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11 Settembre 2023 12:17

Il maiorchino e il suo gioco entrano a far parte del registro delle Buone pratiche Unesco

Una gara che si svolge nel piccolo comune di Novara di Sicilia è entrata a far parte del Registro delle Buone pratiche dell'Unesco: ecco cos'è il maiorchino e come si svolge la competizione che prevedere di far rotolare grandi forme di formaggio per strada.

A cura di Redazione Cucina
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Foto di Circolo Sportivo Olimpia "Il Maiorchino"

Un gioco in cui si fanno rotolare enormi forme di formaggio per strada: è il gioco del maiorchino, pregiato formaggio pecorino siciliano prodotto soprattutto a Novara di Sicilia, nel Messinese. L'antica gara e il suo protagonisti sono stati iscritti infatti nel registro delle Buone pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, dopo un iter avviato a dicembre 2022, che si è concluso qualche giorno fa, quando il  Circolo sportivo Olimpia Il Maiorchino, insieme all’amministrazione comunale e alla Pro Loco di Novara di Sicilia, hanno ricevuto il riconoscimento al ministero della Cultura.

Cos'è il maiorchino e come si svolge la gara

Novara di Sicilia è un piccolo comune della provincia di Messina, situata nella cosiddetta "Sicilia Lombarda", tutti quei territori dove si parla il gallo-italico, eredita dell'epoca normanna. In questo comune – ma anche nei territori di Mazzarrà Sant'Andrea, Basicò, Tripi, Fondachelli Fantina, Montalbano Elicona e Santa Lucia del Mela – si produce il maiorchino, un formaggio a pasta dura, a base di latte di pecora, realizzato ancora con tecniche esclusivamente artigianali. La gara che vede come protagoniste le grandi forme di maiorchino, che qui maiorchea, risalirebbe al Seicento, quando i ricchi latifondisti locali giocavano tra di loro con il lancio di queste forme di formaggio di pecora prodotto dai pastori dei propri appezzamenti.

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La gara si svolge fra gennaio e febbraio, ma si concludono molto più in là, a volte anche dopo Pasqua: l’anno scorso il torneo ha visto la partecipazione di ben 24 squadre, ognuna composta da 3 persone, che si sfidavano ogni week end fino alla gara finale. Strumento fondamentale per far rotolare le forme è il mazzacorto, un laccio da avvolgere attorno la circonferenza del maiorchino. Per le gare normali si gioca con forme che pesano fra i 7 e gli 8 kg, mentre le finali si disputano con forme da 11-12: le forme di maiorchino, infatti, possono arrivare anche a 15 kg. La pro loco locale ha dichiarato di usare dalle 35 alle 40 forme di formaggio per una media di nove chili ciascuna: il formaggio viene in parte venduto durante la sagra, che si svolge solitamente intorno al 25 aprile, in parte destinato alle vendite al dettaglio.

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L'iscrizione nel registro delle Buone pratiche Unesco

Il percorso di candidatura che ha portato il maiorchino a essere iscritto nel registro delle Buone pratiche Unesco si è concluso il 3 dicembre 2022 a Rabat, in Marocco: nei giorni scorsi è arrivato il riconoscimento ufficiale e definitivo del ministero della Cultura. "Siamo orgogliosi di aver portato in alto il nome della nostra terra salvaguardando un gioco tradizionale ripreso a partire dal 1987 – ha raccontato Angelo Di Pietro, presidente dell’associazione Olimpia Il Maiorchino da 22 anni. A Rabat, in particolare, c'è stato il riconoscimento della rete dei giochi tradizionali del "Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada" come patrimonio dell'Umanità, iscrivendo nel registro delle buone pratiche di salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale tutti i giochi delle comunità ludiche tradizionali italiane che da oltre trent’anni fanno parte delle pratiche proposte all’interno del Festival, fra i quali anche il lancio del maiorchino di Novara di Sicilia.

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