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30 Aprile 2025 17:07

“Incontrarlo mi ha cambiato la vita”: chi è Vincenzo Staiano, il “pizzaiolo del Papa”

La pizza preferita da Papa Francesco? La margherita: a dirlo è Vincenzo Staiano, chiamato anche "il pizzaiolo del Papa". Ecco cosa ci ha raccontato.

A cura di Enrico Esente
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La bella storia di Vincenzo Staiano, proprietario di una pizzeria (O Zi'Aniello) a Lettere, in provincia di Napoli, che è stato scelto come pizzaiolo ufficiale di Papa Francesco. Da un incontro nel 2016 in occasione della canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta è nata una "collaborazione" con il Pontefice a parecchie mense di carità che è durata fino a pochi mesi prima della sua scomparsa.

Il legame della gratitudine e la riscoperta dell'amore verso il prossimo

"Tutto è iniziato una mattina del 2016 – racconta Vincenzo Staiano – quando di buon mattino ho ricevuto una telefonata dal Vaticano che mi chiedeva se, in occasione della canonizzazione di Madre Teresa, avessi potuto sfornare pizze per i senzatetto, a Roma. Non ci ho pensato due volte a dire di sì e subito mi sono adoperato per far allestire l'Aula Paolo VI con cinque forni a legna". Il pizzaiolo di Lettere spiega di essere sempre stato un uomo di chiesa tanto da aver avuto un rapporto speciale con le suore di Calcutta di Napoli. È proprio grazie a quel legame che è stato chiamato dal Vaticano il 4 settembre del 2016.

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"Io e il mio staff abbiamo sfornato pizze per oltre duemila poveri invitati da Papa Francesco – spiega Staiano – una volta terminato l'evento, il Santo Padre è venuto personalmente da me per ringraziarmi per quello che stavo facendo. In quell'incontro c'è stata una frase che mi ha cambiato la vitavai avanti che con te c'è il tuo Papa – Da lì gli sono sempre stato vicino in ogni occasione del genere e non posso che sentirmi onorato per quanto mi è successo".

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Vincenzo Staiano ci spiega di sentire Papa Francesco come un dono personale e che dopo la sua morte e il suo funerale (a cui ha partecipato) si sente di cattivo umore. Il pizzaiolo di Lettere ha poi raccontato che dopo la canonizzazione di Madre Teresa nel 2016, partecipare alle mense per i poveri con il Papa è diventata un'azione ordinaria. "I forni che avevamo fatto mettere a San Pietro poi li abbiamo portati a Norcia per il terremoto, a Lourdes per gli ammalati e di nuovo a Roma per la giornata nazionale dei bambini indetta proprio dal Pontefice".

Sempre presente al compleanno del Pontefice

Il pizzaiolo ha raccontato di aver organizzato ogni anno, il 17 dicembre, la festa di compleanno del Papa a cui partecipano tanti bambini assistiti dal Dispensario pediatrico di Santa Marta. "Oltre ai forni – racconta emozionato Staiano – portavo da Lettere una candelina da mettere sulla torta per farla soffiare al Papa. Dopo la sua festa prendevo quella stessa candela e, mentre ritornavo a casa, facevo una piccola pausa a Pompei per accenderla davanti alla Madonna del Rosario sull'altare maggiore dove pregavo per Francesco. Il fatto che ora non c'è più mi fa commuovere tanto". 

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Alla domanda su una possibile pizza dedicata a Francesco nel menu della sua pizzeria, Staiano ci ha risposto che non lo ha fatto e non lo farà mai. "Il Santo Padre amava la pizza più semplice, la Margherita e mi ha detto che la mangiava spesso anche a Buenos Aires – racconta Staiano – Io grazie a lui ho iniziato a guardarmi dentro e ho deciso di fare del bene a chi è in difficoltà. Non utilizzerò questa storia per fare cassa e tanto meno non metterò una pizza che si chiami "Papa Francesco" nel menu del mio ristorante, la pizza dedicata a lui è e sarà proprio la sua preferita: la Margherita".  

L'incontro più recente è stato a Santa Marta dove Vincenzo ha visto il Santo Padre per l'ultima volta."Voglio ricordarlo con immensa gioia. È stato il Pontefice del coraggio e gli sarò per sempre fedele".

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