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27 Novembre 2024 15:00

Cosa si beve nel mondo a Natale? 9 bevande calde (e non solo) tipicamente natalizie

Cosa c’è di più confortevole, durante le feste natalizie, di sorseggiare una calda, zuccherosa e spesso alcolica bevanda calda? Niente come queste particolari bibite scaldano merende, passeggiate e colazioni nel periodo di Natale: ecco le 9 più particolari del mondo, dal mitico vin brulè dal gusto speziato fino all’eggnog a base di latte, uova e rum.

A cura di Martina De Angelis
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Natale, tempo di luci e regali, di pranzi e cene di famiglia, serate davanti al camino e lunghe passeggiate tra i mercatini. E cosa c’è di meglio, in questi momenti, del condividere una calda, dolce bevanda dai sapori natalizi? Sono tantissimi i drink da sorseggiare nel periodo di Natale, alternative alla classica cioccolata calda o al tè che sanno di spezie, che sono più o meno dolci e, spesso, con una componente alcolica. Alcuni, pur non essendo nati in Italia, sono diventati parti della nostra tradizione, mentre altre sono delle specialità nei loro paesi d’origine: partiamo insieme per un viaggio tra le bevande calde di Natale più gustose e particolari del mondo.

1. Vin brulè

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In tedesco si chiama glühwein, in francese vin chaud, in inglese mulled wine, nel nostro paese è il mitico vin brulè: in qualsiasi modo lo chiami non cambia la bontà di questo vino aromatico diventato un vero simbolo del Natale, soprattutto perché è tipico berlo durante le visite ai mercatini natalizi. È una bevanda speziata che si prepara a partire dal vino rosso riscaldato, al quale si aggiungono zucchero, cannella, chiodi garofano e agrumi, ed è molto antica: sembra che fosse già preparata nell’Antica Roma, per poi diffondersi nel Medioevo soprattutto nel nord Italia e nel nord Europa. Ancora oggi, in questi territori, si consuma durante l’Avvento, in giro per fiere e mercati oppure davanti al camino, perché è molto facile anche prepararlo in caso.

2. Eggnog

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Se in Italia, e più in generale in Europa, Natale vuol dire vin brulè, nei paesi anglofoni l’equivalente è l’eggnog: è la bevanda più amata, preparata e bevuta delle festività natalizie negli Stati Uniti d’America, in Canada e in Inghilterra. L’eggnog è nato a Londra nel 1700 grazie agli esperimenti del barista Carl Joannessons, inventore di questa bevanda bollentea base di latte, uova, noce moscata o cannella, caramello e rum, brandy o whisky, ma si trova anche senza l’aggiunta del distillato in una versione analcolica adatta a chi non ama l’alcool. Facile da preparare anche in casa, si beve sia calda che fredda e ha una consistenza simile alle creme di whisky, una delle caratteristiche che lo differenziano dallo zabaione, con cui spesso viene confuso.

3. Grog

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Caldo, semplice ma saporito e decisamente alcolico: il grog è una bevanda davvero unica, nata tra i marinai della Marina Britannica nel XVIII secolo che lo bevevano sulle navi per combattere il freddo. Il suo nome particolare viene dal vice ammiraglio della Royal Navy che per primo ha introdotto la bevanda, Edward Vernor detto “Old Grog”: inizialmente la realizzò unendo l’acqua a vino o birra presenti sulle navi, poi dopo la conquista della Giamaica nel 1655, patria del rum, quest'ultimo andrò a sostituirli. Il grog moderno si prepara quindi con rum e acqua, mescolati con zucchero di canna e succo di limone, anche se qualcuno aggiunge un po’ di succo di pera e una fetta di pera al suo interno, e zucchero a piacere dopo aver mescolato tutto. Oggi è molto comune trovare il grog in molti mercati natalizi europei, in particolare quelli della Germania.

4. Glögg

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Spostiamoci ancora più a nord per incontrare tutto il gusto del glögg, una particolare bevanda alcolica calda tipica dei Paesi scandinavi, in particolare della Svezia ma non solo (in Finlandia si chiama glögi e in Norvegia si chiama gløgg). È molto simile al vin brulè ma ancora più speziata e dalla preparazione leggermente diversa che prevede un mix di vino rosso, cannella, zenzero fresco, chiodi di garofano, scorzetta di limone e una punta di grappa. Si trova in vendita in bottiglie già confezionate oppure si prepara in casa, in entrambi i casi è impossibile non trovarlo sulla tavola delle feste natalizie.

5. Sidro caldo

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Natale in Gran Bretagna vuol dire non solo eggnog ma anche mulled cider, o in italiano sidro caldo: è una bevanda invernale dolce, da bere rigorosamente calda e in tazza durante la cerimonia tradizionale del Wassailing, ovvero l’andare di casa in casa cantando i canti natalizi. La base è il sidro di mele, una tipica preparazione britannica, che viene impreziosito con varie spezie, in particolare cannella, chiodi di garofano e zenzero, e in alcuni casi con vaniglia, zucchero, whisky o brandy. Le varianti di sidro caldo sono tantissime e cambiano da una regione all’altra della Gran Bretagna, spesso addirittura da paese in paese.

6. Salep

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Una delle bevande calde più particolari arriva dalla Turchia e si chiama salep: è un latte denso e leggermente schiumoso in superficie a base di farina di orchidee selvatiche (detta salep, da cui il drink prende il nome), zucchero e cannella. Il sapore è dolce, paragonabile a quello della vaniglia, ma molto meno accentuato, con note speziate che lo rendono perfetto per il periodo di Natale, anche se in realtà è talmente amato in Turchia che si trova sempre, consumato un po’ come noi consumiamo il cappuccino.

7. Sujeonggwa

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Negli inverni dell’est asiatico, in particolare in Corea ma non solo, la bevanda must del periodo è il sujeonggwa, una sorta di punch alla frutta preparato con frutta secca, cachi essiccati, zenzero e cannella. Prepararlo in casa è molto semplice, devi solo far sobbollire zenzero a fette e cannella per un paio di ore nell'acqua, dolcificata successivamente con zucchero o miele. Alla bevanda si aggiungono quindi dei cachi essiccati a pezzetti, che vengono lasciati a bagno finché non si ammorbidiscono. In origine il sujeonggwa era una bevanda invernale che si consumava soltanto al Capodanno lunare, oggi invece è la bevanda di tutte le occasioni importanti, anche feste come i matrimoni.

8. Atole e champurrado

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La bevanda calda per eccellenza delle feste natalizie in Messico è l’atole, una preparazione particolarissima a base di panela, ovvero lo zucchero di canna non raffinato, masa, una sorta di amido o farina di mais cotto, cannella in stecche, vaniglia e acqua. Di solito si prepara liquido, da bere proprio come una bevanda, ma esiste anche una versione più corposa che, come consistenza, ricorda il porridge. Se all’atole viene aggiunto del cioccolato caldo prende il nome di champurrado.

9. Sorrel wine

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Concludiamo il nostro viaggio nella bella e soleggiata Giamaica, dove il Natale ha il gusto del sorrel wine. Si tratta di una sorta di vin brulè versione giamaicana, preparato a partire dalle bacche di sorrel (una pianta locale molto diffusa sull’isola) a cui si aggiungono spezie come chiodi di garofano e zenzero e l’immancabile rum, in questo caso bianco in modo che si veda bene il colore vivido rosso rubino dato dalle bacche in infusione. Non si beve caldo ma freddo, ma ha senso per un paese dove il Natale si celebra in spiaggia!

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