lavate anche in lavastoviglie, ma quelle in ghisa richiedono una pulizia delicata: basta dell'acqua calda ma non vanno mai lasciarle in ammollo. Vanno asciugate subito per evitare la ruggine, e in alcuni casi unte con un filo d’olio. In sintesi:

  • Quando lavare: dopo ogni utilizzo.
  • Come lavare. Antiaderenti: a mano con spugna non abrasiva. Acciaio: anche in lavastoviglie. Ghisa: solo a mano, asciugare e ungere.

5. Teglie da forno

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Le teglie vanno lavate subito, prima che il grasso si incrosti; un trucco utile è lasciarle in ammollo con acqua calda e bicarbonato in modo che i residui di cibo si ammorbidiscano. In alternativa si possono usare prodotti sgrassanti, ma sempre con attenzione ai materiali. In sintesi:

  • Quando lavare: dopo ogni uso.
  • Come lavare: ammollo + spugna o prodotto sgrassante.

6. Stoviglie e contenitori: piatti, bicchieri, tazze

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Anche se sembrano “poco sporchi”, ciotole e contenitori così come le stoviglie andrebbero sempre lavati dopo l’uso per evitare che i residui si secchino o attirino insetti. Possono essere messi in lavastoviglie, ma è bene risciacquarli prima se contengono residui grassi. In sintesi

  • Quando lavare: sempre dopo l’uso.
  • Come lavare: a mano o in lavastoviglie (secondo il materiale).

7. Spugne e strofinacci

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Sono tra gli oggetti più sporchi della cucina: è qui che si annidano la gran parte dei batteri presenti nell'ambiente. Le spugne, ad esempio, vanno igienizzate ogni giorno e cambiate ogni 1-2 settimane. Gli strofinacci, invece, andrebbero lavati ogni 1-2 giorni, soprattutto se usati per asciugare le mani o gli utensili. In sintesi:

  • Quando lavare. Spugne: ogni giorno. Strofinacci: ogni 1-2 giorni.
  • Come lavare. Spugne: microonde o bollitura. Strofinacci: in lavatrice almeno 60°C.

8. Maniglie, interruttori, pulsanti

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Toccati continuamente durante la preparazione dei cibi, si sporcano facilmente: parliamo di pulsanti, interruttori, maniglie e cose del genere. Spesso ce ne dimentichiamo, ma andrebbero puliti almeno una volta a settimana con un panno in microfibra e un prodotto igienizzante. In sintesi:

  • Quando lavare: 1 volta a settimana.
  • Come lavare: panno + detergente disinfettante.

Piccoli e grandi elettrodomestici

1. Frullatori, robot da cucina, mixer

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Dopo l’uso, è importante smontare le parti dei piccoli elettrodomestici che usiamo e lavarle separatamente. Le lame, in particolare, devono essere pulite subito, perché i residui si seccano in fretta. I contenitori vanno asciugati bene prima di riporli. In sintesi:

  • Quando lavare: subito dopo l’uso.
  • Come lavare: a mano, pezzi smontati, attenzione alle lame.

2. Frigorifero

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Il frigo è uno di quegli elettrodomestici che "dimentichiamo" di pulire: ma va svuotato e pulito ogni 3-4 settimane. Usare una soluzione di acqua e bicarbonato aiuta a eliminare odori e batteri: ricordati di asciugare bene ogni ripiano e controllare le scadenze dei cibi. In sintesi:

  • Quando lavare: ogni 3-4 settimane.
  • Come lavare: con acqua e bicarbonato, panno morbido.

3. Forno

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Pulire il forno regolarmente evita che residui carbonizzati contaminino i cibi. Un forno pulito è sinonimo di cucina igienica: i residui di cibo incrostati possono diventare un terreno fertile per batteri e germi. Si consiglia una pulizia veloce quando lo usi a cui va aggiunta pulizia profonda almeno una volta al mese, meglio se due. È utile usare bicarbonato e acqua come detergente naturale, oppure puoi usare un prodotto specifico per il forno: solitamente lo si lascia agire per qualche minuto e poi si procede al risciacquo. In sintesi:

  • Quando lavare: ogni 1-2 mesi.
  • Come lavare: pasta di bicarbonato o prodotto specifico.

4. Microonde

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Anche se usato poco, il microonde va pulito ogni settimana: è fra gli elettrodomestici più trascurati, perché quasi nessuno lo pulisce dopo averlo usato. In ogni caso, il microonde va pulito almeno una volta a settimana, soprattutto se non lo pulisci dopo l'uso: per esempio se lo usi solo per scaldare. Il metodo più semplice è far bollire una ciotola con acqua e limone al suo interno per sciogliere i residui, ma anche in questo caso esistono in commercio dei prodotti specifici. In sintesi:

  • Quando lavare: ogni settimana.
  • Come lavare: acqua + limone, poi pano; prodotto specifico.

5. Lavastoviglie

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Anche la lavastoviglie ha bisogno di manutenzione e pulizia, ordinaria e straordinaria. Naturalmente, se trovi dei residui sporchi è bene pulirli quando li vedi ma, in ogni caso, un ciclo a vuoto con aceto o con un detergente specifico una volta al mese aiuta a mantenerla efficiente e a evitare cattivi odori. Alcune lavastoviglie hanno poi programmi di pulizia specifici che puoi impostare o avviare quando preferisci. Ricordati di controllare periodicamente anche filtro e guarnizioni. In sintesi:

  • Quando lavare: ogni mese.
  • Come lavare: ciclo a vuoto con aceto o prodotto dedicato.
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Quello che i piatti non dicono
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