video suggerito
video suggerito
10 Dicembre 2025 15:00

I vini migliori da abbinare al tuo menù di Natale

Scopri i migliori vini da abbinare ad antipasti, primi e secondi di carne, per rendere il pranzo di Natale un'occasione indimenticabile.

0
Immagine

Il pranzo di Natale è uno dei momenti più attesi dell’anno: la tavola si riempie di piatti tradizionali, profumi avvolgenti e convivialità. Ogni portata racconta una storia familiare e, proprio per questo, merita di essere valorizzata con il giusto abbinamento enologico. Il vino, infatti, non è un semplice accompagnamento, ma diventa parte integrante dell’esperienza gastronomica, capace di esaltare i sapori e di scandire il ritmo del pranzo.

Oggi ti guideremo passo passo nella scelta della bottiglia giusta, seguendo le portate e offrendo suggerimenti mirati per rendere il pranzo natalizio ancora più memorabile.

Vini per gli antipasti di carne

Gli antipasti di Natale aprono il banchetto con piatti sfiziosi e scenografici: dal panettone gastronomico farcito ai fagottini di mortadella, dai cestini di prosciutto crudo ai profiteroles salati. Preparazioni ricche e spesso cremose, che richiedono vini freschi e vivaci per bilanciare la grassezza e stimolare il palato.

Immagine

Uno Spumante Alta Langa Docg Brut, prodotto con Metodo Classico (cioè la stessa tecnica usata per lo Champagne), elegante e versatile, rappresenta un’opzione perfetta; chi desidera un tocco internazionale può puntare su un Champagne Brut Non Vintage, mentre un Franciacorta Docg Brut offre raffinatezza tutta italiana. Anche un Prosecco di Valdobbiadene Superiore Docg Brut, con le sue note fruttate e floreali, si sposa bene con i salumi.

Immagine

Per chi ama la tradizione emiliana, un Lambrusco di Sorbara Doc, fresco, brioso ed elegante, o un vino rifermentato prodotto con metodo ancestrale, aggiungono un tocco originale e sorprendente.

Vini per i primi piatti di carne

I primi piatti natalizi, ricchi e saporiti, richiedono vini capaci di bilanciare struttura e intensità. Tortellini passatelli in brodo di cappone trovano un abbinamento intramontabile nel Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, che con le sue bollicine leggere pulisce e rinfresca il palato.

Immagine

Se preferisci servire i tortellini con burro e salvia, ti consigliamo un Lugana Doc, fresco e minerale, in grado di accompagnare la pasta ripiena senza coprirne i sapori. Con lasagne alla bolognese, cannelloni gratinati e primi al ragù di carne, la scelta vira decisamente verso i rossi: un Sangiovese di Romagna Superiore Doc o una Barbera d’Asti Docg offrono equilibrio e intensità.

Nebbiolo Doc e Barbera d’Asti Docg aggiungono profondità a piatti regionali come casoncelli o agnolotti del plin, mentre un Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Doc, leggero e snello, o un Gutturnio Superiore Doc, rosso frizzante tipico dell’Emilia, esaltano il ragù delle lasagne.

Immagine

Per piatti più ricchi e scenografici, come il timballo di tortellini o le crespelle al prosciutto, puoi optare per rossi morbidi e fruttati come un Merlot Venezia Giulia Igp o un Gutturnio fermo Doc. Infine, Montepulciano d’Abruzzo Doc e Negroamaro Salento Igp garantiscono corpo e complessità a chi ama i vini regionali più intensi e strutturati.

Vini per i secondi piatti di carne

Il culmine del pranzo natalizio è rappresentato dai secondi, che richiedono abbinamenti con vini più strutturati. Con arrosti di vitello o cappone ripieno, un Amarone della Valpolicella Docg è una scelta sontuosa, mentre un Brunello di Montalcino Docg offre eleganza e note speziate.

Immagine

Per preparazioni più delicate, come il vitello tonnato, puoi invece portare in tavola vini freschi e aciduli: una vivace e fruttata Freisa d'Asti Doc oppure un Lagrein Kretzer Doc contrastano l’untuosità della salsa, mentre un bianco strutturato come un Roero Arneis aggiunge un finale amarognolo intrigante.

Con il tacchino ripieno, un Pinot Nero dell’Alto Adige garantisce freschezza ed eleganza. Se opti invece per piatti complessi, come il filetto alla Wellington, allora avrai bisogno di rossi intensi e complessi, come un Barolo Docg, vino rosso elegante di grande carattere.

Immagine

Per il polpettone al forno, invece, puoi scegliere vini più immediati e avvolgenti, dalla spiccata morbidezza, come un'elegante Barbera d'Alba Doc o un Merlot Venezia Giulia Igp.

Non tralasciamo i contorni di verdure

I contorni natalizi, pur non essendo protagonisti, meritano la giusta dose di attenzione: con patate arrosto o purè, il vino che hai scelto per il secondo piatto continuerà a svolgere egregiamente il suo ruolo.

Immagine

Se il menu prevede invece insalate crude, come valeriana con melograno e noci, oppure finocchi con arance, un bianco fresco e minerale di media acidità, come un Vermentino di Sardegna Doc, ti aiuterà a creare un piacevole contrasto. Per verdure arrostite e ricche di aromi, come cavolfiore al forno, oppure carote al forno, ti consigliamo di mantenere la coerenza aromatica con il vino rosso già servito.

Qualche accortezza in più: progressione dei vini e temperature di servizio

La progressione enologica del pranzo dovrebbe seguire una logica precisa:

  • bollicine leggere per gli antipasti
  • bianchi freschi, rosé eleganti o rossi di media struttura per i primi
  • rossi corposi per i secondi.

La temperatura di servizio è fondamentale: servire il vino alla giusta temperatura ti permette di apprezzarne al meglio i profumi.

  • spumanti tra i 6 e gli 8 °C
  • bianchi intorno ai 10-12 °C
  • rossi tra i 16 e i 18 °C. 

Infine, scegliere vini a denominazione controllata e garantita (Docg, Dop) o provenienti da piccoli produttori artigianali, aggiunge valore culturale ed etico all'occasione, trasformando il pranzo di Natale in un’esperienza che unisce gusto, convivialità e consapevolezza.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views