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Per partire con il ritmo giusto e affrontare con slancio, energia e concentrazione la giornata di studio o di lavoro, niente di meglio di un porridge delizioso e avvolgente, una coccola che può essere gustata sia calda sia fredda in qualunque stagione dell'anno. Se pensi che questa preparazione – tipica della cucina anglosassone, ma ormai diffusa davvero ovunque – sia in realtà una "pappetta" insapore e immangiabile, ti ricrederai ben presto: a patto di seguire i nostri consigli per un risultato impeccabile e super goloso.
Intanto, di cosa si tratta? Il porridge è sostanzialmente una zuppa cotta, a base di fiocchi di avena e latte (o acqua), dalla consistenza cremosa e dal sapore delicato e neutro. Può essere servito in versione dolce o salata e, a seconda della sua destinazione finale, arricchito con frutta fresca a dadini (o ridotta in purea), semi oleosi, cioccolato in scaglie, chips di cocco, creme di frutta secca, spezie varie e persino ortaggi; prova ad aggiungere uno, due cucchiai di polpa di zucca cotta in forno e otterrai una pietanza ideale tanto per la colazione quanto per una cena veloce, da completare con una fonte proteica a tua scelta. Apparentemente semplice e alla portata di tutti, questa deliziosa crema di avena può celare diverse insidie, compromettendone l'esito finale. Vediamo insieme i possibili errori in cui è possibile incappare e i suggerimenti per un'esecuzione a prova di critico gastronomico inglese.
1. I fiocchi di cereali

Iniziamo, ovviamente, con l'ingrediente base per la sua realizzazione: i fiocchi di cereali. La versione tradizionale prevede l'aggiunta dei fiocchi di avena (anticamente si preparava con la farina di avena), che devono essere integrali, naturali, quindi senza zuccheri aggiunti, e rigorosamente biologici; poiché questo cereale mantiene la parte esterna del chicco, è bene affidarsi a un tipo di agricoltura che non utilizza pesticidi. Per un risultato davvero impeccabile, devi utilizzare il formato mignon che, cuocendosi nel liquido prescelto, si disferà creando una consistenza molto cremosa e piacevole. Se in dispensa hai un pacco intero di quelli più grandi, e giustamente non vuoi sprecarlo, ti basterà frullarli velocemente in un mixer da cucina, così da ottenere una polvere piuttosto grossolana.
Dalle innumerevoli proprietà benefiche, l'avena ha un effetto ipocolesterolemizzante (aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo cosiddetto "cattivo") e calmante, grazie alla presenza della avenina; mantiene stabili i livelli di glicemia nel sangue – per questa ragione il porridge ci lascia sazi a lungo – ed è povera di grassi e ricca di proteine. L'ottimo profilo nutrizionale la rende particolarmente adatta al mattino, per una colazione nutriente ed energetica, e nell'alimentazione degli sportivi, dei bambini e dei convalescenti.
I fiocchi, prodotti sottoponendo i chicchi del cereale a cottura a vapore, non vanno consumati crudi: oltre a essere indigesti e a causare gonfiore a livello addominale, non riusciremo ad assorbirne le preziose sostanze nutritive e il carico energetico, con il rischio di sentirci letargici e poco attivi. Che fare dunque? Due sono le soluzioni: questi possono essere cotti in un liquido, come nel caso del porridge per l'appunto, oppure messi in ammollo tutta la notte con un goccino di acqua, latte o succo di frutta (il liquido deve appena intridere i fiocchi); puoi anche aggiungere una porzione di yogurt (o bevanda vegetale) e altri ingredienti a tuo piacere (come spezie, frutti rossi, burri di frutta secca e così via), mescolare il tutto e lasciare riposare in frigorifero per una notte intera: il giorno seguente avrai ottenuto il celebre overnight oatmeal, ovvero la versione estiva – o se vogliamo anche per pigri – della classica zuppa scozzese.
Se non ami il gusto dell'avena o semplicemente desideri ruotare di tanto in tanto la fonte glucidica, puoi scegliere anche degli altri fiocchi, come quelli di riso, grano saraceno, orzo, miglio, quinoa o soia. Il risultato sarà comunque eccezionale.
2. Giusta quantità dei liquidi e cottura slow

Una volta selezionati i tuoi fiocchi di cereale, che dovranno essere naturali e di ottima qualità, è la volta del liquido nel qualche questi andranno cotti. Il consiglio è di aggiungere una parte di acqua e una di latte vaccino (o bevanda vegetale), nelle proporzioni di uno a due (o uno a uno, a seconda dei gusti). Per 30-40 grammi di fiocchi di avena prevedi circa 100 ml di acqua e il doppio di latte. Raccogli i primi in un pentolino dal fondo antiaderente, unisci l'acqua e inizia la cottura su fiamma dolce, mescolando in continuazione con una frusta a mano; appena il liquido si sarà assorbito, versa il latte, possibilmente tiepido e non freddo di frigo, e prosegui ancora fino a ottenere la giusta consistenza. Quest'ultima potrà variare anche in base ai gusti personali: se preferisci un porridge più "lento", evita che il liquido venga assorbito del tutto; viceversa, se desideri una consistenza più cremosa e soda, alza la fiamma gli ultimi minuti di cottura e lascia asciugare per bene. Considera anche che, una volta raffreddato, sarà comunque piuttosto compatto e "colloso".
Una volta ottenuto il porridge, versalo in una ciotolina e lascialo intiepidire per una decina di minuti: il riposo è fondamentale per consentire agli aromi e ai sapori di fondersi gli uni con gli altri, così da poterne apprezzare tutte le sfumature. Per una pietanza genuina e nutriente, scegli un latte vaccino di ottima qualità o una bevanda vegetale (a base di mandorla, soia, riso, nocciola…) senza zuccheri, conservanti e oli vegetali aggiunti.
3. Dolcifica in maniera naturale

Se possibile, evita di aggiungere lo zucchero raffinato e dolcifica con un filo di miele, del malto di riso oppure con un cucchiaino di sciroppo di agave o acero; per un'alternativa a zero calorie e a basso impatto glicemico, dunque perfetta anche per diabetici e persone insulino-resistenti, prova l'eritritolo, un dolcificante di derivazione naturale estratto dalla frutta e dai cibi fermentati, oppure opta per dell'uvetta essiccata o delle chips di mela disidratate.
Per ottenere una zuppa di avena dalle avvolgenti note speziate, non lesinare sugli aromi: cannella in polvere o in stecche, semi di vaniglia, gocce di essenza, scorza di agrumi grattugiata, capsule di cardamomo pestate al mortaio… Se sei un inguaribile golosone, aggiungi un cucchiaino di cacao amaro in polvere o delle gocce di cioccolato fondente. Insomma, l'unico limite è la tua fantasia.
4. Aggiungi frutta fresca e secca

Al momento opportuno, ci permettiamo di aggiungere. Se desideri ottenere una bella corposità, particolarmente avvolgente, ti consigliamo di aggiungere in cottura uno spicchio di mela, grattugiato finemente: la cottura renderà il porridge saziante, naturalmente dolce e molto cremoso (ovviamente la mela può essere sostituita anche con la pera, un pezzetto di banana schiacciata o, come detto in precedenza, anche con un po' di polpa di zucca Delica, precedentemente arrostita in forno senza sale). Una volto cotta, puoi arricchire la tua zuppetta anche con altra frutta fresca che, a seconda della stagionalità e dei gusti personali, potrà variare continuamente, per una colazione sempre diversa e mai noiosa.
Nel caso della frutta secca (pinoli, mandorle, anacardi, noci…), fondamentale per completare la pietanza con la giusta quota lipidica, evita di aggiungerla in cottura. Tostala leggermente in padella oppure lasciala al naturale, ma in ogni caso uniscila in un secondo momento, quando il porridge sarà ormai tiepido: in questo modo preserverai la sua piacevole croccantezza.
Una volta assorbiti i "concetti base", validi per qualunque versione, non ti resta che sperimentare, provando le combinazioni più disparate, e scegliere le ricette che più ti soddisfano. Tra gli accostamenti più collaudati e sempre vincenti, primeggiano il classico mela e cannella, con aggiunta di crema di mandorle bianche pelate, pera e cioccolato, completato da una granella di nocciole tostate, o ancora cioccolato e scorza di arancia grattugiata, arricchito infine con chips di cocco tostate. A te la scelta.