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27 Ottobre 2023 16:44

I locali potranno tenere i tavolini all’aperto per un altro anno ma non tutti sono soddisfatti

Approvato in Senato il nuovo ddl Cocnorrenza: tavolini all'aperto gratis per un altro anno, fino al 31 dicembre 2024. A Roma annunciano proteste i comitati cittadini: "Siamo stanchi di fare lo slalom tra i tavoli mentre passeggiamo per il centro storico" dicono.

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Approvato in queste ore al Senato il nuovo ddl Concorrenza: tra gli emendamenti c'è la proroga del regime semplificatorio per dehors e tavolini all'aperto al 31 dicembre 2024. L'emendamento proroga di un altro anno la possibilità per i negozianti di usare il suolo pubblico senza pagare il canone di occupazione al comune. L'attuale legge sarebbe terminata nel 2023, in questo modo la scadenza viene prolungata addirittura di un anno.

Dehors fondamentali per ridurre l'impatto della crisi

La scelta del Senato fa discutere molte associazioni dei cittadini ma ma non la Fiepet-Confesercenti che con Claudio Pica, vicepresidente, esprime grande soddisfazione verso il Governo per aver accolto le istanze delle sedi di Roma e del Lazio dell'associazione. "Con l’emendamento approvato auspichiamo che i tanti comuni italiani e le amministrazioni comunali – tra cui Roma Capitale – sfruttino il tempo a disposizione per emanare nuovi regolamenti in materia, norme funzionali alla città, agli operatori e alle esigenze del turismo" dice Pica.

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Anche per il il sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy, Massimo Bitonci, questo è un risultato da festeggiare perché "le concessioni per le occupazioni di suolo pubblico sono state provvidenziali per incrementare i guadagni durante il periodo pandemico e continuano ad esserlo per i nostri esercenti di bar e ristoranti. La proroga è un importante segnale di supporto ai tanti esercizi commerciali". Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, i dehors nelle grandi città hanno "permesso di migliorare la viabilità" delle zone interessate e questo è un ulteriore motivo che ha spinto i senatori a firmare la proroga.

Non sono dello stesso avviso molti abitanti della Capitale: ci sono numerosissimi comitati di quartiere che sono "pronti a scendere in piazza" come afferma al Corriere della Sera Nicola Barone, presidente del comitato Rione Monti: "Protesteremo duramente. Siamo pronti a portare a Roma a manifestare anche i comitati di altre città con i quali siamo già in contatto, come Napoli e Benevento. È veramente un delirio — aggiunge Barone — non c’è nessun motivo reale per dare una proroga, l’emergenza ormai è finita. Un altro assurdo è che questo è un provvedimento a livello nazionale, senza nessuna attenzione al tessuto dei centri storici, tema sul quale dovrebbero deliberare i Comuni" conclude il presidente. Anche Dina Nascetti, responsabile di Vivere Trastevere è dello stesso avviso: "La crisi dei bar e dei ristoranti è finita, anzi in questo periodo stanno facendo soldi a palate. Basta fare un giro per le nostre strade per vedere che occupazioni di suolo pubblica assurde abbiamo. E il vero problema è che non solo hanno ampie concessioni, ma si allargano continuamente molto di più rispettoquanto loro assegnato. Faremo tutto il possibile perché torni l’ordine nelle nostre vie e nei nostri vicoli".

Non si registrano particolari venti di ribellione nelle altre città anche se da Napoli qualcosa potrebbe muoversi, non solo per la chiamata di Barone: soprattutto i residenti delle zone residenziali cominciano a essere spazientiti dallo slalom tra i tavolini durante le passeggiate.

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