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17 Maggio 2023 11:45

I ricettari delle famiglie italiane dall’Ottocento a oggi online e fruibili da tutti

Nonne, bisnonne, forse trisavole: RAGU è un progetto storico e culturale che porta sul web i ricettari delle famiglie italiane a partire dal 1882. La data di lancio è prevista per questo giugno.

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Le ricette familiari sono un patrimonio gastronomico unico nel nostro Paese e per questo motivo la storica Mila Fumini sta lavorando da anni per preservarle. Ha creato RAGU, acronimo di Reti e Archivi del Gusto: una raccolta di manoscritti casalinghi che, attraverso la condivisione, può ridare nuova vita all'Italia delle tavola. L'idea è nata nel 2017 in una polverosa cantina, dopo aver trovato uno scatolone pieno di quaderni con le ricette di famiglia lasciate lì da qualche inquilino precedente. Per una storica questo è un messaggio inequivocabile e intravede la grande occasione.

Una raccolta di ricettari dimenticati

Una sorta di Pellegrino Artusi 2.0, casualmente proveniente dalla stessa regione del grande gastronomo, l'Emilia-Romagna. Mila Fumini vuole mettere online le ricette di famiglia allo stesso modo in cui Artusi ha diffuso il sapere gastronomico nel suo celebre "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene". Ad aiutare la storica c'è la chef Alessia Morabito e lo storico e giornalista Luca Cesari: tutti e tre hanno cercato e trovato l’appoggio istituzionale con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna.

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Dal 2019 il progetto RAGU va avanti arrivando a scoprire tanti ricettari del dopoguerra e diversi quaderni che risalgono alla seconda metà dell'Ottocento.

Tutto questo lavoro va online grazie alla collaborazione tra la dottoressa Fumini e il Dh.Arc, il centro di ricerche avanzate sulle digital humanities dell’Università di Bologna: 120 quaderni vecchi e malmessi completamente digitalizzati. Non tutti gli scritti sono disastrati, però, anzi: "Alcuni ordinatissimi e scritti in bella grafia, con indicazioni pratiche, anche sulla bottega dove comprare un certo ingrediente. Immagino fossero regali per le spose — dice Mila Fumini a Bologna Today — altri invece pieni di note, appunti, foglietti sparsi. Molto vissuti". La piattaforma, conclude la storica, è pronta per essere consultata a partire dal 24 giugno, è molto intuitiva e ha filtri di ricerca per area geografica, ingrediente e ricetta. Tutti i manuali si potranno sfogliare pagina per pagina.

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Quello che i piatti non dicono
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