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5 Marzo 2021 11:38

Masterchef Italia, la sfida finale: Aquila è il re della decima edizione

Un vincitore che si è ampiamente meritato il podio, Francesco Aquila: si conclude così la decima edizione di Masterchef Italia 10, una delle più interessanti e combattute del format. Eliminato Monir con lo Skill test, a presentare i menu in giacca bianca sono Antonio, Irene ed Aquila: ecco com'è andata.

A cura di Redazione Cucina
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Un'edizione decisamente superiore alle altre, grazie a concorrenti a nostro avviso più preparati e attenti: meno polemiche, qualche lacrima in più, tanti bei sogni da realizzare. La serata finale di Masterchef Italia 10 ha visto una lotta all'ultimo piatto per decretare il vincitore: ed è Francesco Aquila a salire sul gradino più alto del podio. Si è conclusa da pochissimo la decima edizione di Masterchef Italia 10 e già ne sentiamo la mancanza.

Lo Skill test di giudici e ospiti

La prima puntata si apre con un messaggio da parte dei tre giudici ai concorrenti che si sfidano per un posto nell'olimpo del programma e poi via subito allo Skill test organizzato a step. Nel primo dei 3 step i 4 concorrenti rimasti devono cucinare contemporaneamente ai giudici, negli altri due step invece devono "seguire" degli ospiti di eccezione. Il primo piatto da rifare "live" è un piatto pensato dai tre giudici e cucinato a staffetta: Cannavacciuolo crea il primo elemento, la sua celebre salsa all'aglio, Barbieri il secondo con una mousse, Locatelli il terzo, completando il piatto con la sogliola. I concorrenti devono cucinare contemporaneamente ai tre giudici: è Irene a conquistarsi per prima la finalissima e l'ambito grembiule bianco con il suo nome.

Il secondo step prevede il primo ospite d'eccezione: si tratta di Chicco Cerea, accompagnato dal fratello Bobo che poi lascia la sala. Due chef che conducono un vero e proprio tempio della cucina d'autore italiana, Da Vittorio a Brusaporto, uno di quei posti che solo a nominarli trema la voce. Con Enrico "Chicco" Cerea i concorrenti devono cucinare il suo Merluzzo Alaska con maionese alle erbe e Cuore di lattuga alla ‘Nduja, cercando di stare il più possibile al passo. Ma, a un certo punto della preparazione, i 3 giudici sollevano un muro che separa lo chef Cerea dagli aspiranti chef,  che devono concludere il piatto seguendo il loro istinto, senza poter vedere gli ultimi passaggi, ma potendoli semplicemente ascoltare. Questa volta è Aquila a conquistare la giacca.

Un risultato ampiamente previsto, quello dei primi due step: la sfida cruciale arriva adesso, quando Antonio, concorrente "promesso" alla finale fin dalle selezioni, deve sfidare Monir, il vero outsider della decima edizione del talent show culinario. A cucinare con loro e "davanti" a loro stavolta c'è lo chef numero uno al mondo nella classifica The World's 50 Best Restaurants e tre Stelle Michelin con il suo Mirazur: Mauro Colagreco. Piatti incredibili, quelli dello chef sudamericano naturalizzato francese, ma con origini abruzzesi, vecchia conoscenza di Masterchef: Monir deve cucinare la rosa di pesce agli agrumi con brodo agli agrumi, un piatto dove le gelatine la fanno da padrone, mentre Antonio, deve cucinare Dark Side of the moon, un piatto nero che nasconde un pesce San Pietro, molto tecnico e complesso. La sfida è davvero difficile e per un attimo tutto il pubblico pensa che sì, davvero l'outsider ce la può fare a conquistare la finalissima: ma alla fine è Antonio a ottenere la giacca, com'è giusto che sia. Monir esce di scena con un bellissimo discorso sul valore dell'immigrazione e del mutliculturalismo, fra le lacrime di Locatelli che sul suo grembiule aveva apposto la firma, vedendoci lungo fin da subito: lo chef gli regala anche la giacca col suo nome. E tutti a casa asciugano le lacrime.

La finalissima: i menu di Irene, Aquila e Antonio

Eccoci dunque alla finalissima, la puntata che decreta il vincitore di questa edizione. Il livello è altissimo e nessuno può prevedere cosa succederà: Irene, Aquila e Antonio hanno le stesse chance di vincere. Naturalmente la puntata si apre con l'arrivo dei sostenitori, gli ex concorrenti, e dei parenti dei finalisti, poi è la volta della presentazione del menu.

Il menu di Francesco Aquila si chiama "My Way – La mia strada dall'infanzia ad oggi di Aquila": i piatti sono Tavola pronta, La Nina la Pinta e la Santa Maria, Finestra sul sogno n’capriata di Wagyu, Scarcedda n’uovo. Poi c'è Antonio, con il suo "Il viaggio dentro di me": My Dark Side, La domenica in Irpinia di un novarese, Dedicato al piccioncino di nonna Emma, La mia torta co' bischeri. Infine il "Menù Fuori di testa" di Irene: Cosce di Pescora, Crudo 100%, Tripudio, Pampapato. Tre menu interessanti, fra cui il più audace è sicuramente quello di Irene, che annuncia 4 portate in cui saranno i giudici a decidere cos'è salto e cos'è dolce.

La serata scorre via veloce, le due ore e mezza concesse ai concorrenti per cucinare sembrano 20 minuti, e ci ritroviamo con una sfilza di portate belle e complesse, alcune delle quali forse anche un po' troppo azzardate. Menzione per Antonio che tenta un menu "tutto passione" dopo essere stato criticato per tutta l'edizione a causa della sua freddezza, ma soprattutto a Irene che porta piatti bellissimi, complessi e forse anche un po' troppo rischiosi: in alcuni di questi, infatti, sbaglia l'equilibrio delle componenti, mettendo in grande difficoltà i giudici. Alla fine, a conquistare cuori, palati e podio è Francesco Aquila che, tra mille difficoltà, ha fatto un percorso incredibile a Masterchef Italia 10, passando da una sorta di macchietta delle prime puntate a un vero e proprio cuoco, creativo, sensibile e determinato, come uno chef deve essere. E così, fra le sue lacrime e i festeggiamenti, si conclude la decima edizione del format di Endemol: all'anno prossimo.

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Quello che i piatti non dicono
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