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Pochi suoni e profumi sono soddisfacenti come quello del caffè che borbotta dentro la moka, un must immancabile nelle case di tutti gli italiani da quando il signor Bialetti ha ideato l’oggetto nel 1933, diventato molto più di una caffetteria ma una vera e propria icona di italianità celebrata persino al MoMa di New York.
Preparare il caffè usando la moka potrebbe sembrarti facilissimo, in realtà è un rito e una vera arte composta da diversi passaggi e accortezze, fondamentali da seguire per ottenere un caffè perfetto e senza errori. Lo sbaglio più comune? Ottenere il caffè che sa di bruciato, un retrogusto che rovina tutto il piacere di gustare la bevanda. Da che cosa deriva il caffè che sa di bruciato e come fare a evitarlo? Scopriamo insieme le cause di questo problema e, soprattutto, come risolverlo per goderti sempre un caffè dal gusto impeccabile.
1. La sovraestrazione

Una delle principali cause del caffè preparato con la moka che esce fuori col sapore di bruciato è una sovra estrazione scorretta che finisce per compromettere il gusto della bevanda. Che cosa vuol dire? La sovraestrazione è quel momento in cui l’acqua passa attraverso il caffè macinato: se questo passaggio è ostacolato il flusso d’acqua non percola in maniera omogenea e questo genera una scorretta estrazione del caffè. La sovraestrazione può essere causata anche dalla temperatura dell’acqua troppo elevata, da un’eccessiva dose di macinato nel filtro e da una pressatura del macinato troppo energica, motivo per cui è fondamentale imparare tutte le regole e i trucchi per usare la moka in modo corretto.
2. L’intensità della fiamma

Uno degli errori più comuni che portano al caffè che sa di bruciato è l’intensità della fiamma. Potrebbe venirti istintivo utilizzare una fiamma alta per velocizzare i tempi di preparazione, ma in realtà questo è nemico di un buon caffè: una fonte di calore troppo intensa può compromettere l’estrazione, bruciando la miscela e producendo un sapore amaro e sgradevole. La chiave per evitare il sapore di bruciato è mantenere una temperatura bassa, che sia controllata e costante.
3. La macchinetta del caffè è tenuta male

È un aspetto che spesso viene sottovalutato, ma per ottenere un caffè perfetto serve una moka tenuta bene: un’errata pulizia o la presenza di residui possono compromettere seriamente la qualità dell’estrazione, causando anche il fastidioso sapore di bruciato. Per evitarlo segui i nostri consigli per pulire la moka in modo corretto.
4. Conservazione scorretta della miscela

A volte il problema del caffè bruciato parte ancora prima della sua preparazione e deriva direttamente dalla miscela, o meglio da una sua conservazione scorretta: se la polvere non è riposta in un contenitore ermetico, lontano da luce, calore e umidità, potrebbe alterarsi e produrre sapori sgradevoli durante l’estrazione.
5. L'acqua utilizzata

Pensi che l’acqua non influisca minimamente sul sapore del caffè? Sbagliato, anche l’acqua incide sul risultato finale, non tanto per il suo sapore (ebbene sì, l’acqua può avere gusti diversi) ma anche e soprattutto per la sua composizione: se usi l’acqua del tuo rubinetto per esempio, ed è particolarmente calcarea senza che tu lo sappia, il gusto del caffè potrebbe finire per guastarsi. Per ridurre il problema usa acqua filtrata o in bottiglia con un residuo fisso equilibrato.
6. La macchinetta del caffè nuova

Se hai appena acquistato una moka nuova di zecca è molto probabile che il sapore di bruciato derivi proprio dal fatto che sono i primi utilizzi. Una delle principali regole di quando si inizia a usare una moka nuova, infatti, è darle un periodo di rodaggio, ovvero preparare qualche caffè "a vuoto" in modo che la macchina si impregna degli oli essenziali del caffè. Con l’utilizzo costante, noterai un progressivo miglioramento nella qualità dell’estrazione e la scomparsa di quello spiacevole sapore di bruciato (a patto di seguire anche gli altri consigli di questa guida).
7. Non hai mescolato il caffè

Un dettaglio spesso trascurato è il gesto di mescolare il caffè, non nella tazzina, dopo aver messo eventualmente lo zucchero, ma quando il liquido è ancora nella moka. È un gesto importante perché c'è differenza di densità tra il caffè che esce per primo e quello che esce per ultimo e proprio questo può creare squilibri nel gusto finale. Una corretta miscelazione, mentre il caffè è ancora dentro la moka, garantisce un’esperienza di degustazione uniforme e un sapore piacevole.