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18 Settembre 2020 15:00

L’enciclopedia Michelin: la storia dei migliori ristoranti al mondo in un libro

Una sorta di enciclopedia dell'alta cucina scritto da Maurizio Campiverdi, un uomo che negli ultimi 60 anni ha mangiato alla tavola di quasi tutti i migliori ristoranti al mondo. Dal 1933 a oggi, un viaggio attraverso tutto il pianeta insieme alla Guida Michelin, assaggiando piatti e sapori, provando emozioni e incontrando culture diverse.

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La storia dei 3 Stelle Michelin raccontata in un libro, una sorta di enciclopedia dell’alta ristorazione mondiale. Il volume di ben 720 pagine, edito da Maretti, racchiude tutti i 286 ristoranti tristellati premiati dal 1933 a oggi. La presentazione, a Roma, dell’autore Maurizio Campiverdi, fondatore di Bologna San Luca e membro dell’Accademia Italiana di Cucina.

Un nome d’arte e 60 anni di viaggio

Campiverdi li ha girati tutti – o quasi – i 3 Stelle nel mondo nei suoi 60 anni di viaggi, prenotando col nome d’arte di Maurice von Greenfields, lo stesso con cui ha firmato l’enciclopedia. Nel volume racconta gli esordi di chef importantissimi per l’alta ristorazione, racconta l’evoluzione che la cucina ha avuto in questi decenni e l’impatto economico che il premio della Guida Rossa ha avuto nelle città dei cuochi, non solo nei ristoranti: "Le Stelle Michelin sono un volano insostituibile per gli incassi e la gloria. Per questo sono sempre protagoniste e importanti" ha spiegato Campiverdi all’Ansa. Nonostante sia italianissimo per lui non è l’Italia la nazione con più cultura gastronomica perché "in nessuna altra città al mondo esiste un rapporto così importante e duraturo con la cultura gastronomica come a Parigi, dove vi sono i cinque ristoranti tristellati con oltre due secoli di vita"; il riferimento è a La Tour d'Argent, Procope, Le Grand Véfour, Cafè Voltaire e Ledoyen.

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Lo stesso autore ammette candidamente che la Guida Michelin "continua a essere una premiazione franconcentrica" e sottolinea come ci siano ancora poche donne al vertice delle premiazioni ma che, su questo punto, l’Italia se la cava alla grandissima.

Secondo Campiverdi è molto importante la svolta democratica che hanno scelto tanti grandi chef, aprendo ristoranti in cui si può mangiare benissimo spendendo di meno, o ancora meglio, togliendo ingredienti come caviale e tartufo e ottenendo ugualmente risultati straordinari, senza intaccare le casse dei ristoratori e dei clienti.

L'Enciclopedia dell'alta ristorazione mondiale, raccoglie la storia dei 286 ristoranti tristellati, selezionati dalla celebre Guida Michelin dal 1933 a oggi. Ciascun tristellato viene accompagnato da una scheda descrittiva frutto della conoscenza diretta dello stesso Campiverdi, che ha visitato in prima persona 194 dei 286 ristoranti tristellati suddivisi per aree geografiche: Parigi (33), Francia (69), Italia (16), Germania (21), Spagna (16), Inghilterra (11), Resto d'Europa (23), Stati Uniti D'America (22), Asia (22), Giappone (53).

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Quello che i piatti non dicono
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