
Il Natale si avvicina e, mentre ti muovi tra regali, liste dell’ultimo minuto e una dispensa che si riempie sempre più, c’è un angolo di mondo in cui questa festa assume un sapore completamente diverso. Parliamo del Giappone, un Paese che negli ultimi anni ha visto il turismo esplodere come mai prima, attirando viaggiatori da ogni parte del globo. Merito non solo dell’immaginario pop fatto di anime e manga, ma soprattutto della sua cucina, capace di conquistare palati e affascinare chiunque la incontri.

Lo dimostra la diffusione capillare dei ristoranti giapponesi, un fenomeno che in Italia trova terreno particolarmente fertile, trasformando la nostra Penisola in uno dei teatri privilegiati della sua enorme popolarità. Ormai sono tante le persone affascinate da questa cultura che unisce modernità e delicatezza e talvolta anche sfarzo. Così è anche per il Natale.
Avresti mai pensato che, pur non essendo un Paese avvezzo alle celebrazioni religiose cattoliche, il periodo natalizio è invece molto sentito qui? Se resti insieme a noi, ti sveleremo qualche chicca particolare che devi assolutamente conoscere e, chissà, che dopo non voglia cimentarti in un viaggio nel Paese nipponico proprio in questo periodo.
Il Natale degli innamorati
Troppo facile prenotare una vacanza in Giappone tra marzo e aprile, lì c'è la fioritura dei ciliegi ed è considerato il periodo più bello per visitarlo. Ma se ti avventuri per le strade di Tokyo e Osaka durante le settimane natalizie, scoprirai un’atmosfera completamente diversa, lontana dai nostri presepi, dai pranzi in famiglia e dai cenoni interminabili. Qui il Natale prende vita grazie ai grattacieli che brillano come gigantesche decorazioni, agli abeti monumentali piazzati nei parchi e nei punti nevralgici delle città e alle vetrine decorate con una precisione quasi maniacale.

C'è un piccolo disclaimer da fare: dopo il 25 dicembre sostanzialmente il Natale giapponese si "dissolve" completamente. Persino la cena della Vigilia assume un carattere molto diverso dal nostro: più che un momento familiare, è un appuntamento romantico, un’occasione per stare con la persona che ami e regalarsi una serata insieme, proprio come faremmo per San Valentino. Una festa che cambia forma, ma non per questo perde fascino.
L'autentica cucina "washoku" tipica del periodo natalizio
Accanto al lato più pop della festa, resta indissolubile la cucina autentica (washoku), quella che scalda l'inverno giapponese. Durante il periodo natalizio ci sono alcuni piatti tipici che rubano totalmente la scena. Non si poteva non partire dal ramen, il cibo invernale per eccellenza. Probabilmente saprai già che si tratta di una ciotolona di brodo ricco di miso, dashi, sakè, uova, carne di pollo, maiale o manzo a seconda della disponibilità e una generosa porzione di noodles. Sostanzialmente questo piatto è un vero concentrato di umami che ti riscalda corpo e cuore, come si direbbe oggi al tempo di Instagram.
Non ci dimentichiamo del chashu, ossia delle fette di carne di maiale marinate nella salsa di soia e spezie e cotte a fuoco lento. Oltre a essere un "topping" perfetto per il ramen, molto spesso di servono anche come portata principale, soprattutto durante i mesi freddi dell'anno.

Un'altra pietanza tipica del periodo natalizio in Giappone è sicuramente l'oden. Si tratta di uno stufato che viene preparato con una grande varietà di ingredienti che si cuociono lentamente per tanto tempo. È composto da un brodo caldo fatto con il dashi, radici, tofu, uova, carne, zucca, patate, daikon e funghi shitake. Si serve in un pentolone chiamato "nabe" che si mette al centro della tavola, dove tutti i commensali poi prendono la loro quantità. Sicuramente uno di quei piatti che, oltre a scaldare nelle giornate fredde, crea armonia e convivialità in famiglia.

Altra portata tipica del Natale giapponese sono le melanzane al miso. Sappiamo bene che non si tratta di una verdura stagionale, ma in patria ne vanno ghiotti in questo periodo. Si tratta di melanzane tagliate a rondelle e poi rosolate in olio per pochi minuti. Terminato questo processo si prepara, una laccatura con una salsa fatta con un cucchiaino di miso disciolto in acqua, sakè e zucchero. Una volta "lucidate", la cottura va terminata ancora per qualche minuto fino a che il condimento non sarà addensato. Il gusto è chiaramente umami con note dolci che sembrano definitivamente preparare lo stomaco per il dessert finale.

E arrivati proprio qui, tra tutti i cibi natalizi non possiamo lasciare fuori la gigantesca "Kurisumasu keeki– Christmas cake", ossia la celebre torta di Natale giapponese. La pasticceria nipponica è un argomento molto discusso nel mondo della gastronomia. La cura per i dettagli, l'uso ridotto dello zucchero, le forme geometriche ricercate, rendono i dolci nipponici perfetti per l'alta cucina. La kurisumasu keeki è altrettanto perfetta per il Natale: bianca, soffice, decorata con panna e fragole, praticamente il dolce che ogni giapponese ama. Nella fattispecie, servita in questa circostanza, racconta l’idea più tenera del Natale nipponico.