Tra orti vulcanici, cantine a picco sul mare e antiche ricette di famiglia, l’isola di Ischia custodisce una tradizione gastronomica unica, dove la cucina contadina e quella marinara si incontrano nel segno dell’autenticità. Ecco quali sono i piatti da assaggiare assolutamente sull'isola.
Nel cuore del Golfo di Napoli, cullata dalle onde e accarezzata dal sole, Ischia si staglia come un paradiso verde dove la natura rigogliosa incontra la storia millenaria. Conosciuta per le sue terme naturali, le spiagge incantevoli e i paesaggi mozzafiato, l’isola non è solo un gioiello paesaggistico: è anche una destinazione gastronomica unica, dove la tradizione contadina convive con quella marinara, creando un equilibrio perfetto tra terra e mare.
La cucina ischitana è una sintesi di semplicità e identità, plasmata dalla geografia dell’isola e dalla sua storia rurale: qui, i sapori sono decisi, legati a ricette antiche tramandate di generazione in generazione. I piatti tipici di Ischia non sono varianti locali di ricette campane, ma espressioni originali della vita sull’isola, nate dalla necessità e diventate cultura.
L’anima della cucina ischitana nasce prima di tutto dai suoi prodotti, frutto di un territorio generoso e di una tradizione contadina ancora viva: il suolo vulcanico e il clima mite dell’isola creano le condizioni ideali per coltivazioni stagionali ricche di sapore e profumo. Qui si trovano ortaggi genuini, come le zucchine "San Pasquale", tipiche anche del Vesuviano e dell'Agro-nocerino sarnese, piccole e croccanti, ideali per essere fritte o saltate con la menta, o i pomodorini locali, dolci e saporiti, protagonisti di sughi e conserve estive. Non mancano le erbe aromatiche spontanee, tra cui basilico, finocchietto selvatico e mentuccia, usate quotidianamente nelle ricette tradizionali.
Tra i prodotti più rappresentativi della zootecnia locale spicca il coniglio da fossa, allevato secondo un metodo antico che prevede l’uso di buche scavate nel tufo per proteggere gli animali e garantire una carne tenera e saporita. Accanto alla carne e agli ortaggi, anche il pane occupa un ruolo centrale nella tavola isolana. In particolare, il celebre pane di Boccia è una vera istituzione: prodotto dallo storico panificio Boccia di Ischia Porto, è un pane artigianale cotto a legna, caratterizzato da una crosta spessa e dorata e da una mollica compatta e profumata. Amato dagli ischitani per la sua capacità di conservarsi a lungo e per la sua versatilità, viene spesso utilizzato per accompagnare piatti robusti come il coniglio o per essere gustato semplicemente con olio extravergine e pomodori freschi.
E ancora le confetture fatte in casa, i formaggi di capra prodotti in piccole realtà agricole dell’interno, l’olio extravergine di oliva ottenuto da uliveti secolari e lavorato con tecniche tradizionali, e il miele locale, spesso aromatizzato con essenze spontanee dell’isola. Ma ecco quali sono i piatti da assaggiare sull'isola, frutto di queste produzioni d'eccellenza.
Simbolo assoluto della cucina dell’isola, il coniglio all’ischitana è molto più di un secondo piatto: è un rito familiare, spesso legato alla domenica o alle festività. Allevato nelle fosse, viene cucinato in tegami di terracotta e per tradizione nei forni a legna, con aglio, pomodorini, vino bianco secco, peperoncino e tanto basilico. È una preparazione che racconta la vocazione agricola e montana dell’interno dell’isola, dove i conigli vengono allevati nelle fosse scavate nella roccia.
Se il coniglio all’ischitana è il re dei secondi, il sugo che ne deriva è protagonista di un primo piatto succulento. Il ragù di coniglio, cotto lentamente con erbe aromatiche, viene usato per condire la pasta, che diventa così un primo piatto da festa, perfetto per iniziare un pranzo importante sull’isola. I formati sono vari: si va dagli spaghetti alle tagliatelle, passando per i bucatini, ma anche su formati corti come rigatoni.
Panino nato negli anni ’70 in un bar di Lacco Ameno, comune sulla parte nord-ovest dell'isola, la zingara è oggi un’icona dello street food ischitano. Si prepara con pane cafone leggermente tostato, farcito con prosciutto crudo, mozzarella fior di latte, pomodoro, lattuga e maionese. Gustoso, semplice e sapido, è il compagno ideale per un pranzo veloce dopo un tuffo o una gita in barca.
Versione isolana di un piatto che si ritrova in tutto il Sud, a Ischia la frittata di maccheroni assume una connotazione ancora più rustica. Viene preparata spesso con gli avanzi di pasta lunga condita con pomodoro e abbondante formaggio pecorino, poi fritta in padella fino a ottenere una crosta croccante fuori e un cuore morbido dentro. Spesso servita a fette come spuntino durante le escursioni.
leggermente diversa da quella napoletana, la versione ischitana della “minestra maritata” è più semplice e legata all’orto. A base di verdure di stagione — soprattutto cicoria, scarola, bietola — viene arricchita con pezzi di carne suina e spezie locali. È una preparazione invernale, spesso servita nei giorni di festa, che unisce i sapori della terra con quelli più robusti della carne.
Anche se Ischia è famosa per la carne di coniglio, il mare ha un ruolo centrale nella dieta isolana. Il pesce all’acqua pazza, preparato con pesce di giornata (spigola, orata, sarago) cotto in un fondo leggero di pomodorini, aglio, olio e prezzemolo, è uno dei piatti più diffusi nelle zone costiere, come Forio e Sant’Angelo. È una ricetta sobria che esalta la freschezza del pescato.
Malgrado si chiamino polpette di pane non sono certo un piatto vegetariano o vegano. Tipico cibo da strada ischitano, queste polpette vengono preparate con carne macinata, pane raffermo, formaggio, uova e aromi. Fritte e poi servite nel pane cafone, sono uno spuntino saporito e sostanzioso. Ogni famiglia ha la sua versione, con varianti che includono anche menta o prezzemolo selvatico.
La tradizione vinicola di Ischia affonda le radici nell’antichità, già in epoca greco-romana, e ancora oggi rappresenta una delle eccellenze del territorio. Il suolo vulcanico, ricco di minerali, e i terrazzamenti a picco sul mare creano le condizioni ideali per la così detta viticoltura eroica, condotta spesso a mano e in piccoli appezzamenti.
I vitigni autoctoni sono il cuore pulsante di questa produzione: il più celebre è senza dubbio il biancolella, un vino bianco fresco, floreale e sapido, perfetto in abbinamento ai piatti di mare dell’isola. Accanto a lui troviamo il forastera, altra varietà storica dell’isola, dal gusto delicato e agrumato, molto apprezzata per la sua versatilità a tavola. Tra i rossi, il piedirosso e il guarnaccia sono quelli più rappresentativi, spesso vinificati in purezza o in blend, dando vita a rossi morbidi ma strutturati, ideali per accompagnare le carni locali come il coniglio.
Molti dei vini di Ischia sono tutelati dalla denominazione Doc Ischia, istituita nel 1966, una delle prime in Italia. Oggi, numerose cantine portano avanti con orgoglio questa tradizione, con una produzione limitata ma di altissima qualità, che racconta il paesaggio, il lavoro e la cultura dell’isola in ogni sorso. Bere un vino ischitano significa assaporare la pietra, il sole e il vento del Tirreno.