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Pitta ‘mpigliata: la ricetta del dolce natalizio tipico calabrese

Preparazione: 80 Min
Difficoltà: Media
Dosi per: 4 persone
A cura di Raffaella Caucci
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ingredienti
per la pasta
Farina tipo 00
400 gr
Uova
2
vino bianco dolce
1 bicchierino
Olio extravergine di oliva
1 bicchierino
Sale
1 pizzico
Lievito per dolci
1/2 bustina
per la farcia
Miele millefiori
250 gr
Noci sgusciate
180 gr
Mandorle tostate
180 gr
Fichi secchi
100 gr
Uvetta
100 gr
Pinoli
30 gr
Scorza d’arancia
q.b.
Cannella
q.b.
Zucchero semolato
q.b.

La pitta ‘mpigliata, o ‘nchiusa, è un dolce natalizio tipico calabrese, originario di San Giovanni in Fiore e ormai diffuso in tutta la provincia di Cosenza. Di origine molto antica, risalente al 1700, la pitta – che in ebraico significa "schiacciata" – veniva preparata soprattutto per le cerimonie nuziali. Si tratta di una specialità a base di frutta secca e miele, dalla forma schiacciata, appunto, oppure a rosellina. In questa seconda versione le strisce di pasta vengono intagliate con una rotella dentellata, farcite con il ripieno e poi arrotolate a mo' di rosetta. Quella che trovate qui è una variante di formatura ancora più rapida e alla portata di tutti. Scoprite come preparare questa autentica delizia e offritela ai vostri ospiti a conclusione del pranzo di festa, in alternativa al classico panettone.

Come preparare la pitta ‘mpigliata

Spezzettate al coltello le mandorle, i fichi e le noci; raccoglieteli in un piatto fondo insieme ai pinoli 1 e poi aggiungete la scorzetta di arancia tritata.

Aggiungete anche l'uvetta, precedentemente ammollata in acqua tiepida e ben strizzata, poi il miele 2 e mescolate per bene. Mettete il ripieno da parte.

Preparate l'impasto: raccogliete la farina, il lievito, il vino dolce e le uova nel boccale della planetaria. Aggiungete l'olio 3 e il sale, quindi impastate brevemente con la foglia.

Appena l'impasto apparirà sodo ed elastico, compattatelo, quindi avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente 4 e fatelo riposare per un'ora.

Dividete l'impasto in due parti, una leggermente più piccola e una più grande. Stendete la porzione più piccola e intagliate un disco poco più grande dello stampo che utilizzerete 5.

Disponete il disco di pasta nello stampo, foderato con un foglio di carta forno; poi cospargetelo con un po' di miele, la cannella e un velo di zucchero 6.

Stendete la seconda porzione di pasta, intagliatela con una rotella dentellata in modo da ricavare un rettangolo e distribuite sulla superficie il ripieno 7.

Livellate il ripieno in maniera uniforme, quindi arrotolate il rettangolo partendo dal suo lato più lungo 8, in modo da formare un salame ben stretto.

Tagliate il rotolo ricavando delle girelle larghe circa 2 cm e sistematele una accanto all'altra nello stampo 9.

Cospargete la superficie con un velo di miele 10 e fate cuocere in forno statico già caldo a 170 °C per circa un'ora.

Appena la superficie apparirà ben dorata, sfornate il dolce e fatelo intiepidire 11.

Trasferite la pitta in un piatto da portata e servitela a temperatura ambiente 12.

Consigli

Utilizzate uno stampo da 22 cm di diametro, preferibilmente a cerniera e con fondo removibile: in questo modo sarà molto più semplice sformare il dolce senza il rischio che possa rompersi.

A piacere, potete profumare il vostro ripieno anche con altre spezie, come lo zenzero, i chiodi di garofano, la noce moscata, il cardamomo oppure con un mix di spezie già pronto. Potete anche aromatizzare il tutto anche con un goccino di liquore, tipo strega, o di vino dolce moscato.

Il consiglio è di utilizzare un miele fluido e dal sapore delicato e non prevaricante: i migliori sono il millefiori e quello di acacia.

Se vi è piaciuto questo dolce, provate anche la spongata e il bostrengo.

Conservazione

La pitta ‘mpigliata si conserva sotto una campana di vetro o in un apposito contenitore ermetico per almeno 5-6 giorni a temperatura ambiente.

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