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9 Gennaio 2024 11:06

Non saltare la colazione e cena presto: i consigli della scienza per vivere più a lungo

Non saltare mai la colazione e mangia prima delle 21:00. Questi i suggerimenti emersi da una ricerca pubblicata su Nature per vivere più a lungo e in salute.

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Non conta solo cosa mangiamo, conta anche a che ora mangiamo. Secondo una ricerca di Nature Communications mangiare presto aiuta la salute cardiovascolare e non solo: ci permette di vivere più a lungo e meglio. Per migliorare la propria condizione non bisogna mai saltare la colazione ed è preferibile cenare a inizio serata per salvaguardare lo status del nostro cuore e del nostro cervello. Vediamo nel dettaglio cosa dice questa ricerca.

Gli orari dei pasti contano

La corretta gestione dei pasti non solo riguarda la preparazione del cibo, ma anche il momento in cui viene consumato, svolgendo un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Questo secondo la ricerca di Nature che consiglia di gestire al meglio "I momenti giornalieri in cui introduciamo cibo nell'organismo, alternati ai periodi di digiuno tra un pasto e l'altro, hanno infatti un effetto di regolazione sui ritmi circadiani indispensabile per mantenere le corrette funzioni metaboliche, come la regolazione della pressione sanguigna" come riporta la rivista Focus.

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Mangiare presto, sia a pranzo sia a cena, sembra essere un fattore correlato a un migliore stato di salute cardiovascolare, influenzando varie fasi della nostra vita. Gli scienziati hanno escluso diversi fattori che potrebbero compromettere la salute cardiovascolare, come la qualità dell'alimentazione, lo stile di vita e le abitudini del sonno, durante l'esperimento, arrivando così a queste importanti conclusioni. Mangiare presto sembra offrire una protezione contro le malattie cardiovascolari legate alla circolazione sanguigna.

Saltare la colazione potrebbe portare a un aumento del rischio cardiovascolare del 6% per ogni ora di ritardo nel pasto. Mangiare la sera tardi (dopo le 9) aumenta i rischi di eventi cerebrovascolari, come gli ictus, del 28%. La percentuale è per giunta sessista: nelle donne l'incidenza è più alta che negli uomini.

I ricercatori chiedono dunque di non trascurare la colazione e di abituarsi a mangiare presto anche per mantenere una pausa più lunga tra l'ultimo pasto della sera e il primo del mattino: questo digiuno porterebbe infatti ad impatti positivi sulla salute cardiovascolare. È un po' lo stesso concetto del "digiuno intermittente", tanto in voga negli ultimi anni.

Lo studio non è conclusivo e sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati ma i primi temi emersi indicano chiaramente la correlazione tra gli orari dei pasti e la salute del cuore e del cervello.

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Quello che i piatti non dicono
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